Adempimenti da attuarsi nei confronti del personale tossicodipendente

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Lo stato di tossicodipendenza riconosciuto da parte di una unità ospedaliera militare nei confronti del personale militare, comporta la "inidoneità" dello stesso al servizio militare e determina le seguenti conseguenze di carattere giuridico-amministrativo.

Sotto l’aspetto amministrativo, nei confronti del personale militare dipendente che, mediante analisi di laboratorio o visite mediche periodiche, si accerti faccia uso di stupefacenti o, per farne uso personale, illecitamente le detiene in dose non superiore a quella media giornaliera...

  • il Comandante di Corpo, a seguito di accertamento dei fatti, procede in base all’art. 15 Legge 162/90, alla contestazione immediata (verbale) e ne riferisce al Prefetto del luogo ove è stato commesso il fatto, segnalando eventuali misure adottate dall’autorità sanitaria militare (convalescenza, attività di sostegno e rieducazione, inidoneità al servizio militare).
  • il Prefetto, entro 5 giorni dalla segnalazione, convoca la persona segnalata, per accertare a seguito di colloquio, le ragioni della violazione (assunzione sostanza ad uso personale) ed individuare gli eventuali accorgimenti utili per prevenire eventuali ricadute. Se il fatto riguarda sostanze stupefacenti di cui alla tabella II e IV dell’art 12 e ricorrono elementi tali da presumere che la persona si asterrà, per il futuro, dal commetterli nuovamente, in luogo della sanzione amministrativa accessoria (sospensione della patente/passaporto/porto d’armi e divieto di conseguirli per un determinato periodo) e, per una sola volta, il Prefetto definisce il procedimento con il formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti. Il Prefetto inoltre, ove l’interessato volontariamente richieda di sottoporsi al programma terapeutico e socio-riabilitativo e se ne ravvisi l’opportunità, sospende il procedimento e dispone che il soggetto sia avviato al servizio pubblico per le tossicodipendenze. A programma attuato, saranno archiviati gli atti. Se l’interessato, non si presenta al servizio pubblico o interrompe senza motivo il programma, il prefetto lo convoca nuovamente e lo invita a seguire il programma. Se rifiuta, il Prefetto ne riferisce al Procuratore della Repubblica che darà inizio ad un procedimento penale.