Limiti di cattura

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Il pescatore subacqueo ricreativo-sportivo non può catturare tutto quello che incontra perché esistono diverse limitazioni.

L'art. 142, del Regolamento di esecuzione (D.P.R. n. 1639 del 2 ottobre 1968) stabilisce che il pescatore ricreativo-sportivo può catturare giornalmente:

  1. pesci
  2. molluschi cefalopodi (polpi, seppie e calamari)

in quantità giornaliera massima di Kg. 5 complessivi (pesci + molluschi cefalopodi), salvo il caso di preda singola (tra pesci e molluschi cefalopodi) di peso superiore.

  • Non è sanzionabile, ad esempio, il pescatore ricreativo che cattura in una battuta di pesca dalla sua imbarcazione oppure da terra  4,99 Kg.(tra pesci+molluschi) e un esemplare di dentice di 9 Kg…

Il secondo comma dell'art. 128 bis del citato D.P.R., stabilisce che il pescatore ricreativo-sportivo subacqueo NON può raccogliere:

  1. coralli
  2. molluschi bivalvi o lamellibranchi (datteri[1]., vongole, ostriche, patelle, ecc)
  3. molluschi gasteropodi (lumachine di mare, muridi)
  4. crostacei (aragoste, astici, cicale, scampi, ecc).

Il pescatore subacqueo ricreativo-sportivo NON può:

  1. catturare giornalmente più di un esemplare di “cernia” a qualunque specie appartenga;
  2. raccogliere più di 50 (cinquanta) esemplari al giorno di “ricci di mare”.

Per quanto riguarda il riccio di mare, la sua pesca è consentita esclusivamente in apnea e solo manualmente nel periodo da Gennaio ad Aprile e da Luglio a Dicembre. (art. 1, n. 3 e art. 2, n. 2 del Decreto 7 luglio 1995Disposizioni per la pesca del riccio di mare”), pena l'usuale sanzione amministrativa da 516 a 3.098 euro, inferta anche a chi raccoglie i ricci nei mesi di Maggio e Giugno[2].

Anche per il pescatore subacqueo ricreativo-sportivo valgono le “MISURE MINIME“ delle prede fissate dalla legge nazionale e comunitaria per tutti i tipi di pesca.

 

 

 


[1] Sono vietati la cattura, la detenzione a bordo del dattero di mare (Lithophaga lithophaga) e del dattero bianco (Pholas dactylus).

[2] La pesca del riccio è vietata nei mesi di maggio e giugno, in quanto l’animale è stato sottoposto negli ultimi tempi ad un prelievo indiscriminato sia da parte dei pescatori professionali sia da parte dei pescatori ricreativo-sportivo.