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Il Comandante Generale

L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Nicola CARLONE è nato a Minervino Murge (BT) il 23/09/1960. Ha trascorso l'adolescenza a Losanna (Svizzera), dove ha frequentato le scuole medie e superiori diplomandosi presso il Liceo scientifico "Vilfredo Pareto".

  • Nel 1978 è stato ammesso all'Accademia Navale di Livorno, dove ha frequentato il corso normale di stato maggiore della Marina Militare. E' stato imbarcato otto anni a bordo di unità M.M., come responsabile dei sistemi di armi e missili, partecipando ad operazioni navali in Mediterraneo orientale (Libano), Golfo Persico ed Oceano Indiano (tutela della libertà di navigazione a seguito del conflitto Iran-Iraq) e Mediterraneo centrale (vigilanza pesca ed antinquinamento). Ha frequentato il corso di specializzazione in artiglieria navale, conseguendo l'abilitazione ai servizi del tiro, e il corso di specializzazione per Ufficiali M.M.
  • Nel 1990 è transitato nel Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.
  • Nel 1990/91 è stato Capo dell'Ufficio Circondariale marittimo e Comandante del porto di Riposto (CT).
  • Nel 1991/96 ha prestato servizio presso la Direzione Marittima di Pescara (capo sezioni tecnica - operativa - sicurezza della navigazione - pesca e contenzioso - proprietà navale), partecipando all'operazione NATO "Sharp Guard" per l'attività di embargo navale ONU alla ex Jugoslavia. Nel 1996/99 ha prestato servizio presso la Direzione Marittima di Bari (coordinatore regionale Port State Control - comandante operativo di zona marittima e capo sezione operativa del 6° Maritime Rescue Sub Centre), responsabile del coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso in mare connesse ai flussi migratori da Albania e Kosovo.
  • Nel 1999/2001 è stato Capo del Compartimento marittimo e Comandante del porto di San Benedetto del Tronto (AP).
  • Dal 2001 è stato destinato a Roma presso il Comando Generale del Corpo dove ha ricoperto, nel 2001/05, l'incarico di Capo 1° Ufficio ("Piani") del 3° Reparto ("Piani e operazioni"), partecipando regolarmente quale delegato nazionale a comitati tecnici dell'International Maritime Organization (Londra) e, nel 2005/07, l'incarico di Capo 3° Ufficio ("Affari internazionali e politiche di sviluppo") del 7° Reparto ("Ricerca e sviluppo"), dove ha gestito le relazioni del Corpo con istituzioni internazionali ed UE e servizi di Guardia Costiera di paesi esteri.
  • Nel 2008/11 è stato International Policy Advisor del Comandante Generale, ha pianificato e coordinato i lavori della 1^ edizione del Mediterranean Coast Guard Functions Forum (Genova 2009) e, come Project Leader, ha diretto la partecipazione del Corpo a tre progetti UE di gemellaggio ("Twinning"), per attività di formazione e capacity building in favore della Croazia, e due progetti UE di assistenza ("Taiex"), per attività di formazione in favore della Turchia. Nel 2010 ha ricoperto altresì l'incarico di Assistente del Comandante Generale.
  • Nel 2011/15, promosso Contrammiraglio (CP), è stato Capo del 6° Reparto ("Sicurezza della navigazione") del Comando Generale, responsabile del coordinamento nazionale Port State Control, e come Project Leader ha diretto la partecipazione del Corpo a due progetti UE di gemellaggio ("Twinning") per attività di formazione in favore della Turchia ed un progetto UE/IMO per attività di capacity building per il rafforzamento della sicurezza marittima in Mar Rosso, Golfo di Aden e Oceano Indiano. Nel 2013/14 è stato altresì Chairman del European Coast Guard Functions Forum.
  • Nel 2015/18 è stato Capo del 3° Reparto ("Piani e Operazioni") del Comando Generale, alle cui dipendenze opera l'Italian Maritime Rescue Coordination Centre - IMRCC, responsabile del coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso in mare nell'area SAR di responsabilità italiana (comprese le attività correlate ai flussi migratori nel Mediterraneo centrale).
  • Nel 2018/21 è stato Direttore Marittimo della Liguria, Capo del Compartimento marittimo e Comandante del porto di Genova, responsabile del coordinamento di personale e mezzi della Guardia Costiera nell'intera regione.

Con Decreto del Presidente della Repubblica in corso di emanazione, vista la delibera del Consiglio dei Ministri del 15/07/2021, è stato nominato, a decorrere dal 25/07/2021, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, con il contestuale conferimento del grado di Ammiraglio Ispettore Capo (CP).

Ha conseguito la laurea in Scienze marittime e navali presso l'Università degli studi di Pisa e la laurea in Scienze internazionali e diplomatiche presso l'Università degli studi di Trieste, e due Master universitari di II livello in e-Health (presso l'Università degli studi di Camerino) e in Intelligence e Security (presso la Link Campus University of Malta).

Ha frequentato, tra l'altro, i seguenti corsi: 1st Port State Control Officer certification course (1996, Centro di formazione specialistica del Corpo "A. De Rubertis" di Genova); Helicopter underwater escape specialization course (basic and advanced) - Firefighting training specialization - Survival and rescue training specialization course (1996, Centro Formazione ENI); Information technology specialization course (1996, Comando Generale del Corpo); Police specialization course (1999, Comando Carabinieri di Bari).

Ha conseguito l'abilitazione ad Ispettore Port State Control (1996) e il brevetto di specializzazione M.M. in diritto internazionale marittimo (2011).

Nel corso della carriera ha svolto attività di docenza presso le seguenti istituzioni: Scuola Sottufficiali M.M. di Taranto (artiglieria navale); Università degli studi di Perugia (investigations and security sciences); Link Campus University of Malta (intelligence e security); Centro di formazione specialistica del Corpo "A. De Rubertis" di Genova (sicurezza della navigazione e port/ship security); Università Campus Bio-Medico di Roma (homeland security).

  • Dal 2011 è rappresentante nazionale nel consiglio di amministrazione della European Maritime Safety Agency (EMSA), di cui dal 2017 ricopre la carica di Deputy Chairman (rinnovata per un secondo triennio nel 2020).

E' insignito di numerose onorificenze, tra cui: Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; Medaglia Mauriziana per anzianità di servizio militare; Medaglia commemorativa per le operazioni NATO in ex Jugoslavia; Croce commemorativa per la missione militare di pace della Forza Multinazionale in Libano; Medaglia commemorativa per la protezione del naviglio mercantile nazionale e salvaguardia della libertà di navigazione in Golfo Persico.

