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Reti da posta

Le «reti da posta» sono quelle destinate a recingere o sbarrare spazi acquei allo scopo di imbroccare o ammagliare gli organismi marini che vi incappano.

  • Esse si dividono in: “fisse” e “derivanti”

Le prime sono ancorate sul fondale mentre le seconde sono lasciate all’azione delle correnti e dei venti. Questi attrezzi si compongono di lunghi pannelli rettangolari di rete con nodo (singolo o doppio) armati nella parte superiore alla lima dei galleggianti e nella parte inferiore alla lima dei piombi (l’effetto combinato assicura l’apertura verticale della rete).
In particolare, per “reti da posta fisse” si intendono tutte quelle reti che, benché possano trovarsi in superficie (A), a mezz’acqua (B) oppure sul fondo marino (C) vengono tuttavia ancorate ad intervalli in modo fisso al fondo marino con ancore o pesi. I pesi o le ancore vengono segnalate in superficie da galleggianti munite di bandierine gialle di giorno e luci gialle di notte per renderne possibile l’individuazione al momento del recupero.

 

Reti da posta fisse (A: superficie, B: mezz’acqua, C: da fondo)

 

Le reti, una volta calate, vengono lasciate in posizione per un certo periodo di tempo, in genere una notte, in modo tale da renderle ancora più invisibili al pesce e poi recuperate. Normalmente, nell’intervallo fra l’operazione di cala e quella di salpata la barca rientra in porto.

  • Possono essere confezionate in tre modi diversi:
  1. con un solo pannello di rete (imbrocco)
  2. con tre pannelli (tremaglio)
  3. armata a tremaglio nella parte inferiore e ad imbrocco nella parte superiore (incastellata o combinata)

 


  • Sistema reti da posta (peculiarità):
  1. Le reti da posta sono reti “passive", destinate a recingere o sbarrare spazi acquei allo scopo di ammagliare: pesci, molluschi e crostacei che vi incappano.
  2. Possono essere: “fisse” e “derivanti”; le prime sono ancorate sul fondale mentre le seconde sono lasciate all’azione delle correnti e dei venti.
  3. Sono attrezzi composti di lunghi pannelli rettangolari di rete con nodo (singolo o doppio) armati nella parte superiore alla lima dei galleggianti e nella parte inferiore alla lima dei piombi (l’effetto combinato assicura l’apertura verticale della rete).
  4. Possono essere confezionate in tre modi diversi:
  1. con un solo pannello di rete (imbrocco)
  2. con tre pannelli (tremaglio)
  3. armata a tremaglio nella parte inferiore e ad imbrocco nella parte superiore (incastellata o combinata)

► Tremaglio: 3 pezze di rete sovrapposte, delle quali la mediana è più estesa e presenta maglie più piccole. Specie bersaglio tipiche di fondale (scorfani, aragoste, seppie, ecc.).

  1. Reti un uso nella marineria italiana:
  2. semitramaglio: due pannelli, una a maglie strette e una a maglie larghe;
  3. tramaglio incastellato: tramaglio nella parte inferiore, rete ad imbrocco nella parte superiore.

► Incastellata o combinata: questa rete combina i vantaggi delle due reti descritte precedentemente essendo formata nella parte superiore da una rete ad “imbrocco” (per la cattura dei pelagici) e nella parte inferiore da un “tremaglio” (per la cattura del pesce di fondo).

  1. È abbastanza diffusa nel Tirreno, dalla Liguria al Lazio, rara o assente nelle altre regioni d’Italia.

►Rete circuitante: è una normale rete ad imbrocco di altezza pari a 10 metri che invece di essere calata in mare in modo rettilineo, è calata in cerchio o semicerchio in prossimità della costa: l’unità si pone all'interno dello stesso ed inizia a produrre rumori per spaventare il pesce e indirizzarlo verso le pareti della rete.

  1. Nel mix di cattura spicca per valore economico il pesce bianco.


 

Rete da imbrocco

La «rete ad imbrocco» è costituita da un’unica pezza fissata ad una linea dei sugheri e ad una dei piombi. Costituita da fili in monofilamento, la rete ha in sostanza una cattura monospecifica e monotaglia. Ciò dipende dalla misura della maglia con cui è armata. I pesce penetra con la testa nella maglia e vi rimane impigliato.
La rete ad imbrocco è un attrezzo molto selettivo perché cattura solo pesci più o meno della stessa taglia che rimangono incastrati in una data maglia (i più piccoli l’attraversano e i più grandi non vi entrano); per questo motivo la rete ad imbrocco è confezionata con una gamma di apertura di maglia molto vasta (40-500 mm.) in funzione della specie e della taglia che si vuole catturare.
Il pesce non resta prigioniero in una sacca come nel tremaglio, ma generalmente penetra con la testa nella maglia e vi resta imprigionato, senza poter andare avanti e indietro.

