Attribuzioni delle Direzioni Marittime

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Le Direzioni marittime1 sono state istituite col compito di decentrare e sveltire l'Amministrazione attiva centrale. Attualmente, come anzi detto, sono 15 e hanno sede a Genova (Liguria), Livorno (Toscana), Roma (Lazio), Napoli (Campania), Reggio Calabria (Calabria), Bari (Puglia), Ancona (Marche), Pescara (Abruzzo), Ravenna (Emilia Romagna) Venezia (Veneto), Trieste (Friuli), Palermo e Catania (Sicilia), Cagliari e Olbia (Sardegna).

Le Direzioni Marittime (indirizzo telegrafico - Direziomare) non hanno attribuzioni di diretto ordine militare e, pertanto possono essere considerate «Organi esclusivi» dell'Amministrazione della Navigazione Marittima.

 

 

  • Oltre che esercitare la sorveglianza sui servizi e sul personale delle Capitanerie di Porto, comprese nella propria giurisdizione, alle Direzioni Marittime compete, ad esempio:
  1. indire esami per il conseguimento di alcuni Titoli professionali marittimi e rilascio dei Titoli stessi;
  2. rilasciare gli Atti di Nazionalità alle navi maggiori;
  3. revisionare i certificati di stazza delle navi che effettuano navigazione nazionale;
  4. approvare i regolamenti particolari dei porti e le tariffe per imbarco, sbarco e movimento in genere delle merci; approvare i regolamenti speciali di pilotaggio, di rimorchio, per i porti dipendenti;
  5. approvare concessioni per contratto (atto formale) di aree demaniali marittime di durata non inferiore ai quattro anni e non superiore a quindici; approvazione concessioni demaniali marittime di durata inferiore ai quattro anni che comportino impianti di difficile sgombero;
  6. esperire le inchieste formali sui sinistri marittimi;
  7. autorizzare le delegazioni di Spiaggia alla tenuta del Registro Navi Minori e galleggianti (mod. 34);
  8. altre attribuzioni minori

 


1 La Direzione marittima è una suddivisione amministrativa del litorale dello Stato.