E' sposato con la sig.ra Nunzia ed ha due figli. Parla correntemente le lingue inglese e francese ed ha una conoscenza di base della lingua tedesca.

 

L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Nicola CARLONE

 

Albo Storico

Il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera è l'Organo posto al vertice del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera [1] della Repubblica Italiana [2]. 

Il Comando generale è retto da un "Ammiraglio Ispettore Capo [3]" e ha la sua sede in viale dell'Arte a Roma [4] nel quartiere dell'EUR [5] presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti [6], ed è coadiuvato dalla figura dell'Ammiraglio Ispettore [7], che ricopre la carica di Vice Comandante Generale del Corpo.

Funzioni del Comandante Generale del Corpo:

  • è responsabile del coordinamento e del controllo di tutte le attività svolte dalle Capitanerie di Porto
  • è responsabile del coordinamento generale delle attività di ricerca e soccorso
  • cura i rapporti istituzionali rappresentandolo ufficialmente
  • è custode della Bandiera di guerra e delle tradizioni dell'Istituzione.

Il Comandante Generale del Corpo viene nominato con decreto del Presidente della Repubblica [8]. In seguito ad una della norme del decreto 11 novembre 1938 [9] al vertice del Corpo della Capitanerie di porto veniva posto un Ammiraglio di squadra [10] appartenente al Corpo di stato maggiore [11] della Regia Marina [12], tale situazione perdurò fino al gennaio 1946 quando al vertice del Corpo tornò un Ammiraglio Ispettore proveniente dal Corpo delle Capitanerie.

L'attuale Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto è l'Ammiraglio Ispettore (CP) Nicola Nicola CARLONE (25/07/2021  al .... oggi). 

 

 

Il «Corpo delle Capitanerie di porto», storicamente è l’erede delle antiche magistrature del mare, alle quali erano state affidate molteplici attività, dalla regolamentazione delle attività marittime, l'amministrazione e la cura dei porti a funzioni meno mercantili quali gli arruolamenti militari marittimi. E' stato istituito nella sede di palazzo Pitti, nell'allora capitale del Regno d'Italia, Firenze, con la firma del Regio Decreto n. 2438 del 20 luglio 1865 da parte di Vittorio Emanuele II.

 

 

 

...dal 2021 al 2004

 

Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Giovanni PETTORINO

L'Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni PETTORINO è nato a Roma il 24 luglio 1956. Sposato con due figli, si è laureato in Scienze Politiche presso l'università "La Sapienza" di Roma.

Dopo aver prestato servizio nel gruppo sportivo militare delle "Fiamme Gialle" per oltre quattro anni, ha frequentato il corso a nomina diretta presso l'Accademia Navale di Livorno nel 1981.

Successivamente ha prestato servizio presso le Capitanerie di Porto di Napoli e Viareggio ed ha effettuato imbarchi di addestramento a bordo della fregata Alpino e del dragamine Larice.

Ha frequentato il 13° corso di abilitazione al Comando di motovedette d'altura nel 1986, il 14° corso Normale di Stato Maggiore presso l'Istituto di Guerra Marittima di Livorno nel 1994/1995 ed il 1° corso dell'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze nel 1998/1999.

Nel 1982 è transitato nel Corpo delle Capitanerie di porto, ricoprendo, tra gli altri, incarichi di comando presso i seguenti uffici:

  • Ufficio Circondariale Marittimo di La Maddalena, dal 1986 al 1987; 
  • Nel 1988 ha conseguito la specializzazione in "Diritto internazionale marittimo" presso la IIª Università degli Studi di Roma.
  • Nel 1989/1990 è stato Capo dell'ufficio circondariale marittimo e Comandante del porto di Sanremo, successivamente è stato  trasferito a Roma presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
  • Nel 1991/1992 ha partecipato, con il 22° Gruppo Navale, alla prima missione in Albania.
  • Dal luglio 1995 all'agosto 1999 è stato Comandante in IIa della Capitaneria di Porto di Pescara.
  • Nel 1999/2001 è stato Capo del Compartimento marittimo e Comandante del porto di Gioia Tauro. Dal febbraio 2000 al febbraio 2001 ha, inoltre svolto la funzione di Commissario aggiunto dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro.
  • Dal 10 febbraio 2001 al 18 ottobre 2004 è stato destinato presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto dove ha rivestito gli incarichi di Capo Ufficio Servizi d'Istituto e di Ufficiale superiore addetto ai rapporti con il Parlamento.
  • Dall'ottobre 2004 all'ottobre 2005 è stato designato, presso l'ufficio di Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti quale Ufficiale Superiore addetto al Ministro.
  • Nel 2005/2007 è stato Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del porto di La Spezia.
  • Dal 2007 al 2010 ha rivestito l'incarico di Assistente del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e dal settembre 2008 al settembre 2009 anche quello di Capo Ufficio Relazioni Esterne.
  • Dal 18 settembre 2010 al 28 ottobre 2013 ha ricoperto l'incarico di Direttore Marittimo delle Marche, di Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del porto di Ancona. Nello stesso periodo ha assunto anche la Presidenza del Circolo Ufficiali della Marina Militare di Ancona.
  • Dal 29 ottobre 2013 al 2 ottobre 2015 è stato nuovamente destinato presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto con l'incarico di Capo del 3° Reparto Piani e Operazioni alle cui dipendenze opera il Centro Nazionale di Coordinamento di Soccorso Marittimo (IMRCC).
  • Dal 3 ottobre 2015 ha assunto l'incarico di Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del porto di Genova. Dal 23 novembre 2015 fino al 1 dicembre 2016 ha assunto altresì l'incarico di Commissario Straordinario dell'Autorità Portuale di Genova.
  • Con Decreto del Presidente della Repubblica in data 8 gennaio 2018, vista la delibera del consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2017, è stato nominato, a decorrere dal 10 febbraio 2018 al 24 luglio 2021, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto con contestuale conferimento del grado di Ammiraglio Ispettore Capo.
  • E' insignito dell'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, della medaglia Mauriziana, della Croce d'oro per anzianità di servizio militare, Croce Commemorativa per attività di soccorso internazionale in Albania svolta dalle Forze Armate Italiane e di Croce di Cavaliere con Spade dell'Ordine al Merito Melitense.- E' insignito, inoltre, dell' onorificenza  di Cavaliere di merito con placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

 

 

Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Vincenzo MELONE

L’ Ammiraglio Ispettore (CP) Comandante Generale Vincenzo MELONE è nato a Roma (RM) il 9 febbraio 1953. Dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica ha frequentato i corsi normali di S. M. dell’Accademia Navale di Livorno dal 1972 al 1976, laureandosi in scienze marittime e navali. Quale ufficiale di Stato Maggiore della Marina Militare è stato imbarcato su diverse unità della Squadra Navale tra cui Nave Etna, Nave Doria, Nave Impavido, Nave S. Giorgio, Nave Centauro e Nave Canopo, conseguendo l’abilitazione as/sioc e il comando di guardia in plancia.

