Ammiraglio di Divisione (FF. Comandante Generale) Aldo ASCOLI

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L'Ammiraglio di Divisione (FF. Comandante Generale) Aldo Ascoli ​​​​nato ad Ancona il 14 settembre 1882, entra nella Regia Marina, frequentando l’Accademia Navale dal 1900 al 1904 nel Corpo dello Stato Maggiore. Nel 1906 la nomina a Sottotenente di Vascello. Durante questi anni comincia una diuturna esperienza di bordo che finirà temporaneamente durante gli anni della Grande Guerra, prendendo parte sia all’opera di soccorso ai territori devastati dal maremoto di Messina, sia alla guerra italo/turca, distinguendosi durante lo sbarco effettuato sulle coste libiche il 10 ottobre 1911 da bordo dell’Incrociatore Re Umberto. Nominato Tenente di Vascello dal luglio 1912, acquisisce la specializzazione in artiglieria durante gli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale. Destinato presso il Comando in Capo di Venezia, dà prova di grande acume tattico durante le operazioni sul fronte del Piave. Per questi meriti otterrà l’avanzamento a Capitano di Corvetta dal 16 settembre 1918. Sposa la Signorina Adele Beer il 29 maggio 1919. Dalla conclusione della Guerra riprende il suo imbarco, sino al 1923, quando assume l’incarico di Capo sezione Artiglieria presso il Comando Militare Marittimo di Venezia, mantenuto sino al 1925, anno in cui consegue il grado di Capitano di Fregata. Successivamente ricopre incarichi di comando su diverse Unità della Regia Marina. Capitano di Vascello nel 1930 comanda per i primi anni dal varo l’Incrociatore Giovanni Delle Bande Nere, dal 1932 al 1934, divenendo anche Capo di Stato Maggiore della 2° Squadra Navale. Questo il suo ultimo incarico a bordo. Per tutto il 1935 sarà il Capo di Stato Maggiore del Comando in Capo del Dipartimento Marittimo di Taranto. Nominato Contrammiraglio nel 1936, comanda il Distaccamento della Regia Marina di Massaua, in Africa Orientale, poi, rientrato in patria, il Regio Arsenale di Taranto. Transita nel grado Ammiraglio di Divisione dal 1 gennaio 1938, assumendo il Comando Militare Marittimo delle Isole dell’Egeo. E’ congedato il 31 dicembre di quell’anno, a causa della sua origine ebraica, ai sensi e per gli effetti del Regio Decreto del dicembre 1938, riguardante le “Disposizioni relative al collocamento in congedo assoluto ed al trattamento di quiescenza del personale militare delle Forze armate dello Stato di razza ebraica”. Ritiratosi a vita privata, dopo l’armistizio fuggì, nel novembre del 1943, con la famiglia a bordo di un peschereccio e dopo varie peripezie, arrivò a Bari, presentandosi al governo Badoglio. Recatosi a Taranto, si mise a disposizione della Marina e fu nominato Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di p​orto dell’Italia liberata. Ricollocato in ausiliaria, cessa dal servizio nel 1952. 

È stato insignito delle seguenti decorazioni/onorificenze:

  • Medaglia Commemorativa per l’opera soccorritrice prestata nei luoghi devastati dal terremoto del 28.12.1908.
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare: “Alla testa del suo reparto sotto il fuoco nemico, dimostrò serenità e coraggio e originò al suo esempio il magnifico contegno dei suoi dipendenti”. (Tripoli, Ottobre 1911).
  • Campagna di guerra italo turca 1911/1912.
  • Medaglia commemorativa guerra italo-turca 1911/1912.
  • Medaglia di Bronzo al valor Militare: “Comandante di un gruppo di artiglieria sotto intenso tiro avversario ne assicurava il funzionamento, conservando calma esemplare e non comune serenità sapendola infondere nei propri dipendenti”. (Sobbo, 22.8.1917).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “ Con calma, energia e valore, seppe, in critiche contingenze assolvere pienamente l’arduo compito affidatogli dimostrando di possedere belle virtù militari”. (Basso Isonzo, 27-28.8.1918).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “Organizzatore infaticabile, seppe in breve tempo, portare le sue numerose batterie al massimo grado di rendimento ed esercitò il comando di zona battuta con estrema violenza, da intenso tiro nemico, dando prova di strenuo valore in ogni circostanza ammirevole esempio ai propri dipendenti”. (Taglio Sile 15-20 giugno 1918).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “Preposto al comando delle artiglierie di Marina nel settore di Capo Sile, l’opera sua è stata in ogni momento saggia, oculata, veramente fattiva. Nelle giornate del 13 e 14 novembre 1917 per mettere in assetto difensivo di nuova linea Piave – Vecchio Sile, ove già si aveva sentore di infiltrazioni di grosse batterie nemiche su motoscafo non armato, e nel far prendere il nuovo assetto difensivo alle batterie dava mirabile esempio di ardimento, di sprezzo del pericolo e di attaccamento al dovere. (Capo Sile 13/14 Novembre 1917).
  • Croce al merito di Guerra: “Ha lodevolmente partecipato ai fatti d’arme di maggio e agosto 1917. Trovandosi in osservatorio avanzato sottoposto ad intenso fuoco nemico si è recato nella località ”Stallone” per dare ordini al personale dipendente meritandosi una ricompensa al valore”.
  • Campagna di Guerra 1915-1916-1917-1918.
  • Distintivo speciale per promozione per meriti di guerra.
  • Medaglia Commemorativa della guerra 1915-1918.
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia.
  • Medaglia Interalleata della Vittoria.
  • Commendatore dell’ordine coloniale della Stella d’Italia.
  • Grande Ufficiale dell’ordine della Corona d’Italia.
  • Campagna d’Africa 1935/1936.
  • Medaglia Commemorativa con gladio romano, per le operazioni militare in Africa Orientale Italiana.
  • Commendatore dell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro.
  • Medaglia di Benemerenza per volontari di guerra per essersi trasferito dopo l’8.9.1943 dai territori controllati dai tedeschi a quelli liberati, per porsi agli ordine del governo Nazionale.
  • Medaglia Mauriziana al merito dei dieci lustri di carriera militare.
  • Medaglia d’onore di 1° grado per aver compiuto 20 anni di navigazione.​

Muore a Roma il 9 giugno 1959.

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 08/09/1943 al 14/01/1946

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