L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Renato Ferraro Di Silvi e Castiglione è nato a Napoli nel 1934, dopo il conseguimento della maturità classica nel 1952 e, nel 1957, della laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Napoli, entra nelle Corpo delle Capitanerie di porto a seguito di concorso. Nel 1958 frequenta presso l'Accademia Navale, quale capocorso, il corso a nomina diretta per sottotenente di porto, per essere poi destinato alla Capitaneria di porto di Siracusa. Successivamente, nel 1975, conseguirà anche la laurea in scienze politiche presso l’Università di Napoli, e più tardi, in qualità di professore a contratto, insegnerà per tre anni economia marittima presso l’Università di Cassino. Nel 1968, con il grado di capitano di porto, comanda il Circondario Marittimo di Anzio. Successivamente frequenta l'Istituto di Guerra Marittima di Livorno prima, e l'Istituto Stati Maggiori Interforze di Roma, poi. Dal 1978 al 1980 comanda il Compartimento Marittimo di Monfalcone, e successivamente è addetto all’Ufficio I del gabinetto del Ministro della Difesa (on. Lagorio, poi sen. Spadolini) fino al 1984. Promosso capitano di vascello, assume il comando del Compartimento Marittimo di Roma prima e di quello di Civitavecchia dopo, contemporaneamente alla connessa carica di Direttore Marittimo del Lazio. Dal 1986 ritorna ad incombenze ministeriali, ricoprendo l'incarico di Vice-capo di Gabinetto di vari Ministri della Marina mercantile succedutisi nel tempo e di Capo dell’ufficio Patto Atlantico dello stesso Ministero. Effettua numerose missioni anche all’estero, è commissario governativo alla compagnia portuale di Livorno e partecipa ai primi studi di fattibilità dell’istituendo VTS (Vessel Traffic System) nazionale. Nel 1991 frequenta il Centro Alti Studi per la Difesa. Promosso contrammiraglio, comanda il porto di Genova come Direttore Marittimo della Liguria e vice-presidente del Consorzio autonomo del porto della città della Lanterna. Durante il suo comando si ritrova a gestire la fase finale delle operazioni conseguenti all’incendio della petroliera HAVEN. Promuove inoltre la costituzione di un “Santuario internazionale dei cetacei” nel Mar Ligure. Dal 1996 al 1999, nel grado di ammiraglio ispettore, riveste la carica di Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera. Gli anni del suo comando sono anni di rinnovamento per il Corpo, che ottiene dal Governo un cospicuo finanziamento per il potenziamento della flotta navale ed aerea, fortemente usurata per il notevole impegno profuso dagli uomini della Guardia Costiera nel fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, ambito in cui lo stesso ammiraglio Ferraro ha collaborato intensamente con il Ministero degli Affari esteri nella promozione delle Interim Measures for Combating Unsafe Practices Associated with the Trafficking or Transport of Migrants by Sea (Circ. 896 dell’IMO) e nella sede ONU di Vienna per la produzione del Protocollo contro il traffico illecito di migranti, annesso alla Convenzione sulla criminalità organizzata transnazionale (Palermo 2000). Il 15 dicembre 1999 è collocato in congedo per raggiunti limiti di età. Tuttavia non rinuncia a continuare a servire lo Stato, infatti viene invitato a collaborare quale esperto per gli affari marittimi presso il Ministero degli Affari Esteri, in particolare con il Servizio del contenzioso diplomatico e dei trattati e con la Direzione generale della cooperazione economica multilaterale. In tale qualità, tra l’altro, ha partecipato regolarmente per alcuni anni ai lavori del Legal Committee dell’International Maritime Organization (Agenzia dell’ONU per gli affari marittimi) e degli organi dell’International Oil Pollution Compensation Fund. Dopo il congedo ha ripreso gli studi, conseguendo tre master di II grado in Peace Building Management e un diploma di perfezionamento in filosofia contemporanea. Ha al suo attivo alcune centinaia di articoli e recensioni su varie pubblicazioni, in particolare sulla Rivista Marittima. Nel dicembre 2009 ha pubblicato un suo corposo studio sui rapporti tra l’Egitto nasseriano e l’Unione Sovietica. Tuttora svolge un’intensa attività pubblicistica. Appassionato di musica, suona il flicorno basso in SI bemolle in due complessi amatoriali.