Nel 1982 è transitato nel Corpo delle Capitanerie di porto, ricoprendo, tra gli altri, incarichi di comando presso i seguenti uffici:

  • Ufficio Circondariale Marittimo di La Maddalena, dal 1986 al 1987; 
  • Capitaneria di porto di Viareggio, dal 1995 al 1998; 
  • Capitaneria di porto di Pescara, dal 2002 al 2004; 

Ne​l 1987 ha conseguito la specializzazione “ordinamento servizio sicurezza della navigazione e difesa "NBC”. 

​Nel periodo dal 1989 al 1991 l’Ammiraglio ha ricoperto l’incarico di Ufficiale Superiore addetto al Ministro della Marina Mercantile, dal 1992 al 1995 è stato Assistente del Comandante Generale e dal 1999 al 2002 ha curato i rapporti con il Parlamento per i provvedimenti di interesse del Corpo delle Capitanerie di porto. 

E’ stato insignito delle seguenti decorazioni e onorificenze: 

  • Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; 
  • Croce d’oro per anzianità di servizio militare; 
  • Diploma di Benemerenza con Medaglia per le operazioni di soccorso pubbliche calamità; 
  • Croce di Ufficiale con spade dell’Ordine al merito melitense dello SMOM​; 
  • Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare; 
  • Commendatore di merito con placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. 

​Il 31 maggio 2005 ha assunto l’incarico di Capo del III Reparto Piani e Operazioni del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera ed in tale incarico è stato responsabile nazionale dell’impiego operativo della componente aeronavale e subacquea del Corpo, della predisposizione dei documenti di pianificazione e soprattutto delle emergenze in mare sia per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana che della tutela dell’ambiente marino. 

Il 15 novembre 2010 ha assunto l’incarico di Capo del I Reparto Personale del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. 

  • Il 6 gennaio 2013 ha assunto l’incarico di Vice Comandante Generale. 
  • Il 16 maggio 2013 ha assunto l’incarico di Direttore Marittimo della Liguria – Comandante del porto di Genova. 
  • Dal 2 novembre 2015 al 09 febbraio 2018 ha assunto l’incarico di Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. ​

 

Il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto

da www.guardiacostiera.it/

 

Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Felicio ANGRISANO

L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Felicio Angrisano è nato a Torre Annunziata (NA) il 1° novembre 1950. Ha conseguito, con il massimo dei voti, la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli ''Federico II'' e dopo un anno di tirocinio legale presso il foro di Milano, è entrato nel Corpo delle Capitanerie di porto nell’ottobre del 1975, quale Ufficiale a Nomina Diretta, con il grado di Sottotenente di Vascello (CP) del ruolo normale.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 17 maggio 2013, ha deliberato la promozione al grado di Ammiraglio Ispettore Capo, perfezionata con Decreto del Presidente della Repubblica del 21 maggio 2013 e decorrenza amministrativa 2 giugno 2013.
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 27 maggio 2013, all’Ammiraglio Angrisano è stato conferito l’incarico di Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera a decorrere dal 2 giugno 2013.

Tra i numerosi incarichi assunti nel corso della sua carriera figurano:

  • Capo delle Sezioni Demanio e Inquinamento marino presso la Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia (1976-1985);
  • Capo del Circondario Marittimo Termoli (1985-1987) nel grado di Tenente di Vascello;
  • Capo delle Sezioni Tecnica ed Operativa, presso la Capitaneria di porto di Brindisi (1987-1996), nei gradi di Capitano di Corvetta e Capitano di Fregata;
  • Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Termoli (1996-1999), nel grado di Capitano di Fregata;
  • Capo area Amministrativa e Polizia giudiziaria presso la Capitaneria di porto di Napoli (1998-2001), nei gradi di Capitano di Fregata e Capitano di Vascello;
  • Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del porto di Savona (2001-2004), nel grado di Capitano di Vascello;
  • Capo del Reparto 2°- Affari giuridici e Servizi d’istituto - presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto (2004-2010), nel grado di Contrammiraglio;
  • Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del porto di Genova (2010-2013), nel grado di Ammiraglio Ispettore. In tale veste ha ricoperto anche la carica di Vice Presidente del Comitato Portuale dell’Autorità Portuale di Genova;
  • Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Bari su nomina del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano ha portato a termine anche varie iniziative nel campo del sociale:

  • ha dato attuazione alla collaborazione tra il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto ed il Dipartimento della giustizia minorile, con l’avvio del progetto denominato ''Marinando'', di recupero e inserimento nella vita lavorativa marittima di giovani in situazioni di disagio sociale;
  • ha contribuito a rendere operativo un protocollo d’intesa con il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) per l’imbarco su motovedette del Corpo di personale medico e paramedico per assistenza ai migranti.

Autore di diverse pubblicazioni sui servizi d’istituto del Corpo, membro permanente del CISM (Comitato Interministeriale Sicurezza Marittima) e del COCIST (Comitato di Coordinamento Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti e delle Infrastrutture), è docente di:

  • diritto della navigazione presso la facoltà di Economia e commercio dell’università del Molise;
  • sinistri marittimi presso l’Accademia navale di Livorno;
  • materie professionali presso i centri studi di Napoli e di Livorno nei corsi precomando per ufficiali del Corpo.

È stato insignito delle seguenti decorazioni ed onorificenze:

  • Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana;
  • Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare;
  • Medaglia di bronzo per lungo comando;
  • Croce d’oro per anzianità di servizio militare;
  • Medaglia NATO per operazione ''Sharp guard'';
  • Medaglia di benemerenza per i paesi colpiti dal sisma del 1980;
  • Croce d’oro per benemerenza della Croce Rossa Italiana;
  • Croce commemorativa mantenimento di pace;
  • Commendatore dell’Ordine equestre di Sant’Agata - Repubblica di San Marino;
  • Cavaliere dell’ordine equestre di San Silvestro Papa;
  • Ufficiale con spade dell’Ordine al Merito Melitense;
  • Commendatore di Merito con placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio di Napoli;
  • Croce di Grand'Ufficiale con spade al Merito Melitense del Sovrano Ordine di Malta.

