Ai sensi dell’art. 129 del Regolamento D.P.R. n °1639/68, intitolato "Limitazioni" l’esercizio della pesca subacquea professionale è vietato:
â–º Alcune considerazioni
Il limite che pone più problemi interpretativi è quello previsto dal punto a), anche perché il divieto dell'articolo 129 è ribadito praticamente in tutte le Ordinanze Balneari. Per chiarire il significato della norma, cerchiamo di rispondere agli interrogativi più comuni.
Il limite di distanza è valido solo in presenza di spiagge vere e proprie o anche in caso di scogliere ?
Letteralmente, spiaggia è cosa diversa da scogliera, ma la ragione della norma è quella della tutela dei bagnanti. Pertanto, l'obbligo di mantenere la distanza di rispetto deve ritenersi valido anche nel caso di scogliere frequentate da bagnanti.
Alcune Ordinanze, però, nel caso di scogliere a picco prevedono una distanza inferiore (di solito 100-200 metri) o addirittura consentono di pescare a ridosso della roccia, ma solo in assenza di bagnanti.
Cosa si intende per spiaggia frequentata da bagnanti ?
Le risposte possibili sono sostanzialmente tre:
Dato che come si è detto lo scopo è quello di «tutelare i bagnanti», la soluzione preferibile ci appare quella dell'ipotesi numero 2: di conseguenza, non solo il pescatore subacqueo deve stare alla larga dagli stabilimenti balneari, ma anche da quelle spiaggette raggiungibili solo via mare e quelle scogliere "solitamente" frequentate da bagnanti.
La distanza di 500 metri dalla costa vale solo durante la stagione balneare o tutto l'anno ?
L'art. 129 del Regolamento è una norma con forza di legge, valida su tutto il territorio e tutto l'anno. Ciononostante, è ormai pacifico ed accettato da tutti che il limite sia operativo solo durante la stagione balneare, definita dall'Ordinanza Balneare. Evidentemente, il motivo di questa interpretazione sta proprio nella ragione della norma, che è quella della tutela dei bagnanti.
Il concetto di spiaggia "solitamente" frequentata da bagnanti, al contrario delle altre due ipotesi, è perfettamente compatibile con questa interpretazione. Se si accogliesse il concetto di spiaggia frequentata da bagnanti dei punti 1 o 3, infatti, non avrebbe senso porre dei limiti temporali che la legge non ha previsto.
Ci si può immergere da una spiaggia frequentata da bagnanti per pescare alla distanza di legge ? Come si misurano i 500 metri ? Verso il largo o in tutte le direzioni ?
Ci si può immergere da una spiaggia frequentata da bagnanti, a patto però di caricare il fucile solo dopo che si è raggiunta la distanza i rispetto, che si calcola "a ventaglio", ossia in tutte le direzioni e non solo verso il largo.
In caso di una piccola cala tra due tratti di costa rocciosa, i 500 metri andranno percorsi o verso il largo o parallelamente alla costa.
I punti b) e c) dell'articolo 129 non richiedono particolari commenti, mentre il punto d) conferma l'importanza di rivolgersi alle Capitanerie di Porto per conoscere le limitazioni locali.
Sul divieto di pesca notturna previsto dal punto e), possiamo solo notare come la proibizione si giustifichi col fatto che molte specie ittiche durante le ore notturne diventano molto vulnerabili, specie se illuminate dalla torcia subacquea.
Va aggiunto che oltre ad essere vietata ed antisportiva, la pesca subacquea notturna racchiude anche rischi maggiori per l'incolumità.
Tutte le violazioni dell'art. 129 sono punite con sanzione amministrativa da 1.000 a 3.000 euro.
Con riferimento alle «distanze di rispetto», le Ordinanze Balneari giocano un ruolo essenziale, perché spesso individuano delle aree specifiche in cui è vietata la balneazione, che dobbiamo ritenere un presupposto per l'esercizio della pesca in apnea. La consultazione dell'Ordinanza in vigore sulla zona di pesca è pertanto fortemente consigliabile. E’ poi da notare come la distanza di 500 metri appaia eccessiva, soprattutto in considerazione del fatto che un qualsiasi problema o malessere potrebbe avere gravi conseguenze in determinate circostanze. Inoltre, se si considera che le stesse imbarcazioni devono rispettare una distanza minore - solitamente 300 metri - appare davvero difficile comprendere la ragione di una distanza così grande.
Occorre segnalare che a volte capita di imbattersi in Ordinanze che prevedono distanze inferiori a quella usuale: non sappiamo se per una svista, l'Ordinanza 48/2001 della Capitaneria di Porto di Catania prevedeva una distanza di 300 metri.