DECORAZIONI ED ONORIFICENZE
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 05/05/1996 al 14/12/1999
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L'Ammiraglio Ispetore Capo (CP) Comandante Generale Mario De Palo è nato a Brindisi il 5 maggio 1931, Mario De Palo entra in Accademia come allievo del Corpo di Stato Maggiore nel 1950. Compie diversi imbarchi su unità della Marina Militare fino al 1964. Transitato nel Corpo delle Capitanerie di porto, assume il comando del Circondario Marittimo di Grado e successivamente presta servizio presso la Capitaneria di Ancona. Comandante in II del Compartimento Marittimo di Torre del Greco dal 1969 al 1971, viene trasferito alla Capitaneria di Genova. Trascorre nel capoluogo ligure cinque anni ricoprendo diversi incarichi. Comanda la Capitaneria di porto di Manfredonia dal 1976 al 1979. Con il grado di Capitano di Vascello è comandante in II della Direzione Marittima di Venezia. Dal 1982 al 1986 ricopre l’incarico di Direttore Marittimo delle Marche e Comandante del Porto di Ancona. Nell’autunno di quell’anno frequenta la 38^ sessione del C.A.S.D. (Centro Alti Studi Difesa). Nominato Contrammiraglio, comanda la Direzione Marittima di Venezia dal 1987 al 1995, anno in cui diviene Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Il 5 maggio 1996 viene posto in ausiliaria.
ONORIFICENZE
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 07/09/1995 al 04/05/1996
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L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Franco Marzio è nato a Roma il 1 Febbraio 1925 e laureatosi in giurisprudenza presso l’Università degli studi “La Sapienza”, Franco Marzio si arruola nel Corpo delle Capitanerie di porto nel 1949. Terminato il corso in Accademia, il Sottotenente Marzio imbarca sulla corazzata Caio Duilio per completare il tirocinio di formazione. Dal 1950 al 1954 presta servizio presso la Capitaneria di porto di Olbia; successivamente, dal 1960 al 1962, comanda il Circondario Marittimo di Ortona. Dal 1963 ritorna nella capitale, dove ricopre l’incarico di Addetto al Sottosegretario di Stato alla Marina Mercantile e, indossato il Grado di Tenente Colonnello, quello di Comandante in II della Capitaneria di porto di Roma. Dal 1968 al settembre 1971 è l’Ufficiale Superiore Addetto al Ministro e successivamente, per tre anni, comanda la Capitaneria di porto di Gaeta. Nel 1974 viene impiegato alla sezione Traffico Marittimo dello Stato Maggiore Marina. Nominato Capitano di Vascello, comanda prima la Direzione Marittima di Reggio Calabria, dall’ottobre 1974 al settembre 1976, poi la Direzione Marittima di Cagliari da quel settembre sino allo stesso mese del 1979. Rientrato al Ministero, viene nominato ufficiale addetto al Ministro della Marina Mercantile, incarico ricoperto sino all’agosto del 1983. La nomina a Contrammiraglio scandisce il suo nuovo impegno in periferia dirigendo la Direzione Marittima di Venezia e quella di Napoli fino al dicembre 1987, anno in cui ritorna all’Ispettorato Generale come Capo Reparto del Personale. Ricopre l’incarico di Ispettore del Corpo delle Capitanerie di porto dall’agosto 1989 all’aprile 1990.
