Sistema draghe meccanizzate

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Il sistema corrisponde all'italiano "Rastrello da natante ". I rastrelli da natante sono attrezzi a bocca rigida che trainati sul fondo marino, staccano e trattengono molluschi bivalvi annidati nel substrato. La parte superiore della bocca, normalmente, è un semicerchio la cui parte inferiore è il diametro. Alla bocca è montato un corto sacco di rete tessile per la raccolta dei molluschi.
I rastrelli sono attrezzi che possono essere trainati a mano o da piccole unità di massimo 10 tonnellate di stazza lorda; in quest'ultimo caso il traino e il recupero sono completamente manuali e non utilizzano il movimento delle unità.

  • A questo sistema di pesca fanno riferimento due attrezzi:
  1. rastrello a denti
  2. rastrello a lama.

Il «rastrello a denti» è munito di un manico piuttosto corto (1-2 m), che ha lo scopo di regolare l'inclinazione dei denti: sono in genere molto vicini e piuttosto lunghi (30 cm), affilati e ravvicinati (ad esempio, il rastrello napoletano) e servono a raccogliere le vongole dal fondo e convogliarle nel sacco.


Rastrello da natanti a denti

 

Il «rastrello a lama», invece, ha un manico più lungo rispetto all'altro e penetra nel substrato raccogliendo sia il sedimento che vongole. Durante il recupero un marinaio di tanto in tanto scuote il manico per agevolare la fuoruscita del sedimento.

 

Rastrello a lama (Rusca)
Laguna di Venezia

 

Il traino avviene tramite recupero dell'ancora con il verricello. Ogni unità traina due attrezzi, con un cavo ciascuno, che agisce sulla bocca del rastrello.
Il salpamento dell'attrezzo è manuale; esso viene issato a bordo senza l'uso di verricello meccanico, o bigo. Questo tipo di attrezzo, data la sua particolare costruzione (manico di regolazione), ha una profondità di pesca molto limitata.

  • I rastrelli da natanti sono molto diversi l'uno dall'altro per forma e dimensioni. Tra di essi si annoverano:
  1. Rastrello napoletano (Mar Tirreno)
  2. A mano da bordo a barca ancorata:
  1. Rastrello per vongole (Viareggio);
  2. Rastrello a denti (Margellina)
  3. Rasca a manico lungo (Alto Adriatico)
  4. Rasca a manico corto (Alto Adriatico).

I rastrelli da natante sono maggiormente usati nei litorali campani, laziali e toscani, mentre quelli senza ausilio di forza motrice in Alto Adriatico e sono impiegati soprattutto per la pesca delle telline, mentre quelli trainati a mano per la cattura delle vongole.

 

 


  • Sistema rastrello da natante (peculiarità):
  1. Attrezzo a bocca rigida con la parte inferiore armata con lunghi denti di ferro
  2. I denti sono in genere molto lunghi (circa 30 cm.), affilati e ravvicinati per la raccolta di telline (es. rastrello napoletano).
  3. Alla bocca è montato un sacco in rete per la raccolta dei molluschi.
  4. Il rastrello è munito di un corto manico (1-2 metri) che regola l’iclinazione dei denti e in fase di recupero viene scosso per far uscire il sedimento.
  5. Il traino dell’attrezzo avviene tramite recupero dell’ancora con vericello.
  6. Ogni unità traina 2 attrezzi ognuno con un cavo fissato alla bocca del rastrello.