Indicazioni di protezione e conservazione di alcune specie: echinodermi

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Quando si parla di echinodermi, ossia di quel gruppo di animali del mare solitamente dotati di "spine sulla pelle", si fa riferimento generalmente ai ben noti ricci e alle stelle di mare. Pochi sanno che invece fanno parte di questa famiglia anche i crinoidi (o gigli di mare), le oloturie (o cetrioli di mare) e infine un particolare tipo di "stelle", se proprio così le vogliamo definire, dette ofiure o, più comunemente, stelle serpentine.

Il «riccio di mare» detto volgarmente femmina (Paracentrotus lividus) è una prelibatezza che il mare offre ai pescatori professionisti e sportivi. La normativa sulla pesca dei ricci di mare prevede che possono essere pescati solo i ricci che superano il diametro di 7 cm (compresi gli aculei), al contrario i più piccoli devono essere rilasciati in mare per permettere loro la crescita. In particolare il DPR n. D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 vieta la cattura del «Riccio Diadema».
Vive sulle scogliere coralline, dalla superficie fino a 30 metri di profondità. Prestare molta attenzione quando si maneggiano questi ricci: i loro aculei penetrano facilmente nella pelle, provocando spesso infezioni. Non dimenticate di mettere in vasca, alcuni ossi di seppia: saranno un'utile fonte di calcio per i ricci
In natura si nutre di alghe e detrito. In acquario si abitua a mangiare lattuga o verdura cotta, anche se talvolta non disdegna cibo di origine animale
Ha abitudini prevalentemente notturne; generalmente di giorno si nasconde tra gli anfratti delle rocce. I lunghi aculei costituiscono spesso un rifugio per alcuni piccoli crostacei e pesci. Vive in genere in gruppi numerosi. Il corpo misura circa 10 cm di diametro, gli aculei possono superare i 30 cm di lunghezza. Color nero.

Evitare di porre questo riccio assieme ai pesci balestra e pesci palla: nonostante gli aculei, infatti, questi pesci lo attaccano e spesso riescono a ucciderlo. Il riccio a sua volta può attaccare piccoli crostacei, soprattutto nel periodo della muta.