ONORIFICENZE
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 27/08/1989 al 03/04/1990
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L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Giuseppe Francese è nato a Taranto l’11 novembre 1932, entra in Accademia giovanissimo, appena conseguita la maturità scientifica, nel 1950. Dal 1950 al 1962 effettua numerosi imbarchi su Navi e sommergibili della Marina Militare. In quell’anno transita nel Corpo delle Capitanerie di porto. Comanda il Circondario Marittimo di Porto Santo Stefano dall’ottobre 1963 al 1965. Successivamente viene impiegato presso il gruppo insegnamento delle Capitanerie di porto in Accademia. Con il grado di Capitano di Corvetta ricopre la mansione di comandante in II del Compartimento di Viareggio sino al 1971. Da quell’anno viene trasferito in Liguria presso l’ente autonomo portuale di Savona. Qui rimane fino al 1975. Nominato Capitano di Fregata comanda la Capitaneria di porto di Trapani. Dopo un biennio in Liguria negli uffici del Compartimento di Genova, presta servizio come comandante in II della Direzione Marittima di Napoli. Frequenta la 36^ sessione del Centro Alti studi difesa e, appena indossato il grado di Contrammiraglio, assume il Comando della Direzione Marittima della Toscana e Comandante del Porto di Livorno dal 1985 al 1987, e dal 1987 al 1990, dirige la Direzione Marittima della Liguria. Promosso Ammiraglio Ispettore, viene trasferito a Roma per dirigere il Corpo delle Capitanerie di porto, assumendo il 4 aprile 1990 l’incarico di Ispettore Generale. Sotto la sua guida vengono potenziati gli organici del Corpo (Legge 255/91), viene acquisita l’autonomia amministrativa, costituito il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e stabilite solide regole per la gestione del Corpo. Muore a S. Giovanni alla Vena l’8 ottobre 1995, pochi giorni dopo aver lasciato il Comando del Corpo.,
ONORIFICENZE
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 04/04/1990 al 06/09/1995
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L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Francesco Cerenza è nato il 26 Agosto 1924 a Salerno, Francesco Cerenza entra nelle Capitanerie di porto a seguito di concorso nel 1948, dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Al termine del corso viene impiegato nel Servizio Direzione Marittima di Palermo sino al 1952. Dirige l’allora Ufficio locale marittimo di Mazara del Vallo, porto di importanza fondamentale per il settore della pesca italiana, dal 1952 al 1955. In quest’anno viene promosso Capitano di Porto e trasferito presso la Capitaneria di porto di Gaeta, dove ricopre dapprima l’incarico di Capo sezione Gente di Mare, Mobilitazione e Leva, ed infine di Ufficiale in II. Dal 1957 lavora nella sua città natale, Salerno, sino al 1964, come Comandante in II. Alla nomina a Maggiore corrisponde il trasferimento presso la Capitaneria di porto di Civitavecchia fino al 1966, e successivamente all’impiego come Ufficiale Superiore Addetto al Sottosegretario del Ministero della Marina Mercantile. Dal 1968 al 1970 è impiegato allo Stato Maggiore Difesa. Ritorna a Salerno al termine di quell’anno. Dirige la Capitaneria di porto campana sino al 1972, anno in cui promosso Tenente Colonnello, viene trasferito a Napoli. Nel capoluogo rimane per cinque anni, dal 1972 al 1977, come Comandante in II. Dal 1977 al 1983 dirige le Direzioni Marittimi di Toscana, del Veneto e della Liguria per rientrare all’Ispettorato Generale alla fine di quell’anno, come Capo del I Reparto Personale. Dal 1 Gennaio 1987 al 26 agosto 1989 guida il Corpo delle Capitanerie di porto con il grado di Ammiraglio Ispettore. Muore a Roma il 26 ottobre 2006.
È stato insignito delle seguenti decorazione/onorificenze:
Comandante Generale delle Capitaneri di Porto dal 01/01/1987 al 26/08/1989
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L'Ammiraglio Ispetore Capo (CP) Luigi Romani è nato a Lerici (SP) il 26 febbraio 1922. Ha conseguito la maturità classica a La Spezia nel 1941 e nello stesso anno è entrato nell’Accademia Navale come allievo di Stato Maggiore (Corso “Le Raffiche”, 1941-44).
Quale ufficiale subalterno è imbarcato sull’incrociatore Duca degli Abruzzi per quasi due anni; un altro anno lo trascorre sul Dragamine 212 per dragaggio effettivo nelle acque di Livorno. Sulle navi scuola, Colombo (dove già aveva effettuato la campagna navale come allievo) e Vespucci, è insegnante ai corsi Nocchieri ed Infermieri.
Dopo il Corso Superiore e due anni trascorsi a Maridepo Taranto, è imbarcato da tenente di vascello quale ufficiale al dettaglio e di rotta su navi Carabiniere e Grecale. E’trasferito nel Corpo delle Capitanerie di Porto, nel 1953.
