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Messagistica

La stragrande maggioranza delle emergenze antinquinamento, nasce come conseguenza di sinistri marittimi per i quali  si richiede innanzi tutto un’attività S.A.R., che deve essere svolta nel rispetto delle procedure fissate dal “Piano nazionale per la ricerca e il salvataggio in mare” edito dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto - IMRCC ed approvato dal Ministro dei Trasporti e della Navigazione. E’ quindi verosimile che, per lo meno nelle fasi iniziali, le comunicazioni si basino sulle procedure e sulle reti/sistemi SAR, acquisendo, man mano che la funzione legata alla ricerca e soccorso di persone, ovvero l’assistenza agli infortunati diminuisce, una più chiara e precisa connotazione antinquinamento.

La prima informazione è quindi probabile  che giunga all’organizzazione preposta alla ricerca e al salvataggio marittimo (MRCC - MRSC - UCG) che, essendo gli aspetti del soccorso alla vita umana prevalenti rispetto a quelli della difesa del mare e dell’ambiente, utilizzerà la messaggistica formattata prevista dal piano “SAR marittimo” nazionale.

Comunque, superato il primo impatto e avviata a consolidatasi la fase S.A.R., l’aspetto antinquinamento acquisirà la sua giusta importanza e verrà trattato di conseguenza.

La prima notizia di inquinamento, qualora non vi sia coincidenza con attività di ricerca e soccorso, può essere acquisita dall’Autorità marittima:

  1. su segnalazione di mezzi navali ed aerei della Guardia Costiera impegnati nell’espletamento di attività di istituto;
  2. per ricezione delle comunicazioni previste dal I° Protocollo alla Marpol 73/78 e dall’art. 12 della L.31.12.82 n. 979;
  3. su segnalazione del Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri, numero verde 167 - 253608;
  4. su segnalazione di comandanti di aeromobili, unità mercantili, ecc che siano stati testimoni di un incidente in mare, ovvero abbiano avvistato un inquinamento, o tracce di inquinamento, anche di origine ignota;
  5. da qualsiasi altra fonte.

Ricevuta la notizia, l’Autorità marittima, qualora non ne abbia certezza, ovvero abbia necessità di completarla con maggiori dati, dispone per un’immediata ricognizione.

Fin dalle prime fasi (fase di allertamento) l’Autorità marittima locale informerà opportunamente  il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la propria organizzazione.

A questo scopo la messaggistica da impiegare è formattata, lasciando comunque alla discrezionalità di chi la compila la possibilità di redigerla:

  1. in forma sintetica, per fornire nel più breve tempo possibile le informazioni essenziali;
  2. in forma estesa, per fornire notizie riassuntive, più dettagliate e aggiornamenti della situazione.
  • Tipi di messaggi
  1. POLMES (Pollution Message): utilizzato a livello nazionale per la trasmissione di informazioni riguardanti ogni incidente che abbia causato o sia suscettibile di causare inquinamenti del mare e delle coste. Esso può essere utilizzato anche come SITREP (Situation Report).
  2. POLREP (Pollution Report): messaggio formattato utilizzato a livello internazionale per la trasmissione di informazioni riferite ad inquinamenti e per richiesta di assistenza.

La predetta messaggistica è formattata con riferimento a schemi internazionalmente riconosciuti ed adottati in ambito I.M.O. (International Maritime Organization).

Il Messaggio POLMES

Il sistema POLMES (Pollution Message) è utilizzato a livello nazionale per le comunicazioni riguardanti ogni incidente che abbia causato o sia suscettibile di causare inquinamenti del mare o delle coste da idrocarburi o da altre sostanze pericolose.

Un primo messaggio deve essere inviato al più presto possibile e deve contenere le notizie immediatamente disponibili. Successivi messaggi verranno trasmessi quando in possesso di ulteriori informazioni.

