Tenente Generale di Porto Alberto PACE

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Il Tenente Generale di Porto Alberto Pace n​​​​​​​​​​asce a Vasto il 1 luglio 1889. Entra a far parte del Corpo delle Capitanerie di porto tramite concorso nel 1908 e, dopo aver frequentato il corso presso l’Accademia Navale, viene impiegato a Salerno prima e Genova poi. Nel capoluogo ligure rimane sino al 1913, anno in cui, promosso Ufficiale di Porto di 3^classe, viene impiegato presso la Capitaneria di Porto di Venezia dove vi rimane sino al 1919. Militarizzato durante il conflitto con il grado di Capitano, nel 1920 si trasferisce nella Capitaneria di Porto di Rimini. Dopo una parentesi all’Ispettorato Generale dal 1923 al 1925, trascorre quattro anni, dal 1925 al 1929, al Comando di Zara con il grado di Tenente Colonnello di Porto. Dal 1932 al 1936 guida la Capitaneria di porto di Bengasi. Dopo un breve periodo in Italia, presso il Consorzio Autonomo del Porto di Genova, va alla Direzione Marittima di Napoli, dove riveste l’incarico di Comandante in II, distinguendosi nelle operazioni di soccorso ad una nave incendiata in porto. Nel 1938, ormai Colonnello di Porto, comanda il Porto di Massaua, e successivamente, nel 1941, farà parte della Commissione d’Armistizio Italo-Francese a Gibuti del giugno 1940. Proprio a Gibuti viene fatto prigioniero dall’avanzata inglese in Africa Orientale nel dicembre 1942. Trascorre nei campi di prigionia alleati quasi tre anni, rientrando in Italia solo a guerra conclusa, nel maggio 1945. Viene impiegato al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, fino al 1948 quando, promosso Tenente Generale di Porto, assume l’incarico di Ispettore Generale del Corpo. Al vertice rimane solo per due anni, per essere poi trasferito alla presidenza dell’Ente Autonomo Porto di Napoli. Cessa dal servizio nel 1952. 

È stato insignito delle seguenti onorificenze:

  • Campagna di guerra 1915-16-17-18
  • Autorizzato a f​regiarsi della Medaglia commemorativa della Guerra
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia della vittoria interalleata
  • Ufficiale nell’ordine di SS.Maurizio e Lazzaro
  • Cavaliere nell’ordine coloniale della Stella d’Italia
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia con il motto “Libia”
  • Commendatore nell’ordine della Corona d’Italia
  • Croce d’oro sormontata dalla Corona Reale per oltre quaranta anni di servizio
  • Croce al merito di guerra (1° concessione)
  • Croce al merito di guerra (2° concessione)
  • Medaglia di Bronzo al Valor Civile con la seguente motivazione “in seguito a violenta esplosione, essendosi incendiata una petroliera con grave pericolo delle navi e delle zone adiacenti accorreva prontamente e, salito a bordo con il Comandante del Porto, si prodigava nelle operazioni dirette a circoscrivere e domare l’incendio, concorreva con il suo efficace intervento a limitare i danni e ad evitare un grave disastro” (Napoli, 13 ottobre 1937).
  • Campagna di guerra 1940-41-42
  • Nastrino della guerra con tre stellette

Muore a Roma il 19 Novembre 1959.

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/01/1948 al 31/01/1951

 da www.guardiacostiera.it/