Sistema da posta (Imbrocco)

 

Approfondimenti:

L’imbrocco è una rete selettiva la cui dimensione di maglia varia in funzione delle specie bersaglio, con target variabili da zona a zona e nei diversi periodi dell’anno: è comunque il merluzzo la specie che più contribuisce ai ricavi provenienti da questo attrezzo, seguita a notevole distanza da altre specie tra cui mendole, triglie, sogliole, pannocchie, orate, saraghi e boghe. A livello nazionale la rete ad imbrocco ha una frequenza del 28%, con picchi alti nel Lazio, dove è impiegata con la stessa frequenza del tramaglio (67%).
Sono reti formate da un’unica pezza. La cattura del pesce avviene per imbrocco ossia il pesce, una volta entrato nella maglia della rete, non riesce più ad andare né avanti né indietro.

 


Schema della rete

Le dimensioni delle maglie di queste sono variabili a seconda della specie e della taglia del pesce che si intende catturare reti (≥ 16 – Reg. CE 1967/2006). Infatti se le maglie sono troppo grandi il pesce può passare oltre senza danni mentre se troppo piccole il pesce non resta ammagliato e quindi sfugge alla cattura.

Le reti a maglia piccola sono usate prevalentemente per la cattura specie pelagiche e necto-bentoniche (sogliole, canocchie, palombi, naselli, salpe, occhiate).

Le reti a maglia media (50-130 mm circa) catturano diverse specie commerciali di taglia maggiore.

Le reti a maglia medio-grande (160-200 mm) sono specifiche per alcune specie di tonnetti e alalunghe. Infine, le reti a maglia grande (> 350 mm) e filato molto spesso, sono specifiche per la cattura dei pesci spada (=spadare).

Nel caso della rete da posta per tonni la cattura non avviene tanto per imbrocco quanto per intrappolamento del pesce nella rete.
Questo tipo di rete, lunga alcuni chilometri, può essere sia di tipo fisso che derivante. Per lo svolgimento della pesca con reti ad imbrocco vengono messe in atto tecnologie piuttosto semplici: 1 o 2 persone di equipaggio e imbarcazioni di modeste dimensioni.

Rete tramaglio

E’ la più nota tra le reti da posta, ed è formata da tre pezze (pannelli) di rete sovrapposte ed armate con diverso rapporto di armamento sulle stesse due lime da sughero e da piombi.
Le due pezze esternamente identiche e formate da maglie molto grandi sono armate sulle lime con un rapporto di armamento abbastanza alto (0,6-0,7), mentre la pezza intermedia ha maglie piccole e rapporto di armamento basso (0,4-0,5).
I filamenti sono generalmente multifilamento o multimonofilamento.

 

Sistema da posta (Tramaglio)

 

Ciò permette una sovrabbondanza di rete nella pezza a maglia piccola. Il pesce quindi incontra nel suo cammino la rete e cerca di superarla; da qualunque parte provenga, supera abbastanza agevolmente la maglia grande della pezza esterna (il maglione) e preme sulla pezza a maglia piccola che essendo sovrabbondante fa una sacca delimitata dalla maglia grande della terza parte di rete. In questa sacca il pesce resta imprigionato senza nessuna possibilità di fuga; da qui verrà prelevato dal pescatore quando salpa la rete.
Il tremaglio è generalmente calato sul fondo per la cattura di specie pregiate. Le dimensioni delle maglie e dei maglioni variano da zona a zona.
Il tremaglio è confezionato con filato molto sottile e questo agevola l’ammagliamento del pesce al solo contatto con le pinne; per questo motivo tale attrezzo è considerato poco selettivo.

  • Sono in uso nelle marinerie italiane vari tipi di tramaglio:
  1. semitramaglio: due pannelli, una a maglie strette e una a maglie larghe;
  2. tramaglio incastellato: tramaglio nella parte inferiore, rete ad imbrocco nella parte superiore.