Col grado di Capitano di Porto e la stessa anzianità che aveva da tenente di vascello, presta servizio a compamare La Spezia.
Effettua il primo comando a Circomare Riposto (CT) e successivamente frequenta a Livorno l’Istituto di Guerra Marittima. Al termine del Corso è destinato all’Ispettorato Generale delle Capitanerie dove rimane, con gradi diversi, fino al termine della carriera, conclusasi con l’incarico di Ispettore Generale (oggi Comandante Generale) per oltre quattro anni. Nel frattempo aveva comandato i porti di Viareggio, La Spezia e Genova.
Durante la sua carriera imbarca dodici volte quale Commissario governativo su navi in servizio di emigrazione e su nave da carico quale istruttore di giovani laureati appena nominati ufficiali. Fra i tanti incarichi avuti all’Ispettorato in sezioni e reparti diversi, è stato ufficiale superiore addetto al Sottosegretario di Stato della Marina Mercantile On. Amm. Luigi Durand de La Penne (1972/1973).
Al vertice del Corpo, nel 1985, vent’anni dopo la ricorrenza centenaria, fa allestire a Civitavecchia una mostra per ricordare l’istituzione del Corpo delle Capitanerie.
E’ stato il primo Capo di Corpo ad aver visitato tutte le Capitanerie e gli Uffici circondariali, nonché gli Uffici locali di Lampedusa e Pantelleria. Prima di lasciare il servizio invia tre ufficiali a frequentare il corso di pilotaggio negli U.S.A., mentre si stava realizzando la componente aerea. Congedato per sopraggiunti limiti d’età (1987), ha potuto dedicarsi con passione a studi storici e musicali, per i quali aveva sempre nutrito particolare inclinazione.
Ha continuato a collaborare con varie riviste e continua a tenere conferenze su argomenti storici e musicali.
E’ stato per oltre due anni presidente della Società dei Concerti de La Spezia e dal 1992 è presidente dell’Accademia di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano con sede a Pisa.
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 29/08/1982 al 31/12/1986
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L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Ugo Balducci Riccitelli è nato in Puglia, a Trani, il 28 Agosto 1917, Ugo Balducci Riccitelli dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1939, entra nel Corpo delle Capitanerie di porto nell’aprile del 1940, tramite concorso. Al termine del corso presso la Regia Accademia Navale, viene trasferito alla Capitaneria di porto di Palermo, per effettuare il tirocinio pratico. Appena nominato Tenente lascia l’Italia, dopo alcuni mesi trascorsi nella Capitaneria di Civitavecchia, per recarsi a Tripoli. Durante il viaggio a bordo del Cacciatorpedieniere Libeccio il 9 Novembre 1941 naufraga in mare aperto, a causa dello scontro a fuoco che coinvolge l’Unità con una squadra navale inglese. Il Tenente Balducci trascorre due anni della sue carriera in Africa: prima a Tripoli, come sottordine alla Sezione Tecnica e Armamento e Spedizioni, e successivamente all’Ufficio Circondariale di Tobruk, come sottordine al Comandante. A seguito della sconfitta in Africa Settentrionale, rientra in Italia nell’Aprile del 1943, a capo della sezione Leva e Mobilitazione della Capitaneria di porto di Chioggia. Ritorna a Roma a fine 1944 e nel 1945, al termine della Seconda Guerra mondiale, presta servizio presso il Compartimento marittimo di Reggio Calabria come Capo sezione economato e cassa. Nominato Capitano di Porto, dirige l’Ufficio circondariale di Sanremo. Dal 1948 al 1957 è alla Direzione Marittima di Venezia assolvendo diversi incarichi: dal Commissario Governativo a Bordo di Unità Mercantili destinate al servizio emigrazione, a quello di giudice del Tribunale Militare di Udine, dal Capo sezione Mobilitazione e Leva ad addetto al Direttore Marittimo. Durante l’alluvione del Polesine si segnala per l’attività svolta in aiuto delle popolazioni vittime del disastro ambientale. Nominato Maggiore di Porto si trasferisce a Roma dal 1957, con l’incarico di Capo Segreteria Generale e Ufficiale Addetto all’Ispettore Generale. Nel 1963 comanda per due anni il Compartimento marittimo di Castellamare di Stabia. Rientrato nella Capitale, il neopromosso Tenente Colonnello di Porto Balducci Riccitelli dirige il 1° Ufficio del Gabinetto del Ministro delle Difesa sino al 1970. Direttore Marittimo di Ancona durante il sisma del 1972, si prodiga attivamente nell’attività di soccorso alle popolazioni colpite dal tremendo terremoto, guadagnandosi la stima degli alti vertici dello Stato. Rientrato in quell’anno a Roma all’Ispettorato Generale è a capo prima del Secondo Reparto – Servizi d’Istituto e poi del 1° Reparto Personale. Viene chiamato a dirigere la Direzione Marittima della Liguria dall’agosto 1975 al luglio del 1977. E’ nominato Ammiraglio Ispettore del Corpo delle Capitanerie di porto dall’agosto 1977 al 28 agosto del 1982. Muore a Foggia il 20 aprile 2004.
