Principio di solidarietà

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L’art. 6 delle Legge 689/81 introduce un principio di chiara matrice civilistica (art. 2055 Cod. civ.), prevedendo la responsabilità solidale a carico del proprietario della cosa che servì o fu destinata alla commissione dell’illecito o dell’usufruttuario o del titolare di diritto personale di godimento; della persona che esercita l’autorità di direzione o vigilanza; della persona giuridica, ente, imprenditore nel caso di violazione perpetrata dal rappresentante o dal dipendente.
Sappiamo che dalla violazione amministrativa sorge, a carico dell'autore, l'obbligo di pagare una somma di denaro, quale sanzione pecuniaria per il suo comportamento illecito. In certi casi però, il pagamento può essere richiesto, anziché all’autore dell'illecito, ad un soggetto diverso (=obbligato in solido). Quest’ultimo, dopo aver pagato quanto dovuto, può poi chiedere all’autore della violazione di essere rimborsato della somma versata (c.d. azione di regresso). In questi casi, l’Autorità amministrativa potrà indifferentemente rivolgersi per il pagamento della sanzione all’autore dell’illecito oppure all’obbligato in solido, scegliendo eventualmente il più solvibile, questo avviene quando tra i due soggetti esiste un particolare legame.
 

  • Si pensi, ad esempio, al caso di illeciti commessi dal Comandante di una nave, per cui può essere chiamata come obbligata in solido la società armatrice.

L’istituto della solidarietà svolge una funzione di garanzia del credito a vantaggio della pubblica amministrazione che può riscuotere coattivamente la sanzione agendo nei confronti di più soggetti e potendo pretendere l’intera prestazione dal singolo soggetto prescelto

Questo avviene quando tra i due soggetti sussiste un particolare legame:

  1. il proprietario, l'usufruttuario o il titolare di un diritto personale di godimento della cosa utilizzata per commettere la violazione, risponde in solido con l'autore dell’infrazione, sempre ché non provi che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà. Questo tipo di responsabilità prescinde totalmente da qualunque colpa del proprietario o titolare di diritti reali sulla cosa, e serve solo ad assicurare che l'importo della sanzione sia comunque riscosso, anche se l'autore materiale della violazione non venisse individuato.
  2. se una violazione è commessa da chi è sottoposto all’altrui autorità, direzione o vigilanza (per le violazioni commesse dagli allievi, scolari, apprendisti, ecc.). è obbligata in solido la persona rivestita dell’autorità o incaricata della direzione o della vigilanza (art. 16 legge 689/81);
  3. infine, se la violazione è commessa dal rappresentante o dal dipendente di una persona giuridica, o di un ente privo di personalità giuridica, o di un imprenditore, nell'esercizio delle sue funzioni o incombenze, è obbligato in solido al pagamento della somma dovuta l’imprenditore, l’ente o la persona giuridica.

La responsabilità in solido presuppone che la violazione sia stata commessa da persona capace di intendere e di volere. In caso contrario sarebbe chiamato a rispondere, non a titolo solidale ma in via primaria chi era tenuto alla sorveglianza dell’incapace. Se poi si fosse verificata una compartecipazione nell’illecito, anziché solidarietà si avrebbe un concorso di persone.

Si evidenzia, comunque, che l’art. 7 delle legge 689/81 sancisce la non trasmissibilità, in capo agli eredi, dell’obbligazione di pagare la sanzione.