È stato, inoltre, insignito del Premio alla carriera ''Ad Haustum Doctrinarum''.
È coniugato con la Sig.ra Anna Maria Saracino ed ha due figli, Alfredo e Alessandro.

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 02.06.2013 al 01.11.2015 

da www.guardiacostiera.it/

 

Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Pierluigi CACIOPPO

L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Pierluigi CACIOPPO è nato a Roma il 1° giugno 1948, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, è entrato in Accademia Navale nel 1974/75 con il grado di Sottotenente di Vascello della Marina Militare (Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera). Terminato il ciclo di studi è stato destinato presso la Capitaneria di Porto di Gaeta.

Ha successivamente assolto una serie di prestigiosi incarichi, tra cui:

  • Capo dell'Ufficio Circondariale Marittimo e Comandante del Porto di Ortona (dal 18.08.1983 al 04.09.1985);
  • Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Gaeta (14.09.1992 - 26.08.1994);
  • Capo dell'Ufficio Programmazione e Bilancio e dell'Ufficio Controllo Gestione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera (01.06.1997 - 02.10.2002);
  • Direttore Marittimo e Comandante del Porto di Napoli (dal 21.10.2003 al 11.02.2007).

Promosso Ammiraglio Ispettore (CP) il 1° gennaio 2008, dal 12.02.2007 è in servizio a Roma presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, dove ha ricoperto l’incarico di Capo del 7° Reparto Ricerca e Sviluppo fino al 14 ottobre 2008 e successivamente Capo del 5° Reparto Amministrazione e Contabilità fino al 7 ottobre 2010.

Ha ricoperto l’incarico di Vice Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto dall'8 ottobre 2010 al 24 febbraio 2012.

Ha frequentato, tra l'altro, il 20° corso superiore di stato maggiore presso l'Istituto di Guerra Marittima di Livorno, e la 54^ sessione ordinaria dell’Istituto Alti Studi della Difesa (CASD) di Roma.

E' inoltre insignito delle seguenti onorificenze e decorazioni:

  • Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
  • Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare
  • Medaglia Militare di Bronzo al merito di lungo comando
  • Croce d’Oro con stelletta per anzianità di servizio militare (40 anni)
  • Pubblica Benemerenza di 3° classe 1^ Fascia della Protezione Civile
  • Grand'Ufficiale con spade dell’ordine equestre al Merito Militense
  • Commendatore con Placca dell'Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme
  • Cavaliere di Gran Croce di merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
  • Nastrino di merito Stato Maggiore Marina (oltre 10 anni)

E' stato Responsabile Unico del Procedimento per l’attuazione del “Grande Progetto Nazionale VTS” cofinanziato con fondi P.O.N. Trasporti 2000/06.

E’ stato Responsabile d’Azione per diversi progetti cofinanziati dal P.O.N. Sicurezza 2007/15 e dal Fondo Europeo per le Frontiere Esterne.

E’ attualmente rappresentante Italiano presso il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) e rappresentate italiano presso l’High Level Steering Group on SafeSeaNet presso la D.G. MOVE - Unità G.1 della Commissione Europea di Bruxelles.

Nel corso della carriera ha diretto o coordinato molteplici operazioni di ricerca e soccorso in mare, salvando numerose persone disperse o naufragate a seguito di incidenti.

E' stato Commissario Straordinario per la bonifica dell'Area Marina Protetta di Baia.

E' autore di numerosi studi e pubblicazioni sul controllo di gestione del Corpo delle Capitanerie di p​orto - Guardia Costiera.

Ha ricevuto il premio Cosimo FANZAGO 2006 di Napoli con la seguente motivazione: "Per il suo impegno nel rilancio e nella valorizzazione della risorsa mare e delle coste per aver stabilito un proficuo rapporto con la città ed i beni culturali".

L'Ammiraglio CACIOPPO abita a Roma. E' coniugato con la signora Maria Stella BARTOLI ed ha due figli.​

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 25.02.2012 al 01.06.2013

da www.guardiacostiera.it/   

 

Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Marco LOLLI

L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Marco LOLLI è n​ato a Montefiascone (VT) il 7 ottobre 1945, laureato in Giurisprudenza nel 1969 presso l'Università degli Studi di Genova, con discussione di una tesi in Diritto della Navigazione, è entrato nel Corpo delle Capitanerie di porto nel 1970 frequentando, presso l'Accademia Navale di Livorno, il corso di Istruzione per ufficiali a nomina diretta.

Nel corso della carriera ha ricoperto praticamente la totalità degli incarichi dell'Amministrazione marittima, sia di natura amministrativa sia tecnico/operativa, prestando servizio presso importanti Capitanerie di porto e presso il Comando Generale.

Ha frequentato numerosi corsi di formazione in materia di sicurezza, difesa e soccorso aereo ed ha conseguito:​​

  • ​​​l'a​bilitazione al Comando di Unità Navali del Corpo;
  • il Brevetto di Pilota di aeroplani;
  • l'abilitazione ad incarichi di Stato Maggiore dopo la frequenza del corso superiore di Stato Maggiore presso l'Accademia Navale di Livorno;
  • la specializzazione ordinaria in trasporti marittimi presso l'Università La Sapienza di Roma;
  • la specializzazione superiore in Tecnica dei trasporti marittimi (Ttm);

Tra le iniziative poste in essere ha:

  • ​istituito, ex novo, la componente aerea del Corpo delle Capitanerie di porto (sia ad ala fissa sia ad ala rotante) risolvendone i connessi aspetti normativi, contrattuali, organizzativi, ordinativi e tecnico-operativi;
  • partecipato, fin dal 1985, in sede di Commissione UE a Bruxelles, al progetto di direttiva comunitaria COST 301 afferente i sistemi di controllo del traffico marittimo (VTS);​
  • riorganizzato totalmente e ristrutturato la Centrale Operativa dell'allora Ispettorato Generale delle Capitanerie di porto;
  • diretto la suddetta Centrale Operativa in importanti operazioni di soccorso alla bandiera nazionale (fra cui spicca, fra tutte, l'operazione di soccorso di 750 persone tra passeggeri ed equipaggio della M/N Achille Lauro affondata al largo del Corno d'Africa);
  • operato, fin dal 1991, nel responsabile e continuo confronto con il fenomeno dell'immigrazione clandestina;
  • redatto la normativa attuativa della Convenzione internazionale sulla salvaguardia della vita umana in mare (Amburgo '79) che ha portato all'emanazione del D.P.R. n. 662 del 28 settembre 1994;
  • presieduto la Commissione incaricata di redigere il piano nazionale per il soccorso in mare, oggi vigente ed emanato ai sensi del DPR 662/94;
  • redatto, in Commissione, il 1°, 2°, 3°, 4° e 5° "Piano Triennale per l'Informatizzazione dell' Amministrazione Marittima" nel cui ambito assume particolare rilievo lo sviluppo del sistema VTS Nazionale;
  • presieduto la Commissione di Collaudo della informatizzazione del pubblico registro navale;
  • presieduto la Commissione valutatrice per l'affidamento di un servizio per la definizione e redazione di un Piano Esecutivo di Sperimentazione Intersettoriale per il Telelavoro;
  • collaudato, come membro di Commissione, la "Realizzazione del Sistema Informativo Direzionale e della Rete Telematica del Ministero dei Trasporti e della Navigazione;
  • presieduto la Commissione di prequalifica delle industrie da immettere ad una gara per la progettazione esecutiva per il controllo del traffico marittimo lungo le coste nazionali;
  • formulato accordi internazionali concernenti soprattutto la sicurezza della navigazione e l'implementazione degli schemi di separazione e controllo del traffico marittimo in acque internazionali con, Slovenia, Croazia, Serbia/Montenegro, Albania, Grecia e Francia;
  • redatto tutti i requisiti operativi posti alla base della gare espletate dall'Amministrazione per l'acquisizione di unità navali da destinare ad un radicale rinnovamento della flotta (circa 100 unità);
  • rinnovato totalmente, ampliandola e configurandola come nuovo sistema integrato, l'intera rete di telecomunicazioni radio e satellitari del Corpo;
  • condotto l'attività preparatoria all'aggiudicazione contrattuale all'industria di consistenti commesse da parte della competente Direzione Generale per la realizzazione del sistema di controllo del traffico marittimo vigilando, in veste di Esecutore Contrattuale per conto dell'Amministrazione, sulla corretta esecuzione di tutte le attività relative al contratto divenuto esecutivo nell'anno 2000;
  • fornito un fondamentale contributo, in ambito di Protezione Civile, all'istituzione del segmento terrestre del sistema satellitare preposto alla ricezione di segnali d'allarme (Cospas/Sarsat) e istituito il relativo centro di gestione delle Capitanerie di porto sito in Bari con competenze territoriali fino al Corno d'Africa (13 Stati serviti).​

Durante l'ultimo incarico alla Direzione Marittima della Liguria ha perseguito gli obiettivi tesi allo snellimento dei procedimenti amministrativi legati all'arrivo e alla permanenza delle navi in porto in un'ottica di maggiore efficienza e sicurezza dei traffici marittimi e dei servizi anche attraverso l'implementazione dell'informatizzazione della gestione portuale (PMIS-port management information system) e del controllo del traffico marittimo (VTS-Vessel Traffic Services).

In ambito internazionale l'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Ferdinando Lolli è stato:

  • prescelto per compiere, in un delicato contesto operativo, la prima missione all'estero del Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera in Albania (1991);
  • inviato in Somalia nel 1993 con incarico di ricostruirne l'amministrazione portuale e di verificare la possibilità di intervenire sulle infrastrutture portuali di Mogadiscio e Mombasa;
  • prescelto, in ragione della sua esperienza e competenza in materia, durante la frequenza della 50^ sessione IASD, nel quadro degli scambi internazionali dell'Istituto, quale Presidente del gruppo di lavoro quadrilaterale (Italia, Francia, Spagna e Portogallo) sulle tematiche legate ai flussi migratori nell'ottica di esigenze di stabilità e sicurezza nell'area mediterranea;
  • nominato dall'allora Ministro dei Trasporti e Navigazione, con delega su tutti i settori del Ministero (marittimi-terrestri-aerei), nell'apposita commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio per far fronte alle possibili problematiche connesse con l'emergenza informatica Millenium Bug (anno 2000).

E' stato insignito delle seguenti onorificenze:

  • Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare;
  • Croce d'oro con stelletta per anzianità di servizio (40 anni);
  • Medaglia di bronzo al merito della Croce Rossa Italiana;
  • Medaglia al merito di lungo Comando;
  • Commendatore dell'ordine al merito della Repubblica Italiana;
  • Croce di Ufficiale con spade del Sovrano Militare Ordine di Malta;
  • Onorificenza di Commendatore dell'Ordine di S. Agata (San Marino);
  • Croce Commemorativa per la partecipazione alle operazioni in Albania;
  • Croce commemorativa per la partecipazione alle operazioni in Somalia;
  • Medaglia NATO per le operazioni di embargo alla ex Jugoslavia (SHARPE GUARD);
  • Croce commemorativa per la missione militare di pace relativa alla crisi ex Jugoslavia;
  • Distintivo tradizionale "Argentato" per il personale del Servizio Aereo del Corpo delle Capitanerie di porto;
  • Distintivo tradizionale per il personale imbarcato sulle unità navali delle Capitanerie di porto;
  • Distintivo di lungo servizio presso organi centrali dello Stato (10 anni);
  • Attestato di Pubblica Benemerenza del Dipartimento della protezione civile a testimonianza dell'opera e dell'impegno prestati nello svolgimento di attività connesse ad eventi di protezione civile.

All'Ammiraglio Ispettore Lolli sono stati a tutt'oggi tributati per specifici interventi connessi con gli incarichi ricoperti e per i risultati conseguiti, fra cui spiccano quelli correlati all'effettivo salvataggio di vite umane, 2 encomi solenni, 12 encomi semplici e ​10 elogi, nonché numerosissime attestazioni di vivo compiacimento e apprezzamento.

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 19.06.2010 al 07.10.2010 

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Marco BRUSCO

L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Marco Brusco è nato il 24 Febbraio 1947 a Civitavecchia, è entrato nel Corpo delle Capitanerie di Porto nell’Ottobre 1971, dopo essersi laureato a Roma in Giurisprudenza discutendo una tesi sui poteri del Comandante del Porto (tesi discussa con il Chiar.mo Prof. Antonio Lefebvre D’Ovidio).​

Dopo il corso in Accademia Navale, gli imbarchi sull’incrociatore Vittorio Veneto e su unità della marina mercantile ed una breve permanenza di servizio a Genova, è stato destinato nell’anno 1973 a Cagliari.