 

Strutture dei vari tipi di Tramaglio

 

Approfondimenti:

Di tutte le reti da posta, il tremaglio è quello meno selettivo. Impiegata nella pesca costiera, è una grande parete di rete che può essere sistemata appena al di sopra del fondo marino quando si vogliano pescare tipi di pesce demersale o comunque quando si vogliano pescare pesci pelagici ad una certa profondità dalla superficie.
Il tremaglio è confezionato con filato molto sottile e questo agevola l'ammagliamento del pesce al solo contatto con le pinne; per questo motivo tale attrezzo è considerato poco selettivo; generalmente viene ancorato in vicinanza del fondo.
Il tremaglio è una rete a maglia stretta formata da tre pezze (pannelli), delle quali le due esterne sono a maglie grandi (maglioni), mentre quella interna è a maglie più piccole. Il pesce viene catturato per ammagliamento dal pannello interno, dopo avere attraversato il primo pannello. Anche l’altezza delle tre pezze è diversa: quelle esterne sono uguali mentre quella centrale è notevolmente più alta e libera di muoversi tra le altre due. Ad ogni modo essa oscilla tra 1.5 m e 2 m. Il pesce, da qualunque parte esso provenga, può agevolmente superare la prima pezza ma, entrato a contatto con la seconda, trova in questa una specie di sacca e, nel tentativo di sfuggire, si impiglia sempre di più.
La parte superiore della rete è collegata a una lima da galleggianti mentre quella inferiore è connessa a una lima da piombi. L’azione combinata dei galleggianti e dei piombi mantiene lo stiramento verticale della rete.
I galleggianti sono in genere di forma ovoidale, lunghi 10 cm con 5 cm di diametro. I piombi, di norma situati in corrispondenza dei galleggianti, hanno forma cilindrica cava, lunghezza di 10 cm circa e peso di circa 170g.
Con tremagli da fondo viene usato un peso sufficiente a tenere la lima da piombi aderente sul fondo del mare mentre la galleggiabilità fornita dai galleggianti è sufficiente solo a mantenere la tensione verticale.

 

Sistema Tramaglio (pannello)


Nel caso di tremaglio a mezz’acqua, vengono usati galleggianti sufficienti per controbilanciare il peso della lima da piombi che viene usata per assicurare la verticalità della rete. I cavi connessi alle due lime, a ciascuna estremità della rete sono collegati a quelli che collegano le ancore in fondo al mare ai galleggiamenti in superficie che mostrano la posizione e l’estensione della rete e successivamente vengono utilizzati per il recupero della rete. Le reti vengono calate spesso in estate. Quando si raggiungono le zone di pesca si preparano un’ancora e un galleggiante. Si cala l’ancora e, mentre si posiziona il galleggiante, la nave si muove in avanti a una velocità di circa 3-5 nodi. Il tremaglio viene generalmente ancorato al fondo e viene impiegato per la cattura di pesce ad alto valore commerciale (sparidi, crostacei, pesci piatti, ecc.).
Più produttiva sui fondali rocciosi o misti, è per questo meno utilizzata nell’Adriatico, mentre mostra frequenze notevoli nel Tirreno, nello Ionio e nelle isole. Tra le specie più importanti nei mix di cattura del tramaglio si segnalano, in ordine di importanza economica: triglie, scorfani, seppie, merluzzi e aragoste, quest’ultime pescate con reti a maglia larga spesso denominate “tramaglioni”. Tra le catture accessorie hanno una certa rilevanza anche polpi, mormore, orate e spigole. I pesci più piccoli rimangono impigliati nello strato mediano mentre i pesci più grossi urtano contro lo strato mediano e lo fanno rientrare nelle maglie più larghe degli strati esterni rimanendo imprigionati in una specie di sacco.
Nessuna limitazione è stabilita per le dimensioni delle maglie delle reti adibite alla pesca di sardine o di acciughe.


 

Rete incastellata

Esiste infine una terza tipologia di rete da posta, spesso denominata come “rete incastellata”.
Questa rete combina i vantaggi delle due reti descritte precedentemente essendo formata nella parte superiore da una rete ad “imbrocco” (per la cattura dei pelagici) e nella parte inferiore da un “tremaglio” (per la cattura del pesce di fondo).

È abbastanza diffusa nel Tirreno, dalla Liguria al Lazio, rara o assente nelle altre regioni d’Italia: ciò potrebbe forse suggerirne una sperimentazione in aree di pesca con caratteristiche analoghe.

