Classificazione dei rifiuti portuali
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I rifiuti portuali sono classificati in:
- Rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico che la Convenzione MARPOL 73/78 raggruppa nei seguenti cinque Allegati:
- petrolio in tutte le sue forme (Allegato I) ed in particolare il petrolio greggio, l’olio combustibile, le morchie, i residui d’idrocarburi e i prodotti raffinati (diversi dai prodotti petrolchimici che sono soggetti alle disposizioni dell’Allegato II della Marpol) e comprende le sostanze elencate nell’Appendice I della Marpol. Fanno parte dell’Allegato I: i rifiuti oleosi (scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati; scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati; scarti di olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione; olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabile; altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione; oli di sentina della navigazione; altri oli di sentina della navigazione; oli prodotti dalla separazione olio acqua), i fanghi (fanghi di prodotti di separazione olio/acqua), le acque di lavaggio cisterne e residui di carico, i residui oleosi di macchina (acque di sentina, morchie, ecc.).
- sostanze liquide nocive trasportate da navi chimichiere comprendenti i residui provenienti dal lavaggio delle cisterne (Allegato II). Le sostanze liquide vengono suddivise nelle seguenti categorie: Categoria A, Categoria B, Categoria C e Categoria D (Allegato II, norma 3) e sono classificate secondo quanto indicato nell’Appendice I del medesimo Allegato.
- imballaggi, contenitori, contenitori-cisterna, vagoni-cisterna stradali e ferroviari che sono già stati usati per il trasporto di sostanze nocive trasportate non alla rinfusa che potrebbero originare residui di carico (Allegato III).
- acque nere (Allegato IV).
- rifiuti normalmente prodotti dall’esigenza di vita dell’equipaggio di bordo (Allegato V) quali:
- plastica;
- materiale di imballaggio, tessuti;
- prodotti cartacei, stracci, metalli, bottiglie, terracotta;
- rifiuti alimentari;
- cenere proveniente da inceneritore.
- Rifiuti genericamente prodotti nell’area portuale, quali:
- rifiuti indifferenziati;
- i rifiuti oggetto di raccolta differenziata.
- Rifiuti derivanti dalla pulizia delle aree comuni e degli specchi acquei portuali.
Nell’Allegato 1 è riportato un elenco esemplificativo e non esaustivo, dei principali codici CER relativi alle tre macro-categorie di rifiuti portuali sopra elencate.