Nel capoluogo sardo, fra gli innumerevoli incarichi, in particolare ha retto la Sezione Demanio Marittimo ed ha impostato il nascente Ufficio Ecologia presso quella Capitaneria di Porto.

L’Ufficiale, dopo aver svolto il periodo di Comando nel grado di Tenente di Vascello presso il Circondario Marittimo di Porto S.Stefano (Luglio 1980 – Settembre 1982), è stato destinato a Livorno per svolgere prevalentemente l’incarico di insegnante di materie giuridiche, ambientali ed economiche ai giovani Ufficiali delle Capitanerie di Porto e della Guardia di Finanza che seguono i vari corsi presso l’Accademia Navale. 

Dall’anno 1985, pur continuando a svolgere saltuarie conferenze in Accademia, è rientrato a tempo pieno in Capitaneria dove ha esplicato la propria attività quale Capo delle Sezioni Tecnica ed Ecologia.

Durante lo svolgimento di tali ultimi incarichi, è stato componente degli staff del "Commissario ad acta" per lo smaltimento dei rifiuti transfrontalieri sia della Motonave "Karin B" che della Motonave "Deep sea carrier" ed in qualità di Ufficiale all'Ecologia, ha collaborato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Chimica Analitica Strumentale presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa, sui problemi eco-ambientali della zona marittima di bocca d'Arno - tenuta S. Rossore. 

Dal 1990 al 1994 è stato Comandante della Capitaneria di porto di Viareggio. 

Dal 6 luglio 1994 al 30 Settembre 1995, con il grado di Capitano di Vascello, ha svolto l'incarico di Assistente del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto presso il Comando Generale. 

Il 1° Ottobre 1995 è stato nominato Comandante della Capitaneria di Porto di La Spezia e, conseguentemente alla legge 84/94 anche Commissario Aggiunto per l'organizzazione portuale di La Spezia, nelle more della nomina del Presidente dell'Autorità Portuale. 

Dal 1997 al 1999, ritornato al Comando Generale, ha svolto l'incarico di Capo del 2° Reparto - Affari Giuridici e Servizi d'Istituto. 

Dal 1999 al 2001 ha assunto l'incarico di Capo dell'Unità Organizzativa del Corpo delle Capitanerie di Porto per la protezione dell'Ambiente Marino e Costiero presso il Gabinetto del Ministro dell'Ambiente; durante questo periodo è stato nominato Presidente del Comitato Tecnico di vigilanza e consulenza sull'Accordo di Programma tra Ministero dell'Ambiente ed ENEA, con riferimento al Progetto " Il Mediterraneo, difesa del mare e delle coste" e nel 2000 è stato nominato Consulente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse della XIII legislatura. 

Con il grado di Contrammiraglio, dal 2001 ha assunto l'incarico di Direttore Marittimo della Toscana e Comandante della Capitaneria di Porto di Livorno fino al 2004; nello stesso periodo, nel 2003, con Ordinanza 7 novembre n. 3324 del Presidente del Consiglio dei Ministri, è stato nominato Commissario delegato per la demolizione e la rimozione della motonave da carico libanese VENUS, incagliatasi per naufragio nella notte tra il 23 ed il 24 Ottobre 2002 sulla scogliera di Castiglioncello (l’emergenza si è conclusa, come previsto, nel Luglio 2004). 

Dal 2004 al Gennaio 2007 ha ricoperto l'incarico di Direttore Marittimo della Liguria e Comandante della Capitaneria di Porto di Genova. 

Promosso Ammiraglio Ispettore con decorrenza 22 Gennaio 2007, è divenuto Capo del 1° Reparto Personale del Comando Generale a Roma. 

Le attribuzioni proprie del Reparto cui è preposto, l’Ammiraglio ha lo speciale incarico di continuare a formare e realizzare i programmi di reclutamento, formazione e addestramento professionale del personale militare in servizio, assunto e da assumere, ai sensi della Legge 31 Agosto 2004, n° 226. 

Il 15 Ottobre 2008 è stato nominato Vice Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. 

Dall'8 ottobre 2010, con il grado di Ammiraglio Ispettore Capo, è stato nominato Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera; incarico ricoperto fino al collocamento in ausiliaria in data 24 Febbraio 2012. 

Durante questo stesso ultimo periodo è stato Presidente del Comitato Nazionale del Welfare della Gente di Mare. 

Fra le diverse specializzazioni conseguite, vi è quella in "Diritto umanitario internazionale in guerra".

Nel periodo Novembre 1997 - Febbraio 1998 ha frequentato un corso di Management tenuto presso il Centro Alti Studi per la Difesa con la collaborazione della Scuola di Management della LUISS di Roma e della Scuola di Direzione Aziendale della BOCCONI di Milano. 

Ha rappresentato il Corpo delle Capitanerie di Porto nella " Iª Conferenza Internazionale sulle ustioni ed incendi ", svoltasi a Palermo dal 25 al 28 Settembre 1990, tenendo una relazione sul tema "Incendio in porto", pubblicata nel volume "The management of mass burn casualties and fire disasters" edito nel 1992 da Kluwer Academic Publishers. 

E’ membro del Comitato della “Rivista del Diritto della Navigazione”. 

Oltre a vari encomi, elogi ed apprezzamenti, si fregia delle Onorificenze di "Commendatore", "Ufficiale" e "Cavaliere" dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, della Medaglia Mauriziana al merito per 10 lustri di carriera militare, del Diploma di benemerenza di seconda classe e relativa Medaglia d'Argento al merito dell'Ambiente, della Medaglia d'argento al merito della Croce Rossa Italiana, della Medaglia di bronzo al merito di lungo comando, della Croce d'oro con stelletta per anzianità di servizio (40 anni), della Croce di Grande Ufficiale con spade dell'Ordine al merito Militense del Sovrano Militare Ordine di Malta, dell'Onorificenza Pontificia di "Cavaliere di San Silvestro Papa", delle Onorificenze di Commendatore e di Cavaliere di Merito con placca d'argento del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e dell’Onoreficienza dell’Ordine di San Giorgio (IV grado) dell’Accademia Internazionale delle Tecnologie di Rating e della Sociologia “Golden Fortune”. ​

Per la Sua carriera al servizio delle Istituzioni e della collettività, l’Ammiraglio Brusco è stato insignito dalla Città di Viareggio, luogo di residenza, di un attestato di riconoscimento e benemerenza; inoltre ha ricevuto la cittadinanza onoraria dai Comuni di Fagnano Castello (CS), Forte dei Marmi (LU) e Pietrasanta (LU). 

