Disciplina della pesca sportiva-ricreativa all'interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena
Il Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena è stato istituito Legge 4 gennaio 1994, n. 10 conformemente alla normativa di riferimento sulle “Aree protette”. Il suo Ente gestore è disciplinato dal Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) del 17 maggio 1996, che ha anche introdotto le prime “norme di salvaguardia”.
Il Decreto delimita i confini del Parco, che comprendono "tutte le isole e gli isolotti appartenenti al territorio del comune di La Maddalena, nonché le aree marine circostanti": un'estensione costiera di oltre 180 chilometri, pari a circa un decimo dell'intera Sardegna[1].
Il Parco, insieme al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, è attualmente uno dei due Parchi nazionali italiani che mantengono, tra le proprie norme istitutive, un'estensione sia terrestre, nel caso dell'area protetta sarda pari a 5.100 ettari, sia marina, per circa 15.000 ettari.
Il Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena rappresenta anche una parte significativa del territorio dello Stato italiano e della Sardegna all'interno del futuro Parco marino internazionale delle Bocche di Bonifacio, per la cui realizzazione l'Ente Parco coopera da circa dieci anni con gli organismi corsi preposti alla tutela dell'ambiente ottenendo significativi risultati nel corso degli anni.
L'Ente Parco ha varato nel corso degli anni “Misure di Salvaguardia” (M.d.S.) contenute nell’Allegato A del D.P.R. 17 maggio 1996 mediante l’adozione di alcuni Regolamenti annuali che a partire dal 2007, sono stati sostituiti da specifiche “Ordinanze“ connesse all’esigenza di prevenire e porre rimedio agli inconvenienti ambientali e naturalistici derivanti da flussi turistici intensissimi ed in costante accentuazione. Le “limitazioni” degli usi delle risorse marine e della pesca, hanno rappresentato una importante novità nel quadro delle iniziative che, anche in campo nazionale ed internazionale, vengono adottate per la salvaguardia ambientale.
- M.d.S. - Spiaggia Rosa................................................(Ordinanza n. 04/2011)
- M.d.S. - Dune di Bassa Trinita.....................................(Ordinanza n. 03/2011)
- M.d.S. - Pesca sportiva................................................(Ordinanza n. 04/2007)
- M.d.S. - Diporto nautico...............................................(Ordinanza n. 03/2007)
- M.d.S. - Siti di immersione Punta Coticcio (I. di Caprera) e Secca di Washington (I. di Spargi)........................................... (Ordinanza n. 03/2009)
- M.d.S. - Circolazione dei veicoli a motore su sentieri, spiagge e strade sterrate in zona TA. ....................................................(Ordinanza n. 02/2010)
In particolare le “Misure di Salvaguardia” contenute nel citato D.P.R., suddividono il territorio in varie aree (c.d. "zonizzazione" o "zonazione"), le quali hanno lo scopo di tutelare le specie vegetali e animali, e più in generale mantenere il patrimonio complessivo della biodiversità delle piccole isole attraverso il coinvolgimento di istituzioni e organizzazioni non governative che si occupano della tutela dell'ambiente.
Le norme di salvaguardia ambientale e la regolamentazione di alcune tipologie di attività nautiche nell'Area marina del Parco hanno rappresentato un elemento fortemente innovativo per un territorio particolare come l'Arcipelago di La Maddalena, che soprattutto nei mesi estivi, ha subito uno sfruttamento indiscriminato e senza regole.
Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena
La spiaggia di Cala Coticcio (Tahiti) - Isola di Caprera
[[1]] Il territorio del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena comprende tutte le isole e gli isolotti appartenenti al territorio del Comune di La Maddalena, nonché le aree marine circostanti, ed è delimitato in via definitiva dalla perimetrazione riportata nella Cartografia ufficiale in scala 1:25.000 depositata in originale presso il Ministero dell'ambiente ed in copia conforme presso la Regione autonoma della Sardegna e la sede dell'Ente Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. Tra le più importanti, La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Budelli, Santa Maria, Razzoli, Spargi, oltre ad altre più piccole come gli isolotti di Spargiotto, Mortorio, Barrettini, Soffi, Capuccini, Roma, Cardellino e Cala Lunga: se ne contano 62, fra isole e isolotti, per un totale di 180 km di coste.