È stato insignito delle seguenti decorazioni ed onorificenze:
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 10/09/1977 al 28/08/1982
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L'Ammiraglio Ispettore (CP) Alfredo Gifuni nacce il 9 settembre 1912 a Lucera in provincia di Foggia. Dopo essersi laureato in giurisprudenza nel 1935, si arruola come Ufficiale di Complemento nel Regio Esercito.
Nel 1937 vince il concorso per Sottotenenti di Porto e al termine del corso all’Accademia Navale viene trasferito alla Capitaneria di Portoferraio per completare l’iter formativo. Dopo tre anni ad Ancona, passa a Roma, presso il Ministero della Comunicazioni – Direzione Generale della Marina Mercantile alle dirette dipendenze di Giulio Ingianni. Trascorre un breve periodo a Bari tra il 1942 e il 1943 alla sezione Gente di Mare. Durante la liberazione di Napoli da parte alleata avvenuta a cavallo tra il settembre e l’ottobre 1943, il Capitano di Porto Gifuni è nella città partenopea. Svolge il periodo di Comando presso il Circondario marittimo di Molfetta dal 1946 al 1948.
Rientrato nella Capitale viene impiegato nella Direzione Generale del Naviglio presso il Ministero della Marina Mercantile. Durante i quasi tre anni alla Direzione Generale si prodiga attivamente per tutelare, sostenere e favorire l’industria navale italiana, uscita completamente distrutta dalla Seconda Guerra Mondiale. Tale notevole impegno è riconosciuto dal Ministro Tambroni che lo vuole a capo della sua Segreteria Particolare fino al 1959.
Il Maggiore Gifuni viene premiato con l’avanzamento per meriti eccezionali a Tenente Colonnello nel 1958, a motivo della tempestiva applicazione dei primi solleciti provvedimenti per il recupero e la rimessa in efficienza del naviglio sinistrato o rimasto sugli scali durante il conflitto, dall’altra per lo studio, la preparazione e l’applicazione della nuova legislazione. Nel 1959 è a capo della Segreteria particolare del Ministro Tambroni nel suo nuovo incarico al dicastero del Bilancio. Dal 1960 al 1961 comanda la Capitaneria di porto di Roma, mentre dal 1961 al 1965 è a capo dell’Ufficio Studi dell’Ispettorato delle Capitanerie di porto. Nominato Colonnello di Porto, è Ufficiale Addetto al Ministro della Marina Mercantile Jervolino.
Ritorna a capo della Capitaneria di Roma prima e della Direzione Marittima del Lazio poi, nel 1966 e dal 1967 al 1968 rispettivamente. Nominato Maggiore Generale di Porto nel 1969, Ufficiale Superiore Addetto del Ministro Natali nello stesso anno, dirige, poi la Direzione Generale della Navigazione e Traffico Marittimo sino al 1971. Da quell’anno comanda il 1°Reparto dell’Ispettorato Generale sino al 1974, anno in cui nominato Ammiraglio Ispettore assume la direzione del Corpo delle Capitanerie di porto. E’ collocato in ausiliaria nel settembre del 1977.
È stato insignito delle seguenti onorificenze/decorazioni
Muore a Roma il 25 maggio 1984.