 

Sistema da posta (Incastellata)
 

Rete da posta derivante

Questi attrezzi operano in genere in superficie. Prevalentemente sono reti da imbrocco, costituite da uno o più pannelli, armate in alto ad una linea dei sugheri che permette il galleggiamento, ed in basso ad una linea dei piombi.
Il peso dei piombi neutralizza l’azione dei galleggianti facendo rimanere la rete in posizione verticale.
La rete viene tenuta ancorata al fondo mediante dei pesi o delle ancore.
I filamenti possono essere: monofilamento (filamenti singoli), multifilamento (elevato numero di fibre finissime) e multimonofilamento (unione di alcuni monofilamenti leggermente ritorti).
La posizione della rete viene segnalata in superficie, permettendone il recupero, mediante delle boe e delle bandierine.

 

La rete viene lasciata in “pesca” per un periodo di tempo variabile, in genere nelle ore notturne, e poi recuperate. L’unità da pesca rimane comunque sempre collegata alla rete.

 


Rete da imbrocco


 

Rete circuitante

La «rete circuitante» è una normale rete da posta fissa (ad imbrocco) che invece di essere calata in mare in modo rettilineo, è calata in cerchio, o a semicerchio se in prossimità della costa.
Questo sistema di pesca, generalmente si usa in vicinanza della costa, con unità da pesca di piccole dimensioni, per catturare pesci che si trovano addensati in una spazio abbastanza ristretto.
Una volta che il cerchio è chiuso, l’unità si pone all'interno dello stesso ed inizia a produrre rumori per spaventare il pesce e indirizzarlo verso le pareti della rete.

Poco usata (2% a livello Italia), non deve confondersi con le “reti a circuizione”. Mantiene una certa diffusione solo in alcune marinerie della Liguria, della Calabria e del Medio Adriatico, mentre tende a scomparire nelle altre regioni d’Italia dove il numero di equipaggi che la impiegano non supera le 15 unità. Nel mix di cattura spicca per valore economico il pesce bianco.

Schema sistema da posta (circuitante)

Sono da posta (imbrocco) a tutti gli effetti, calate in modo che le lime si dispongano circolarmente, così da imprigionare, all’interno del cilindro che si forma, i pesci che vengono poi spaventati in modo che indirizzarli verso le pareti della rete, nelle quali restino imbroccati o impigliati.

 


  Rete da imbrocco

 

Disciplina del sistema reti da posta

E' consentito l’impiego di tutti i tipi di rete da posta (imbrocco, tramaglio o incastellata) sia fisse che derivanti (D.P.R. 1639/68 – Reg. CE 1967/06).

  • Imbrocco (Reg. CE 1967/06):
  1. la lunghezza massima per le reti ad imbrocco è fissata a 4 Km. (se 1 pescatore), a 5 Km. (se 2 pescatori), a 6 Km. (se 3 pescatori) per unità e l’altezza non superiore a 10 metri ovvero a 30 metri se la lunghezza della rete non supera i 0,5 Km.
  2. l’apertura della maglia non deve essere inferiore ai 16 mm. e il diametro del filo non inferiore ai 0,5 mm.
  • Tramaglio:
  1. la lunghezza massima per le reti tramaglio è fissata a 4 Km. (se 1 pescatore), a 5 Km. (se 2 pescatori), a 6 Km. (se 3 pescatori) per unità e l’altezza non superiore a 4 metri (Reg. CE 1967/06):
  2. l’apertura della maglia non deve essere inferiore ai 20 mm (D.P.R. 1639/68).
  • Rete incastellata o combinata:
  1. la lunghezza massima per le reti incastellate è fissata a 2,5 Km. per unità e l’altezza non superiore a 10 metri ovvero a 30 metri se la lunghezza della rete non supera i 0,5 Km. (Reg. CE 1967/06):
  2. l’apertura della maglia del pannello imbrocco non deve essere inferiore ai 16 mm. (Reg. CE 1967/06) mentre quella del pannello a tramaglio non deve essere inferiore ai 20 mm. (D.P.R.. 1639/68).
  3. il diametro del filo per il pannello dell’imbrocco non deve essere inferiore ai 0,5 mm. (Reg. CE 1967/06).

► E’ vietato l’uso di tutte le reti da fondo per la cattura delle seguenti specie (Reg. CE 1967/06):

  1. tonno rosso (Thunnus thynnus);
  2. tonno bianco (Thunnus alalunga);
  3. pesce spada (Xiphias gladius);
  4. pesce castagna (Brama brama);
  5. squali (Hexanchus griseus; Chetorhinus maximus; Alopiidae; Carcharhinidae; Sphirnidae; Isuridae e Lamnidae)

A titolo di deroga, le catture accessorie accidentali di non più di 3 esemplari delle specie di squali suddette possono esere detenute a bordo o sbarcate purché non si tratti di specie protette ai sensi del diritto comunitario.