In termini concettuali il messaggio POLMES può considerarsi diviso in tre parti (Stampato):

  1. la prima, compresa nei numeri da 1 a 5, può essere utilizzata come comunicazione iniziale, finalizzata soprattutto a lanciare l’allarme agli Enti e alle Amministrazioni che, a vario titolo, saranno coinvolti;
  2. la seconda, numerata da 11 a 30, rappresenta il completamento, dettagliato, delle informazioni iniziali. Essa può essere utilizzata in tutte le fasi temporali successive come “rapporto di situazione”;
  3. la terza, con numerazione da 31 a 34, da utilizzarsi per la richiesta di personale specialistico, mezzi, materiali e autorizzazioni alla stipula di contratti onerosi per l’Amministrazione, soprattutto in assenza di coperture assicurative.

Le tre parti possono essere utilizzate tutte insieme, o separatamente, tenendo sempre presente che il messaggio dovrà comprendere solo i numeri per i quali vi siano delle notizie da trasmettere.

  • Utilizzo del modello di messaggio

Nel documento, prima dei punti del messaggio, indicati con una numerazione, di massima, progressiva, sono inseriti i titoli che danno una indicazione di massima del contenuto del punto stesso. I predetti titoli sono sottolineati con una punteggiatura che indica che gli stessi sono visibili  al compilatore ma non vengono stampati sul messaggio. A fianco del titoli è posta una casella di aiuto evidenziata in giallo che si attiva quando il puntatore del mouse vi passa sopra. Nella riga sottostante, dopo la numerazione, è posto il moduloin cui è possibile immettere i dati.

Se i moduli non vengono utilizzati deve essere cancellata l’intera riga comprendendo anche la numerazione.

Fac-Simile: Messaggio POLMES

  • Il messaggio POLMES è congegnato come di seguito:

 

Contenuto

Notazioni

 

GDO

Gruppo data-orario (ora locale)

 

Da      ___________

A        ___________

Perco ___________

Componenti indirizzi.

Deve sempre comprendere:

- DIFMAR;

- MARICOGECAP C.O.;

- C.O.P..

 

URGENTE-URGENTE-URGENTE

Qualifica di precedenza, da utilizzarsi quando e se giustificata.

 

POLMES

Acronimo identificativo del tipo di messaggio.

 

PA/          /1

Numero di serie. Esso è composto da:

    - la sigla del Compartimento originatore;

- il nome della nave/installazione coinvolta nell’inci-dente;

- il numero identificante il progressivo seriale di messaggio  originato per uno specifico incidente.

Esempio:

PA/SIRENA/3

Indica che trattasi del 3° messaggio che Compamare Palermo trasmette con riferimento all’incidente riguardante SIRENA.

 

NC _______________

Numero di protocollo.

1.

Data e ora

Indica il momento in cui si è verificato l’incidente. Va specificato se trattasi di ora locale (preferibile) o GMT.

2.

Posizione

Coordinate geografiche dell’incidente.

3.

Tipo di incidente

Indicare la natura dell’incidente, quali, ad esempio:

- collisione;

- esplosione;

- incendio;

- naufragio

- incaglio;

- sversamento;

- altro.

4.

Natura inquinamento

Indicare il tipo di prodotto sversato o suscettibile di esserlo:

- greggio

- raffinato

- slops

- zavorra

- prodotti chimici (liquidi, solidi)

- gas liquefatti

fornendo anche la stima della quantità sversata. Qualora vi sia solo minaccia, far seguire il termine “non ancora” al nome del prodotto di cui si teme lo sversamento.

5.

Disponibile

Utilizzare per indicare il livello di emergenza in atto (locale o nazionale).

11.

Posizione e dimensione dell’inquinamento

Indicare le coordinate geografiche della zona maggiormente interessata dall’inquinamento.

Ove possibile fornire ogni altra indicazione (lunghezza, larghezza, superficie, spessore, ecc.) atta a dare un quadro il più possibile completo dello scenario, ivi compresi i quantitativi sversati (se diversi da quelli dati al punto 4) o numero di contenitori, bidoni, ecc. alla deriva.

12.