Coniugato con la signora Vivalda, ha due figli ed una nipotina. 

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 08.10.2010 al 24.02.2012  

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Raimondo POLLASTRINI

​L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Raimondo Pollastrini è n​​ato a Milano il 17 giugno 1945, è entrato nel Corpo delle Capitanerie di porto, prima come Ufficiale di Complemento e poi quale vincitore del Concorso a nomina diretta; ha prestato servizio presso importanti Capitanerie quali Genova, Trieste, Savona, Viareggio e Livorno. 

Nel 1985 è stato destinato all'Accademia Navale di Livorno per svolgere le funzioni di insegnante di diritto della navigazione e diritto marittimo internazionale in diversi Corsi ai quali partecipano prevalentemente laureati in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Economia e Commercio. 

Dal 1986 al 1989 è stato Direttore dell'Ufficio del Lavoro Portuale di Livorno (anche durante il Commissariamento della Locale Compagnia Portuale). 

Tra il 1989 e il 1991 è stato responsabile e coordinatore del Dipartimento di Scienze Giuridiche all'Istituto di Guerra Marittima di Livorno, che da anni prepara gli Ufficiali Superiori della Marina Militare al futuro ruolo di Dirigenti della Forza Armata. 

Ha ricoperto l'incarico di vice Comandante del porto di Livorno dal 1991 al 1995 ed è stato da settembre 1994 a maggio 1995 Commissario aggiunto della neo istituita Autorità Portuale di Livorno. 

Ha partecipato al 30° Corso di diritto dei conflitti armati (in lingua francese) dal 3 al 15 giugno 1990 a Sanremo. 

Ha rappresentato l'Italia al 3° "Meeting of Madrid Plan of Action" sul diritto dei conflitti armati che si è svolto a Bergen nel settembre 1991 ed ha anche preso parte al 6° meeting tenutosi sullo stesso argomento a Livorno nel giugno del 1994. 

In due diverse occasioni, nel 1997 e nel 1998, ha fatto parte della Delegazione italiana di esperti operante a Tirana quale consulente giuridico per l'elaborazione di un Codice della Navigazione albanese e per la predisposizione di un disegno di legge relativo alla istituzione di una Guardia Costiera Albanese. 

E' stato per due anni Direttore responsabile del Bollettino dell'istituto di Guerra Marittima, di scienze militari e cultura varia a larga diffusione nell'ambito della Marina Militare, cui ha collaborato anche con la stesura di articoli di diritto internazionale marittimo.

Nel periodo in cui è stato destinato in Accademia e all'Istituto di Guerra Marittima ha elaborato le seguenti dispense utilizzate come libri di testo:

  • Lezioni di Diritto Marittimo Amministrativo. L'Ordinamento Amministrativo della Marina Mercantile e dei porti e l'organizzazione amministrativa dal personale addetto alla navigazione marittima;
  • Cenni di diritto internazionale e appunti di diritto internazionale marittimo;
  • Il Capo Ufficio statale e la responsabilità del pubblico funzionario;
  • Capo di Corpo Militare e l'attività di Polizia Giudiziaria militare.

Ha collaborato inoltre al periodico dell'Istituto di Guerra Marittima per la quale ha scritto i seguenti articoli:

  • l'inquinamento delle acque del Golfo Persico: un crimine internazionale;
  • il problema della nazionalità della nave nel diritto internazionale umanitario applicabile ai conflitti armati sul mare.

Un suo intervento ad un incontro del Propeller​ Club di Genova sui Porti di Rifugio è stato pubblicato sulla Rivista "Il Diritto Marittimo". Un suo articolo dal Titolo "Le bandiere ombre come minaccia alla Security" è stato altresì pubblicato nel volume "Sicurezza Marittima: un impegno comune" edito a cura della Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli. 

Un articolo in tema di Port State Control è stato pubblicato sulla rivista "Il diritto Marittimo" Fascicolo IV - 2005.

Un ulteriore articolo: "Il controllo dello stato di approdo: un utile strumento. Breve analisi dei principali aspetti giuridici" è stato pubblicato sulla rivista "Il Diritto Marittimo" Fascicolo III - 2009.

Ha rivestito dal 1995 a dicembre 1999 l'incarico di Capo Ufficio Coordinamento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera - con sede a Roma ed è stato Assistente del Comandante Generale.

Ha frequentato l'Istituto Alti Studi della Difesa nell'anno 2000. 

L'Ammiraglio POLLASTRINI, Contrammiraglio (CP) dal 1° gennaio 1999 e promosso Ammiraglio Ispettore (CP) il 1° gennaio 2003, dal 1° agosto del 2000 ha assunto gli incarichi di Direttore Marittimo della Liguria e di Comandante della Capitaneria di porto di Genova. Dal 30 ottobre 2004 al 4 marzo 2007 ha espletato l'incarico di Capo del Reparto 1° (Ordinamento e impiego del personale) del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto.

Dal 5 marzo 2007 al 3 luglio dello stesso anno ha ricoperto l'incarico di Vice Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera.

Professore a contratto presso:

  • l'Università di Genova - Facoltà di Giurisprudenza - per l'insegnamento di Diritto della Navigazione nell'anno accademico 2004/2005;
  • l'Università di Napoli per l'insegnamento in seno al Master Universitario in Economia Politica e Diritto del Mare per l'A.A. 2005/2006;
  • l'Università di Cassino per l'insegnamento al Corso di economia e gestione delle imprese di trasporto per l'A.A. 2006/2007;
  • l'Università di Tor Vergata per un corso di "diritto internazionale del mare" - integrativo del corso di diritto internazionale - Facoltà di Giurisprudenza" - per l'anno 2006/2007.

É laureato in Lettere all'Università di Firenze e in Giurisprudenza all'Università di Genova, discutendo una tesi in Diritto della Navigazione dal titolo "Tutela dell'equipaggio e responsabilità dei raccomandatari marittimi".