  • Rete circuitante:

La rete circuitante deve avere altezza pari a 10 metri (Reg. CE 1967/2006). pertanto non deve essere confusa con una rete a circuizione (sistema di pesca diverso indicato in licenza) perché quest’ultima, per ragioni puramente geometriche, deve avere necessariamente altezza superiore a 10 metri.

Segnalazioni delle reti da posta: D.P.R. 1639/68

Le reti da posta devono essere muniti di “segnali” costituiti da «galleggianti di colore giallo», distanziati fra, loro non più di 200 metri. Le estremità dell'attrezzo debbono essere munite di «galleggianti di colore giallo» con bandiere di giorno, e fanali di notte, dello stesso colore; tali segnali debbono essere visibili a distanza non inferiori a mezzo miglio.

 

 

Le reti da posta sono contrassegnate, “di giorno”,
con corpi galleggianti gialli in numero sufficiente ad indicarne la posizione

 

Le reti da posta sono contrassegnate, “di notte”, con luci ordinarie gialle
in numero sufficiente ad indicarne la posizione

  

È vietato collocare reti da posta ad una distanza inferiore a 200 metri dalla congiungente i punti più foranei, naturali o artificiali, delimitanti le foci e gli altri sbocchi in mare dei fiumi o di altri corsi di acqua o bacini.
 

Segnalazioni reti da posta: Reg. (CE) n. 356/2005

Per le reti calate "oltre le 12 miglia" nautiche misurate dalle linee di base dello Stato costiero, il Regolamento (CE) n. 356/2005, (che stabilisce le modalità d’applicazione per la marcatura e l’identificazione di attrezzi da pesca fissi e sfogliare) modificato dal Reg. (CE) n. 1805/2005, prevede ai fini del controllo e la sorveglianza delle attività di pesca, le modalità d’applicazione per la “marcatura” e la “identificazione” degli attrezzi da pesca detenuti a bordo o utilizzati nelle acque comunitarie.

  • Ogni attrezzo fisso utilizzato per la pesca ha l’obbligo di esporre, in forma permanente, le “lettere” e i “numeri di registrazione” esterni riportati sullo scafo del pescherecio cui appartiene:
  1. su una «Targhetta» fissata sulla prima fila superiore a entrambe le estremità di ciascun attrezzo fisso;

Posizionamento delle “targhette” sulla lima da sughero alle estremità dell’attrezzo.
Il cavo è di materiale sommergibile o provvisto di pesi

 

  1. per gli attrezzi fissi di estensione «superiore a un 1 miglio» nautico, su targhette fissate sulla prima fila dell’attrezzo fisso ad intervalli regolari non superiori a un 1 nautico, in modo da non lasciare senza contrassegno nessuna parte dell’attrezzo di estensione superiore ad 1 miglio nautico.

 

 

 Posizionamento delle “targhette” fissate sulla lima da sughero ad intervalli regolari
non superiore a 1 miglio nautico per gli attrezzi di estensione superiore a 1 miglio nautico.

 

I «cavi» che collegano le boe all’attrezzo fisso sono di materiale sommergibile oppure debbono essere provvisti di pesi

  • Agli attrezzi fissi di estensione«superiore a 5 miglia» nautiche sono fissate “boe segnaletiche intermedie”:
  1. a distanze non superiori a 5 miglia nautiche, in modo da non lasciare senza contrassegno nessuna parte dell’attrezzo di estensione pari o superiore a 5 miglia nautiche;
  2. di caratteristiche identiche a quelle della boa segnaletica situata all’estremità nel settore orientale, tranne per il fatto che la bandierina è di colore “bianco”.

 


Agli attrezzi fissi di estensione superiore a 5 miglia nautiche sono fissate “boe segnaletiche intermedie”
ad intervalli regolari non superiore a 5 miglia nautiche.

 

  • Le «boe segnaletiche intermedie» hanno caratteristiche identiche a quelle della boa segnaletica situata all’estremità nel settore orientale, tranne per quanto in appresso specificato:
  1. la bandierina è di colore bianco;
  2. una boa segnaletica intermedia ogni cinque è dotata di un riflettore radar con una portata di almeno 2 miglia nautiche.
  • Le «boe segnaletiche situate alle estremità» sono usate in modo tale da permettere di individuare in qualsiasi momento ciascuna estremità dell’attrezzo.