Caratteristiche dell’inquinamento

Caratteristiche chimico/fisiche dell’inquinante (tipo di idrocarburo, viscosità, punto di scorrimento, numero UN, nome specifico e codice IMDG per i chimici, tipo di contenitore).

Fornire informazioni sullo stato apparente: liquido, solidi flottanti, agglomerati, emulsioni, colorazione, presenza di vapori.

Se conosciuti, vanno forniti numeri, sigle, identificativi presenti su contenitori, bidoni ed altro alla deriva.

13.

Origine dell’inquinamen-to

ogni informazione riguardante la nave e/o l’installazione interessata (in caso di cui trattasi di installazioni off-shore, costiere, ecc.).

nome/nominativo internazionale

tipo

nazionalità

equipaggio

tsl

proprietario/noleggiatore

registro classificazione e numero

agente raccomandatario

assicurazione

porto di caricazione

porto di destinazione.

13A

 

Qualità e quantità del carico.

14.

Direzione e intensità del vento

Intensità in m/s.

Scala beaufort

15.

Direzione e intensità della corrente

Intensità in m/s.

16.

Stato del mare

Visibilità

Tendenza

 

In miglia nautiche.

17.

Deriva dell’inquinamen-to

Direzione e velocità dello spostamento in miglia nautiche.

Per nubi gassose, velocità in m/s.

 

18.

Previsione

Possibile arrivo dell’inquinamento in costa o in aree protette.

Indicazione di aree minacciate.

Livelli di rischio per la popolazione.

Risultati di proiezione di modelli (indicare il tipo di modello utilizzato), ove disponibili.

 

19.

Osservazioni

Indicare con precisione la fonte delle notizie sull’incidente, soprattutto qualora l’inquinamento sia di origine sconosciuta.

Eventuale presenza di osservatori nella zona; risultati delle attività di monitoraggio (specificare tipo, apparato e tecnica utilizzata).

20.

Azioni assunte

Ogni azione assunta in risposta all’inquinamento.

20A

 

Vanno indicati gli altri Organismi/Enti pubblici e privati coinvolti a vario titolo.

20B

Mezzi impiegati

Appartenenza, nome/tipo/materiale, costo (se a titolo oneroso), tipo e descrizione intervento, tempo di impiego, persone impiegate, estremi autorizzazione DIFMAR se prevista e richiesta.

20C

Materiali impiegati

(Come sopra).

21.

Documentazione acquisita

Prelievo campioni, avvio in laboratorio, risultati.

Documentazione fotografica.

Monitoraggio (se non già riferito al punto 19)

22/30.

 

Disponibili per ogni altra notizia/informazione quali:

- danni alle persone, perdita di vite umane;

  - costa minacciata e/o già interessata;

  - tipologia, estensione, insediamento, ecc.;

- OSC;

- risultati di indagini, sopralluoghi, ispezioni, dichiara-zioni membri equipaggio, testimoni, ecc;

- ogni altra informazione che non sia stato possibile dare nei paragrafi precedenti e che si ritiene indispensabile fornire.

31.

Esigenze

Necessità di mezzi, materiali, personale specialistico, esperti, velivoli per monitoraggio, ecc..

32

Autorizzazioni che si richiedono

    -  Ad utilizzare disperdenti;

-  a stipulare contratti per l’utilizzazione di mezzi e materiali a titolo oneroso.

 

33.

Affluenza materiali

richiesti

Luogo ove far affluire il materiale; punto di incontro in mare per i mezzi; frequenze da usare; telefoni, telex e telefax; punti di contatto.

34

 

Disponibile.

 

Utilizzo del modello di messaggio contenuto nel disco di Emergenza Antinquinamento.

Nel documento, prima dei punti del messaggio, indicati con una numerazione, di massima, progressiva, sono inseriti i titoli che danno una indicazione di massima del contenuto del punto stesso.

I predetti titoli sono sottolineati con una punteggiatura che indica che gli stessi sono visibili  al compilatore ma non vengono stampati sul messaggio.

