Generale di Porto Ispettore Federico MANDILLO

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Il Generale di Porto Ispettore Federico Mandillo è nato a Torino il 22 febbraio 1865: Diplomato all’Istituto tecnico sezione Commercio e Ragioneria, appena ventenne, entra nelle Capitanerie di Porto tramite concorso per Applicato di Porto il 22 febbraio 1885. Destinato presso la Capitaneria di Palermo, dal 1885 al 1896, lì ottiene le varie promozioni ai gradi superiori, Applicato di1^classe nel 1887, ufficiale di Porto di 3^classe nel 1889 per concorso interno, Ufficiale di 2^ classe nel 1890. Successivamente presta servizio a Civitavecchia sino al 1899. A cavallo del secolo, dopo pochi mesi in servizio presso l’Ispettorato delle Capitanerie di Porto a Roma, Federico Mandillo viene trasferito ad Ancona, dove rimarrà sino al 1904. Alle pendici del monte Conero, dimostra tutto il suo valore, guadagnandosi una gratificazione pecuniaria per le azioni svolte a soccorso del piroscafo di nuova costruzione “Regina Elena”, incagliatosi sullo scalo di un cantiere ad Ancona durante il dicembre 1902. Ed è sempre qui che effettua la sua prima esperienza di comando per alcuni mesi, dall’agosto al dicembre 1904. Ritornato all’Ispettorato del Corpo per quattro anni, ricopre poi i ruoli di Comandante della Capitaneria di Siracusa, e di Comandante in II di quella di Napoli, dove viene elogiato per l’organizzazione degli aiuti alla popolazioni colpite da un epidemia colerica. Già Capitano di Porto, rientra a Roma solo per alcuni mesi, a Capo del 2° Reparto del Comando Generale del Corpo. Il 10 ottobre del 1911 sarà imbarcato per Tripoli, in qualità di primo Comandante della futura Capitaneria di Porto libica. Il lavoro da lui svolto sui territori della quarta sponda, sono i primi esempi di ausilio del Corpo in operazioni tipicamente militari, e gli valgono la nomina a Cavaliere nell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro. Il Corpo durante gli anni del conflitto italo-turco si occupa dell’organizzazione dell'imbarco di uomini e di materiali nonché degli sbarchi sulla costa africana. Al successo delle operazioni, dovuto altresì all'efficiente funzionamento dei servizi portuali, seguì l'organizzazione dei porti nei territori occupati, in modo da assicurare il costante collegamento dell'Italia con le sponde africane. Nel 1913 rientra dall’Africa, diretto al comando del Reparto Tecnico dell’Ispettorato del Corpo delle Capitanerie, incarico mantenuto sino al 1914. Militarizzato con il grado di Tenente Colonnello, durante tutto il primo conflitto mondiale comanda il porto di Ancona, quello stesso porto dal quale partivano le gloriose azioni dei MAS del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo. Per l’eccelsa opera d’amministrazione del porto, si guadagna una Croce al merito di Guerra. Transita nei quadri della Regia Marina con il grado di Colonnello. Dopo la Grande Guerra dirige la Direzione Marittima della Campania sino al 1920. Promosso prima Brigadiere Generale di Porto e poi Maggiore Generale di Porto in soprannumero, dal 15 marzo 1923 è a Roma, all’Ispettorato Generale, prima come Capo Divisione e poi come Sottocapo Ispettore del Corpo rispettivamente. Ne assume il Comando solo dal gennaio all’aprile 1925, prima di essere posto in ausiliaria per raggiunti limiti di età. 

È stato insignito delle seguenti onorificenze/decorazioni:

  • Con dispaccio del 19 febbraio 1902 gli è stata concessa una gratificazione pecuniaria, per l’energia dimostrata e per le pronte e sagge disposizioni date nella notte dall’11 al 12 dicembre, nella grave circostanza del disincaglio del piroscafo di nuova costruzione “Regina Elena” che era rimasto sullo scalo del cantiere di Ancona. 
  • Elogiato per le prove di intelligenza ed operosità dimostrate durante l’epidemia colerica del 1910 a Napoli.
  • ​​​Cavaliere dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro “ inviato a Tripoli nei primi giorni dell’ottobre 1911, impiantò ed organizzò i servizi della Capitaneria di Porto, coadiuvando le operazioni di sbarco e dando prova di grande attività, intelligenza ed abnegazione.
  • Medaglia Commemorativa della Guerra Italo Turca 1911-1912.
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915 – 1918
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia Croce d’oro sormontata dalla Corona d’Italia per 40 anni di servizio. Encomiato dal Capo delle Capitanerie di Porto, per aver prontamente ed efficacemente organizzato e diretto, partecipando personalmente alle operazioni di salvataggio, i soccorsi ai naufraghi del cutter “Francesco M.”, naufragato il 3 dicembre 1912, sotto l’imperversare di un violento fortunale, sulla spiaggia di levante del porto di Tripoli. 
  • ​Autorizzato a fregiarsi del distintivo in ricordo della guerra contro gli austriaci “Fatiche di Guerra”
  • Ufficiale dell’ordine della Corona di Italia Campagna di guerra 1915 -16 -17 -18
  • ​Ufficiale dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro
  • ​Croce al Merito di Guerra:​ “​Durante tutta la guerra tenne in modo altamente encomiabile il Comando del Compartimento Marittimo di Ancona, dando prova in ogni circostanza e specialmente in occasione del bombardamento del 24 maggio 1915, e durante le diverse incursioni aree, di elevato spirito di energia, prontezza di decisione e non curanza dei rischi."

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/01/1925 al 18/04/1925

 da www.guardiacostiera.it/