Ammiraglio di Squadra Mario FALANGOLA

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L'Ammiraglio di Squadra Mario Falangola ​​​​​nato a Roma il 9 agosto 1880, entra in Accademia nel 1899. Nominato guardiamarina dello Stato Maggiore nel 1902, compie il suo primo periodo di imbarco sulla Corazzata Sardegna, a cui seguirà quello sulla gemella Calabria. Il 1 settembre 1906 viene promosso Sottotenente e nel 1911 Tenente di Vascello partecipando con l’incrociatore Garibaldi alla guerra italo-turca. Con questo grado contrae matrimonio con la Sig. Borg Wanda Caterina, da cui si separerà nel 1928. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale non lo coglie impreparato durante il suo imbarco sul sommergibile Salpa, e successivamente assumerà il comando dell’Orop. Durante l’intero arco del conflitto, si distingue in numerosi azioni di guerra, come testimoniato dalle diverse medaglie al valore a lui conferite, ma anche in studi tecnici per miglioramenti sugli apparati dei sommergibili. Per meriti di guerra viene anche promosso Capitano di Corvetta dal 1 aprile 1918. Sempre per meriti di guerra transita nel grado di Capitano di Fregata dal 16 settembre 1918, essendo al comando dei sommergibili F.7 prima e Marcello poi. All’indomani delle sue epiche gesta durante la Grande Guerra è impiegato come comandante di Regie Navi utilizzate per il trasporto costiero di gasolio e acqua come la Bronte e la Brennero. Nel 1924 è Capo Ufficio nella Base Navale di Pola e poi Addetto al Commissariato dell’Oltregiuba somalo. Dalla Somalia, dal 1925 interamente italiana, ritorna a metà di quell’anno. Il 1 maggio 1925, nominato Capitano di Vascello comanda alcune Unità navali, nell’ordine si susseguono Tigre, Leone, Volta, Mirabello e Giulio Cesare. L’imbarco è intervallato solamente da una destinazione a terra come Capo di Stato Maggiore del Comando Marina Militare di Sicilia e comandante del Difesa Marittima di Messina. Nominato Contrammiraglio dal 16 agosto 1932 assume il comando Marina in Sicilia sino al settembre 1933, passando in seguito al comando del Regio Arsenale di La Spezia. Ammiraglio di divisione dal 1 dicembre 1935, dirige l’Ispettore per la costruzione, l’allestimento e il collaudo di nuove navi fino al 1939, quando con il grado di ammiraglio di Squadra passa al Comando del Corpo delle Capitanerie di porto, in ottemperanza a quanto prescritto dal decreto del 11 novembre 1938, che prevedeva, tra le tante norme, un Ammiraglio di Squadra della Marina Militare al vertice delle Capitanerie di p​orto. Regge il Corpo sino al luglio del 1939, quando diviene Comandante in Capo della Squadra Sommergibili. Ritornerà al Comando delle Capitanerie dal gennaio 1942 al 8 settembre 1943, data dell’armistizio con gli alleati. Collocato in ausiliaria per età, viene posto in congedo assoluto nel 1945. 

Gli sono state concesse le seguenti decorazioni/onorificenze:

  • Medaglia a ricordo della Campagna d’Africa.
  • Campagna di guerra italo-turca 1911/1912.
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare: ”In acque nemiche attaccava un convoglio che procedeva ad un importante azione di recupero ed obbligava il nemico a rinunciare alla sua impresa” (Alto Adriatico, 27.8.1916).
  • Medaglia d’Argento di I classe per i benemeriti delle Scienze Navali, per l’apparecchio da lui ideato destinato a determinare le variazioni di rilevamento di un bersaglio dal periscopio di un Sommergibile.
  • Distintivo speciale per promozione per merito di guerra.
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare. “Per l’ardimento, la tenacia combattiva dimostrati nell’attaccare e silurare un piroscafo armato nemico, in zona probabilmente minata, sfuggendo poi abilmente alla strenua caccia di aeroplani e siluranti” (Alto Adriatico, 12.1.1918).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “ Imbarcato su sommergibile ha compiuto 20 missioni di guerra sulla costa nemica, dimostrando alto spirito combattivo, disprezzo del pericolo, non comuni qualità militari e marinaresche”. (Alto Adriatico Maggio 1915 – Febbraio 1918).
  • Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.
  • Medaglia di Argento al Valor Militare: “per eseguire una difficile perlustrazione in un porto nemico, superando due volte zone minate, dando prova di grande abilità tecnica e di sereno sprezzo del pericolo. In altra occasione, nonostante difficili condizioni idrografiche e di tempo, oltrepassava sbarramenti di mine, e nell’interno del Quarnaro, riusciva a colpire con un siluro un piroscafo. Tentava più tardi di attaccare un gruppo di siluranti dislocate per dargli caccia, ed abilmente sfuggiva al loro inseguimento”. (Acque Dalmate 12/7 – 10.11.29/8 – 1/9/1918).
  • Campagna di Guerra 1915,1916,1917,1918.
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915 – 1918.
  • Medaglia a ricordo dell’Unità Nazionale.
  • Medaglia della Vittoria Interealleata.
  • Croce d’oro per anzianità di servizio, sormontata dalla Corona d’Italia.
  • Medaglia d’Argento di 2^classe per la sua pubblicazione : “I sommergibili F.7”.
  • Ufficiale dell’ordine Coloniale della Stella d’Italia.
  • Grande Ufficiale dell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro.
  • Cavaliere di Gran croce dell’ordine della Corona d’Italia.
  • Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia: “Comandante in Capo in della Squadra Sommergibili, nel difficile e silenzioso periodo di preparazione alla guerra diede la sua fede animatrice, la sua pronta intelligenza, la sua pronta competenza in ogni ramo per fondere in un blocco unico macchine, armi ed uomini. In diciotto mesi di guerra, sotto il suo Comando, l’arma subacquea inflisse al nemico la perdita e la inutilizzazione di un rilevante tonnellaggio, assicurò l’uso di rotte vitali, apportò validi aiuti alle altre Forze Armate, operò con freddo eroismo contro le più munite basi navali avversarie” ( 10 Giugno 1940 – 31 Dicembre 1941).
  • Conferitogli dal Governo Tedesco la Gran Croce al Merito con spada dell’Ordine dell’Aquila Tedesca.
  • Medaglia mauriziana per 10 lustri di servizio.​

Muore a Roma il 14 luglio 1967. 

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 03/01/1939 al 09/07/1939

 da www.guardiacostiera.it/