A fianco del titoli è posta una casella di aiuto evidenziata in giallo che si attiva quando il puntatore del mouse[A1]  vi passa sopra.

Nella riga sottostante, dopo la numerazione, è posto il modulo in cui è possibile immettere i dati.

Se i moduli non vengono utilizzati deve essere cancellata l’intera riga comprendendo anche la numerazione.


NOTA BENE:  Prima di compilare il messaggio assicurarsi che il pulsante di formattazione posto sulla barra degli strumenti è attivo. In caso contrario non saranno visibili i titoli e le caselle di aiuto.

Completato il documento devono essere stampate le pagine seguenti.

(IL MESSAGGIO È DISPONIBILE SOLO SUL SUPPORTO INFORMATICO)


 

Il Messaggio POLREP

Il sistema POLREP (Pollution Reporting System) è utilizzato a livello internazionale per le comunicazioni dirette agli altri Paesi, o direttamente, o attraverso i Centri Regionali (REMPEC per il Mediterraneo) e gli Organismi Comunitari di collegamento e coordinamento (Urgent Pollution Alert Section EC-DG XI Bruxelles), allo scopo di:

  1. dare pronta notizia di tutti quegli incidenti che stiano causando, o che siano suscettibili di causare, inquinamento del mare da idrocarburi o altre sostanze nocive, con conseguente minaccia per le coste, o gli interessi connessi, di uno o più Paesi;
  2. informare sulle azioni assunte e su quelle previste, tenuto conto dell’evolvere della situazione;
  3. richiedere assistenza.
  • Il messaggio POLREP (compilato in inglese) è diviso in tre parti (Fac-Simile):
  1. la prima parte o POLWARN (Pollution Warning), numerata da 1 a 5, ha lo scopo di fornire una prima informazione, ovvero dare l’allarme riguardo l’inquinamento in atto o la sua minaccia;
  2. la seconda parte o POLINF (Pollution Information), numerata da 40 a 60, è finalizzata a dare ogni notizia utile riguardante l’inquinamento e può anche essere utilizzata, nelle fasi successive, come SITREP(Situation Report);
  3. la terza parte o POLFAC (Pollution Facilities), numerate da 80 a 99, è usata per richiedere assistenza agli altri Paesi e per definire aspetti operativi riguardanti tale aspetto.

Le tre parti possono essere utilizzate insieme o separatamente.

E’ possibile altresì utilizzare solo una parte dei paragrafi previsti dai formulari standard, con l’avvertenza che la numerazione dei paragrafi che non interessano e/o che non si vuole utilizzare non deve comparire sul messaggio.

Quando la 1^ parte (POLWARN), è utilizzata per lanciare l’allarme di una minaccia di grave inquinamento, bisogna dare al messaggio la qualifica di priorità “URGENTE”.

A tutti i messaggi POLREP che si ricevano e che contengano richiesta di accuso ricevuta (Acknowledge), va data risposta al più presto possibile a cura dell’Autorità nazionale competente.

Una volta concluso l’evento che ha richiesto l’emanazione di POLREP, bisognerà che l’Autorità che ha originato i messaggi ne dia comunicazione a tutte le altre parti.

Per quanto riguarda l’area mediterranea, qualora il POLREP sia inviato per competenza direttamente alle Autorità Nazionali competenti degli altri Paesi, dovrà sempre essere trasmesso per conoscenza anche al REMPEC di Malta (telex 1464 UNROCC MW).

Per gli altri Paesi europei, il POLREP va indirizzato e trasmesso alla Commissione Europea: URGENT POLLUTION ALERT SECTION – TELEX 63960 COMEU B.

  • Utilizzo del modello di messaggio

Nel documento, prima dei punti del messaggio, indicati con una numerazione, di massima, progressiva, sono inseriti i titoli che danno una indicazione di massima del contenuto del punto stesso. I predetti titoli sono sottolineati con una punteggiatura che indica che gli stessi sono visibili  al compilatore ma non vengono stampati sul messaggio. A fianco del titoli è posta una casella di aiuto evidenziata in giallo che si attiva quando il puntatore del mouse vi passa sopra.