L’asta di ogni boa segnaletica situata all’estremità ha un’altezza di almeno 1,5 metri dal livello del mare, misurata dal punto più alto del galleggiante.
Le boe segnaletiche situate all’estremità sono colorate, ma non di color rosso o verde.

Ogni boa segnaletica situata all’estremità è composta da:

  1. una o due bandierine rettangolari, i cui lati misurano almeno 40 cm; qualora siano necessarie due bandierine sulla stessa boa, la distanza fra queste è di almeno 20 cm.; la distanza tra il pelo dell’acqua e la prima bandierina è di almeno 80 cm.; le bandierine che indicano le estremità della stessa rete sono dello stesso colore, che non può essere bianco, e delle stesse dimensioni;
  2. una delle due luci, di colore giallo, che lampeggiano ogni 5 secondi (F1 Y5s) e sono visibili da una distanza di almeno 2 miglia nautiche;
  3. un segnale all’estremità superiore della boa, costituito da una sfera avente un diamtero di almeno 25 centimetri sulla quale sono poste una o due bande luminose che non possono essere di colore rosso o verde e devono avere una larghezza di almeno 6 centimetri. Un riflettore radar sferico può essere utilizzato quale segnale dell’estremità superiore della boa;
  4. riflettori radar con una potenza di almeno 2 miglia nautiche.

Le boe segnaletiche situate alle estremità sono fissate agli attrezzi fissi nel seguente modo:

  1. la boa nel settore occidentale (ossia la zona delimitata sulla bussola dal semicerchio che va da sud a ovest, compreso il nord) è attrezzata con due bandierine, due bande luminose a strisce, due luci e una targhetta conforme;
  2. la boa nel settore orientale (ossia la zona delimitata sulla bussola dal semicerchio che va da nord a est, compreso il sud) è attrezzata con una bandierina, una banda luminosa a striscie, una luce e una traghetta conforme.

Boe segnaletiche: peculiarità

  • Le «boe segnaletiche intermedie» hanno caratteristiche identiche a quelle della boa segnaletica situata all’estremità nel settore orientale, tranne per quanto in appresso specificato:
  1. la bandierina è di colore bianco;
  2. una boa segnaletica intermedia ogni cinque è dotata di un riflettore radar con una portata di almeno 2 miglia nautiche.
  • Le «boe segnaletiche situate alle estremità» sono usate in modo tale da permettere di individuare in qualsiasi momento ciascuna estremità dell’attrezzo.

L’asta di ogni boa segnaletica situata all’estremità ha un’altezza di almeno 1,5 metri dal livello del mare, misurata dal punto più alto del galleggiante.
Le boe segnaletiche situate all’estremità sono colorate, ma non di color rosso o verde.

Ogni boa segnaletica situata all’estremità è composta da:

  1. una o due bandierine rettangolari, i cui lati misurano almeno 40 cm; qualora siano necessarie due bandierine sulla stessa boa, la distanza fra queste è di almeno 20 cm.; la distanza tra il pelo dell’acqua e la prima bandierina è di almeno 80 cm.; le bandierine che indicano le estremità della stessa rete sono dello stesso colore, che non può essere bianco, e delle stesse dimensioni;
  2. una delle due luci, di colore giallo, che lampeggiano ogni 5 secondi (F1 Y5s) e sono visibili da una distanza di almeno 2 miglia nautiche;
  3. un segnale all’estremità superiore della boa, costituito da una sfera avente un diamtero di almeno 25 centimetri sulla quale sono poste una o due bande luminose che non possono essere di colore rosso o verde e devono avere una larghezza di almeno 6 centimetri. Un riflettore radar sferico può essere utilizzato quale segnale dell’estremità superiore della boa;
  4. riflettori radar con una potenza di almeno 2 miglia nautiche.

Le boe segnaletiche situate alle estremità sono fissate agli attrezzi fissi nel seguente modo:

  1. la boa nel settore occidentale (ossia la zona delimitata sulla bussola dal semicerchio che va da sud a ovest, compreso il nord) è attrezzata con due bandierine, due bande luminose a strisce, due luci e una targhetta conforme;
  2. la boa nel settore orientale (ossia la zona delimitata sulla bussola dal semicerchio che va da nord a est, compreso il sud) è attrezzata con una bandierina, una banda luminosa a striscie, una luce e una traghetta conforme.


 Caratteristiche delle boe segnaletiche situate alle estremità e delle boe segnaletiche intermedie

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