Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA)

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L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA – European Environment Agency), nata nel 1990 su volontà del Consiglio dei Ministri dell'allora Comunità Economica Europea[1], ha il compito di sviluppare e coordinare la «rete» europea di informazione e di osservazione in materia ambientale (EIONET- Environment Information and Observation network)  con l'obiettivo di raccogliere, elaborare e divulgare i dati ambientali di interesse europeo, supportando le istituzioni comunitarie e aiutando la comunità nello sforzo di integrazione delle politiche ambientali nelle politiche economiche. Ha sede a Copenaghen e conta attualmente 32 membri: i 27 paesi dell'UE più Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia.

Scopo dell’EEA non è quello di sostituire le strutture esistenti, bensì di tentare di mettere assieme, nei formati compatibili, i migliori dati sull’ambiente disponibili, provenienti dai singoli Paesi. Questi dati formano le basi degli assetti ambientali integrati. I risultati vengono diffusi e resi accessibili ai membri dell’UE, ai Governi, alle Organizzazioni non governative non profit (ONG) e al pubblico. Per realizzare tali obiettivi, l'Agenzia deve fornire alla Comunità e agli Stati membri informazioni oggettive, attendibili e comparabili a livello europeo che le permettano di adottare le misure necessarie per proteggere l'ambiente, valutare l'applicazione delle misure ed assicurare una corretta informazione dei cittadini sullo stato dell'ambiente.

  • Le attività sono organizzate in cinque aree:
  1. database per argomento e reporting
  2. valutazione integrata
  3. reporting periodico
  4. sistema di supporto di reporting
  5. infrastrutture di servizio e di rete
  • L'Agenzia ha le seguenti funzioni:
  1. registrare, raccogliere, analizzare e diffondere i dati sullo stato dell'ambiente;
  2. fornire alla Comunità e agli Stati membri le informazioni oggettive necessarie per formulare ed attuare politiche ambientali oculate ed efficaci;
  3. contribuire al controllo dei provvedimenti concernenti l'ambiente;
  4. contribuire ad assicurare la comparabilità dei dati a livello europeo;
  5. stimolare lo sviluppo e l'integrazione delle tecniche di previsione ambientale;
  6. assicurare un'ampia diffusione di informazioni ambientali attendibili.
  • I settori prioritari di attività dell'Agenzia sono:
  1. la qualità dell'aria;
  2. la qualità dell'acqua;
  3. lo stato dei suoli, della fauna e della flora;
  4. l'utilizzazione del suolo e delle risorse naturali;
  5. la gestione dei rifiuti;
  6. le emissioni sonore;
  7. le sostanze chimiche;
  8. la protezione del litorale e del mare.

 


[1] Regolamento (CE) n. 401/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009 , sull’Agenzia europea dell’ambiente e la rete europea d’informazione e di osservazione in materia ambientale