Nella riga sottostante, dopo la numerazione, è posto il modulo in cui è possibile immettere i dati.

Se i moduli non vengono utilizzati deve essere cancellata l’intera riga comprendendo anche la numerazione.

Fac-Simile: Messaggio POLREP

 
  • Il messaggio POLREP è congegnato come segue:

 

 

Contenuto

Notazioni

 

From  ___________

To      ___________

Perco ___________

Componenti indirizzi.

 

GDO

Gruppo data orario, in GMT o LT da indicare subito dopo la componente a sei cifre del GDO.

 

URGENT

Da indicare ove sussista minaccia di grave inquinamento.

 

POLREP

Acronimo indicativo del messaggio.

 

ITA/.........../1

Numero di serie.

Esso è composto:

- dall’indicativo del Paese originatore del POLREP (ITA per l’Italia);

-  dal nome della nave/installazione coinvolta nell’inci-dente;

- numero identificanti il progressivo seriale di messaggio originato per uno specifico incidente.

Esempio:

ITA/POLLUX/3

Indica che trattasi  dal 3° maggio che l’Autorità Nazionale  Italiana trasmette con riferimento all’incidente riguardante POLLUX.

1.

Data e ora

Dell’incidente.

In GMT o LT, come per GDO.

2.

Posizione

Coordinate geografiche dell’incidente.

3.

Tipo di incidente

Indicare la natura dell’incidente:

- Blow out;

- Tanker grounding;

- Tanker collision;

- Oil Slick;

- etc..

 

 

4.

Natura inquinamento

Indicare tipo di prodotto sversato o suscettibile di esserlo:

- crude oil;

- chlorine;

- refined product (gasoline);

- etc..

Se non c’è ancora sversamento, bensi’ minaccia di sversamento, far precedere il nome della sostanza da NOT YET.

Per esempio:

- NOT YET IRANIAN HEAVY.

5.

Richiesta di accuso ricevuta

Apporre il termine AKNOWLEDGE.

40.

Data e ora

Riguarda la situazione descritta nei paragrafi da 41 a 60 e va indicata se il messaggio non comprende i paragrafi da 1 a 5, ovvero trattasi di dato diverso da quello indicato al n.1.

 

41.

Posizione ed estensione dell’inquinamento

Indica le coordinate geografiche della zona maggiormente interessata dall’inquinamento.

Ove possibile fornirà ogni altra indicazione (lunghezza, larghezza; superficie, spessore, ecc.) atta a dare un quadro il più possibile completo dello scenario, ivi compresi i quantitativi sversati (se diversi da quelli eventualmente detti al punto 4) o numero di contenitori, bidoni, ecc. alla deriva.

42.

Caratteristiche dell’inquinamento

Caratteristiche chimico/fisiche dell’inquinante (tipo di idrocarburo, viscosità, punto di scorrimento, numero UN) nome specifico per i chimici, tipo di contenitore.

Fornire informazioni sullo stato apparente: liquido, solidi flottanti, agglomerati, emulsioni, colorazione, presenza di vapori.

Se conosciuti, vanno forniti numeri, sigle, identificativi presenti su contenitori, bidoni ed altro alla deriva.

43.

Origine dell’inquinamento

Ogni informazione riguardante la nave e/o l’installazione interessata (in caso di cui trattasi di installazioni off-shore, costiere, ecc.):

- nome/nominativo internazionale;

- tipo;

- nazionalità;

- equipaggio;

- tsl;

- proprietario/noleggiatore;

- qualità e quantità del carico;

- registro classificazione e numero;

- agente raccomandatario;

- assicurazione;

- tipo di viaggio;

- porto di caricazione.

44.

Direzione ed intensità del vento

Intensità in m/s.

45.

Direzione e intensità della corrente

Intensità in m/s.

46.

Stato del mare

Visibilità

Tendenza

Scala beaufort.

In miglia nautiche.

47.

