Disciplina della pesca subacquea professionale

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Il principale riferimento legislativo per la pesca subacquea è il Regolamento approvato con D.P.R. 02.10.68,  n° 1639 con successive modificazioni ed integrazioni (regolamento emanato in esecuzione alla Legge 14.07.65 n° 963 concernente la disciplina della pesca marittima).
Per semplicità di trattazione, chiameremo la Legge 963/65 semplicemente "Legge" ed il D.P.R. 1639/68 semplicemente "Regolamento". E' bene subito precisare che Legge e Regolamento, che dettano norme generali valide su tutto il territorio nazionale, non costituiscono l'unico riferimento per i pescatori subacquei.

La Legge prevede il divieto generale di "pescare in zone e tempi vietati dai regolamenti, decreti, ordini legittimamente emanati dall'Autorità amministrativa e detenere, trasportare e commerciare il prodotto di tale pesca, nonché pescare quantità superiori a quelle autorizzate, per ciascuna specie, da regolamenti, decreti ed ordini legittimamente emanati dall'Autorità amministrativa" (art. 15 comma 1 lett. a). Ciò significa che in pratica la legge proibisce e sanziona la violazione di regolamenti, decreti ed ordini emanati dalle Autorità locali la cui esistenza va verificata di volta in volta.
Questo sistema, se da una parte non semplifica la vita del pescatore subacqueo costringendolo ad assumere informazioni ogni volta che desidera immergersi in un nuovo posto, dall'altra consente all'Autorità locale di prendere provvedimenti imposti da esigenze tipicamente locali.
Oltre al complesso e frazionato sistema normativo relativo alle aree marine protette, quindi, esiste un altro sistema particolare di regolamentazione, teoricamente subordinato rispetto alla normativa nazionale, costituito dalle "Ordinanze Balneari”.

Tali ordinanze sono emesse ogni anno dalle Capitanerie di Porto in occasione dell'apertura della stagione balneare (che di solito va da Maggio a Settembre) e restano in vigore per tutta la durata la stagione. Molte volte le Ordinanze Balneari si limitano a richiamare le norme generali contenute nel Regolamento, ma altre volte specificano le limitazioni in modo peculiare, finendo così per dettare una normativa "locale" valida solo nella giurisdizione dell'Autorità che ha emanato l'atto.
Per completezza, bisogna ricordare anche la normativa delle Regioni a statuto speciale (Sardega, Sicilia e Friuli), che detta norme valide solo all'interno del territorio regionale e che spesso deroga a quella nazionale.

  • Ad esempio, in Sardegna vigono misure minime particolari, spesso molto diverse da quelle valide sul territorio nazionale

Proprio per l'esistenza di varie fonti normative, oltre a conoscere le regole generali è sempre indispensabile informarsi circa l'esistenza di ordinanze, leggi o regolamenti vigenti in ambito locale. Soprattutto quando si va in vacanza, è bene informarsi al meglio prima di entrare in acqua: non ci dimentichiamo che le sanzioni del pescatore subacqueo sono tutte molto salate e che alcune violazioni possono addirittura integrare dei veri reati.

  • Ad esempio, pescare nelle zone A di riserva integrale delle aree marine protette.

La legge attribuisce la responsabilità per il coordinamento dell'attività di controllo e vigilanza sulla pesca al Ministero per le Politiche Agricole (art. 19 L. 963/65), svolta sotto la direzione del Corpo delle Capitanerie di Porto (art 21 comma 1 L 963/65).

La vigilanza sul rispetto delle leggi e dei regolamenti è affidata "al personale civile e militare della Amministrazione centrale e periferica della Marina Mercantile (ora a quello delle Politiche Agricole e Forestali), alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, agli agenti di pubblica sicurezza" nonché agli agenti giurati che gli enti locali (Regioni e Province) e "chiunque vi abbia interesse" possono nominare.

Oltre alla Guardia Forestale, quindi, assumono funzione di organo di controllo dell'attività di pesca un cospicuo numero di soggetti non ben identificabili a priori.

  • Ad esempio, il controllo può essere effettuato dal personale dell'Ente Gestore di un'area marina protetta (che può anche essere un'associazione come il WWF, un Comune o un ente ad hoc).


 Pesca subacquea professionale: battuta di pesca