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 02/04/1974 al 09/09/1977
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L'Ammiraglio Ispettore (CP) Demetrio Rando è nato a Messina il 17 giugno 1911, appena conseguita la laurea in giurisprudenza si arruola dapprima nel Regio Esercito come Ufficiale di Complemento e successivamente nel Corpo delle Capitanerie di porto nel 1935, come vincitore di concorso. Compie la sua prima esperienza lavorativa presso la Capitaneria di Catania, per poi essere trasferito a Messina nel 1938. Nominato Capitano di porto nel 1939 affronta il comando dell’Ufficio circondariale di Tobruk, per poi essere impiegato nella vicina Tripoli. Dal 1941, rientrato in Italia, assume la direzione della sezione Armamento e Spedizioni della Capitaneria di porto di Bari per poco tempo, rientrando in Sicilia, a Catania nel 1943. Dalla fine del 1943 al 1946 è il Reggente della Capitaneria di Messina, dove rimane sino al 1951, alternando all’incarico di Capo Sezione Armamento e Spedizioni quello di Commissario Governativo su navi adibite al trasporto di emigranti, mantenendo inoltre l’incarico di Giudice del Tribunale Militare di Catania. Promosso Maggiore nel 1952, trasferito a Catania, assume la direzione dell’Ufficio Lavori Portuali. Dal 1954 è impiegato nella Capitaneria di porto di Reggio Calabria, ricoprendo prima l’incarico di Comandante in II e poi quello di Direttore Marittimo. Nominato Colonnello dirige la Direzione Marittima di Palermo e successivamente quella di Genova dal 1970 al gennaio 1973. Da sempre impegnato in prima linea, Demetrio Rando è protagonista di un soccorso ad una nave in bacino nel capoluogo siciliano, meritandosi la Medaglia di Bronzo al Valor di Marina. Appena nominato Ammiraglio Ispettore, il 29 gennaio 1973 assume la guida del Corpo delle Capitanerie di porto, incarico mantenuto sino al marzo 1974.
È stato insignito delle seguenti decorazioni onorificenze:
Muore a Messina nell’agosto del 1997.
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 29/01/1973 al 01/04/1974
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Il Tenente Generale di Porto Francesco Garfi nasce a Firenze il 29 Gennaio 1908. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Economiche e Commerciali a Firenze, presta servizio prima nel Regio Esercito nell’arma di Artiglieria, poi tramite concorso come Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di porto. Da Sottotenente viene impiegato presso le Capitanerie di Genova e Viareggio. Promosso Capitano guida l’Ufficio circondariale marittimo di Ortona, per esser poi trasferito, come Addetto al Traffico Marittimo, nella Commissione Italiana di Armistizio con la Francia, nelle sedi di Orano e Algeri. Sarà proprio nella capitale algerina che è fatto prigioniero dagli alleati il giorno del loro sbarco in terra africana (8 novembre 1942). Imprigionato dagli alleati fino al termine della guerra, dal 1 Agosto 1945, promosso Maggiore di Porto, dirige l’Ufficio Mobilitazione e Leva della Capitaneria di Livorno, dove rimane sino al 1954 ricoprendo svariati incarichi. Dal 1954 sino al 1958, viene impiegato come insegnante ai corsi per le Capitanerie di porto presso l’Accademia Navale, per poi ricoprire, con il grado di Colonnello, prima l’incarico di Comandante in II e poi quello di Direttore Marittimo della Toscana sino al 1965, mantenendo, tra le altre incombenze, anche quella di giudice del Tribunale Militare di Firenze. Il Maggiore Generale Carfì, dopo una piccola parentesi all’Ispettorato Generale, torna in periferia al comando della Direzione Marittima della Liguria dal 1966 al 1970. Dirige il Corpo delle Capitanerie di porto con il grado di Tenente Generale di Porto Ispettore dall’ottobre 1970. Cessa dall’incarico il 28 Gennaio 1973, collocato in ausiliaria per limiti di età subito dopo.
È stato insignito delle seguenti decorazioni/onorificenze:
Scompare a Livorno il 7 Aprile 1997.
Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 28/10/1970 al 28/01/1973
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