Deriva dall’inquinamento

Direzione e velocità dello spostamento in miglia nautiche.

Per nubi gassose, velocità in m/s.

48

Previsione

Possibile arrivo dell’inquinamento in costa o in aree protette.

Indicazione di aree minacciate.

Livelli di rischio per la popolazione.

Risultati di protezione di modelli.

49.

Osservazioni

Indicare con precisione la fonte delle notizie sull’incidente, soprattutto qualora l’inquinamento sia di origine sconosciuta.

Eventuale presenza di osservatori nella zona; risultati di attività di monitoraggio (specificare tipo, apparato e tecnica utilizzata).

50.

Azioni assunte

Ogni azione assunta in risposta all’inquinamento.

 

 

51

Documentazione acquisita

Prelievo campioni, avvio in laboratorio, risultati.

Documentazione fotografica.

Monitoraggio (se non già riferito al punto 49).

52.

Nomi di altri Paesi ed Organizzazioni già infor-mate/intervenute

 

53-59.

 

Disponibili per ogni altra notizia/informazione quali:

- danni alle persone, perdita vite umane;

- stato del prodotto inquinante;:

- risultati di indagini, sopralluoghi, ispezioni;

- dichiarazioni membri equipaggio, testimoni.

Ogni altra informazione che non sia stato possibile dare nei paragrafi precedenti.

60.

Richiesta di accuso ricevuta

Vedasi nota punto 5.

80.

Data e ora

Vedasi nota punto 40.

81.

Richiesta di assistenza

Tipo ed ammontare dell’assistenza che si richiede:

- specified equipment;

- specified equipment with trained personnel;

- complete strike team;

- personnel with special expertise

con indicazione del Paese cui la richiesta è indirizzata.

82.

Costi

Richiesta dei costi per invio e utilizzo del personale/mezzi/materiali di cui al paragrafo 81.

83.

Accordi per la consegna del materiale richiesto

Indicazioni riguardanti le autorizzazioni doganali, accesso alle acque territoriali, spazio aereo, ecc., del Paese richiedente

84.

Luogo e modalità per la fornitura dell’assistenza richiesta

Per esempio: rendez-vous in mare con informazioni sulle frequenze da usare, nominativi ed indicazione dell’OSC del Paese richiedente; autorità a terra con indicativi telefonici, telex, telefax.

85.

Nominativi di altri Paesi ed organizzazioni già informati/interessati

Da utilizzare se non già soddisfatto dal paragrafo 81.

Per esempio: in caso in cui si richieda assistenza, in un secondo momento, ad altri Stati.

86.

Cambio di Comando

Nel caso in cui l’inquinamento finisca per interessare o minacciare le acque di un altro Paese e si ritenga di dover trasferire a questi il comando delle operazioni.

 

87.

Scambio di informazioni

Da utilizzare per un completo rapporto della situazione, nel caso in cui si perfezioni l’ipotesi di trasferimento di Comando di cui al paragrafo 86.

88 -98

 

Disponibili per ogni ulteriore notizia/richiesta/istru-zione

99.

Richiesta di accuso ricevuta

Vedasi punto 5.

Esempio di Messaggio Completo (parte I, II e III)

 

Address

 

From ITA

To FRA and REMPEC

 

Date Time Group

 

181100z june

 

Identification

 

POLREP

 

Serial Number

 

ITA/POLLUX/2

(ITAL/POLLUX/1 for REMPEC)

 

 

 

 

1.

Date and Time

1.

181000z

2.

Position

2.

43°31’N - 09°54’E

3.

Incident

3.

Tanker collision

4.

Outflow

4.

Crude oil, estimated 3000 tonnes





41.

Position and/or extent of pol-lution 0n/above/in sea

 

41.

The oil is forming a slick 0.5 nautical miles.

42

Charcteristics of pollution

42.

Venezuela crude. Viscosity 3780 cSt at 37.8°C. Rather viscous.

43.

Source and cause of pollution

43.

Italian tanker POLLUX of Genoa, 22000 GRT, call sign xxx in collision with French bulk carrier CASTOR of Marseille, 30000 GRT, call sign yyy. Two tanks damaged in POLLUX. No damage in CASTOR.

44.

Wind direction and speed

44.

90 - 10 m/s.

45.

Current direction and speed and/or tide

45.

180 - 0.3 knots.

46.

Sea state and visibility

46.

Wave height 2 m. 10 nautical miles.

47.

Drift of pollution

47.

240 - 0.5 knots.

48.

Forecast of likely effects of pollution and zones affected

48.

Could reach Corsica, FRA on th 21st of this month.

49.

Identity of observer/reporter

Identity of ships on scene

49.

CASTOR, figure 43 refers.

50

Action taken

50.

3 italian antipollution vessels with high oil recovery and dispersant spraying capacity on route to the area.

51.

Photographs or samples

51.

Oil samples have been taken. Telex 123456 XYZ ITA.

52

Names of other States and organizations informed

52.

REMPEC.

53.

Spare

53.

Italian national contingency plan is activated.





81

Request for assistance

81.

FRA is requested for 1 surveillance aircraft with remote sensing equipment.

82.

Cost

82.

FRA is requested for an approximate cost rate per day of assistance rendered.

83.

Pre - arrangements for the delivery of assistance

83.

FRA plane will be allowed to enter.

84.

To where assistance should be rendered and how

84.

Rendez-vous 43°15’N - 09°50’E.

Report on VHF channels 16 and 67. OSC Cdr. Rossi - M/V MICHELE FIORILLO call sign xxx.

99

Acknowledge

 

ACKNOWLEDGE

 


Utilizzo del modello di messaggio contenuto nel disco di Emergenza Antinquinamento.

Nel documento, prima dei punti del messaggio, indicati con una numerazione, di massima, progressiva, sono inseriti i titoli che danno una indicazione di massima del contenuto del punto stesso.

I predetti titoli sono sottolineati con una punteggiatura che indica che gli stessi sono visibili  al compilatore ma non vengono stampati sul messaggio.

A fianco del titoli è posta una casella di aiuto evidenziata in giallo che si attiva quando il puntatore del mouse[A1]  vi passa sopra.

Nella riga sottostante, dopo la numerazione, è posto il modulo in cui è possibile immettere i dati.

Se i moduli non vengono utilizzati deve essere cancellata l’intera riga comprendendo anche la numerazione.


NOTA BENE:  Prima di compilare il messaggio il pulsante di formattazione  posto sulla barra degli strumenti deve essere attivo. In caso contrario non saranno visibili i titoli e le caselle di aiuto.

Completato il documento deve essere stampata la pagina 3 e seguenti.

(IL MESSAGGIO È DISPONIBILE SOLO SUL SUPPORTO INFORMATICO)

 

 


 

NOTAM e POLSUR - Sistemi informatici

  • NOTAM (Notice to Air Men)

Avviso contenente notizie relative alla installazione, condizione e variazione di qualsiasi servizio, assistenza aeronautica, procedura o pericolo, la conoscenza dei quali è essenziale per il personale interessato alle operazioni di volo.

Esso va richiesto nel caso in cui:

  1. l’immissione in aria di sostanze tossico/nocive allo stato gassoso possono costituire pericolo per il personale e/o i mezzi in volo;
  2. l’Autorità coordinatrice degli interventi antinquinamento ha necessità di impegnare per attività operativa lo spazio aereo sovrastante l’incidente.
  • POLSUR (Pollution Surveying)

Messaggio formattato utilizzato a livello locale per informare l’A.M. locale del grado di inquinamento costiero in atto.

  • SISTEMI INFORMATICI

MAREM (Maritime Emergency): sottosistema informatizzato del NISAT (Navigation information system in advanced tecnology) per la gestione delle emergenze di qualsiasi natura in mare.

POLEM (Pollution Emergency): componente del MAREM per la gestione delle emergenze in mare causate da sversamento di idrocarburi o altre sostanze nocive. EMERGENZA

 

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