É insignito delle seguenti decorazioni:

  • Commendatore dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana";
  • Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare;
  • Medaglia d'oro al Merito dell'ambiente;
  • Medaglia d'Argento al Merito della Croce Rossa Italiana;
  • Medaglia Militare d'Argento al Merito di lungo Comando;
  • Croce d'oro con stelletta per anzianità di servizio militare (40 anni);
  • Croce Commemorativa per attività di soccorso Internazionale in Albania;
  • Attestato di pubblica benemerenza di terza classe del Dipartimento della Protezione Civile;
  • Grande Ufficiale con spade al Merito melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta;
  •  Cavaliere dell'ordine di San Gregorio Magno;
  • Commendatore con placca dell'Ordine di "Sant'Agata" della Repubblica di San Marino;
  • Commendatore con placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Il 20 giugno 2008 è stato nominato Socio Onorario dell'Associazione Italiana di Diritto Marittimo.

In data 11 luglio 2008 la Fondazione "Centro Internazionale Radio Medico" (CIRM) gli ha conferito l'Attestato di Benemerenza.

Dal 4 Luglio 2007 al 18 giugno 2010 è stato il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera.

Si è spento a Livorno il 15 agosto 2013.

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal dal 05/07/2007 al 18/06/2010 

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Luciano DASSATTI

L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Luciano Dassatti è n​​ato a Riva del Garda (TN) il 28 giugno 1942. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica ha frequentato i corsi normali dell’Accademia Navale d​​i Livorno dal 1961 al 1965, laureandosi in scienze marittime e navali. Quale ufficiale di Stato Maggiore della Marina Militare è stato imbarcato su diverse unità della Squadra Navale tra cui Nave Duilio, Nave Centauro, Nave Intrepido e Nave Veneto, conseguendo l’abilitazione as/sioc e di controllore di aeromobili di II livello. Nel 1972 è transitato nel Corpo delle Capitanerie di porto, ricoprendo, tra gli altri, incarichi di comando presso i seguenti uffici: Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto, dal 1973 al 1975; Capitaneria di porto di Viareggio, dal 1984 al 1986; Capitaneria di porto di Roma, dal 1989 al 1990; Direzione Marittima di Civitavecchia, dal 1991 al 1992; Direzione Marittima di Livorno, dal 1992 al 1995; Direzione Marittima di Napoli, dal 1995 al 1998. Nel periodo dal 1986 al 1989 l’Ammiraglio ha svolto presso l’Accademia Navale l’incarico di docente di materie giuridiche, diritto marittimo internazionale, diritto umanitario e logistica, nonché quello di coadiutore del Corso Superiore di Stato Maggiore presso l’Istituto di Guerra Marittima, incarico per il quale è stato autorizzato a fregiarsi del distintivo IGM.

Dal 1998 al 2004 ha rivestito l’incarico di Capo del 1° Reparto personale, formazione e ordinamento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto.

Durante la carriera ha svolto periodicamente l’incarico di Professore a contratto in seno al corso di Economia e Gestione delle Imprese di Trasporto presso l​’Università di Cassino, nonché la funzione di Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Livorno.

E’ autore di diverse pubblicazioni sui servizi di istituto del Corpo delle Capitanerie di porto.

E’ stato insignito delle seguenti decorazioni e onorificenze:

  • Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
  • Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare;
  • Medaglia militare di bronzo al merito di lungo Comando;
  • Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare;
  • Diploma di Benemerenza di 1° classe con Medaglia d'oro al Merito dell'ambiente;
  • NATO Medal for Kosovo per il supporto fornito alla NATO per le operazioni in Kosovo;
  • Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta;
  • Croce di Commendatore con spade dell’Ordine al Merito Melitense;
  • Commendatore di merito dell’Ordine Militare Costantiniano di S. Giorgio;
  • Cavaliere Grand'Ufficiale dell'Ordine di Sant’Agata della Serenissima Repubblica di San Marino.​

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 26/11/2004 al 04/07/2007 

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Eugenio SICUREZZA

L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Eugenio Sicurezza è nato a Formia in provincia di Latina il 25 novembre 1939, è sposato con la Sig.ra Marvi Amici Cavallo ed ha due figli. Dopo la maturità classica ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno nel Corpo di Stato Maggiore negli anni tra il 1958 ed il 1962. E’ stato imbarcato per oltre sei anni su varie unità della Squadra Navale, fra cui l’Incrociatore lanciamissili “Caio Duilio” ove ha ricoperto l’incarico di Ufficiale di Rotta. Si è specializzato in Idrografica presso l’Istituto Idrografico della Marina a Genova. Transitato nel Corpo delle Capitanerie di porto ha avuto come prima destinazione la Capitaneria di porto di Genova, dove ha operato negli anni 1970-71 quale addetto alla sezione Tecnica ed alla sezione Sicurezza della Navigazione. Successivamente è stato titolare dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Grado e quindi Comandante in II^ della Capitaneria di porto di Olbia. Ha poi alternato destinazioni presso Uffici Centrali del Corpo e Comandi periferici, dal 1981 al 1983 è stato comandante della Capitaneria di porto di Imperia, dal 1986 al 1989 Direttore Marittimo del Lazio e Comandante del porto di Civitavecchia, dal 1996 al 1999 Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del porto di Genova. Dal 15 dicembre 1999 ha assunto l’incarico di Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. E’ laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Genova e in Scienze Marittime e Navali presso l’Università di Pisa. Ha frequentato a Roma tre corsi di specializzazione post-universitaria presso la sede distaccata dell’Università di Bologna. Ha frequentato l’Istituto di Guerra Marittima nel grado di Capitano di Fregata,​ ed il Centro Alti Studi per la Difesa nel grado di Contrammiraglio.

​ONORIFICENZE:

  • Medaglia mauriziana per dieci lustri di servizio militare.
  • Croce d’oro con stelletta (40 anni) di servizio militare.
  • Medaglia di lungo comando.
  • Commendatore al merito della Repubblica Italiana.
  • Commendatore dell’Ordine Pontificio di San Silvestro Papa.
  • Commendatore dell’Ordine di Malta.​​

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 15/12/1999 al 25/11/2004 

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...dal 1999 al 1973

Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Renato Ferraro Di Silvi e CASTIGLIONE

L' Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Renato Ferraro Di Silvi e Castiglione è nato a Napoli nel 1934, dopo il conseguimento della maturità classica nel 1952 e, nel 1957, della laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Napoli, entra nelle Corpo delle Capitanerie di porto a seguito di concorso. Nel 1958 frequenta presso l'Accademia Navale, quale capocorso, il corso a nomina diretta per sottotenente di porto, per essere poi destinato alla Capitaneria di porto di Siracusa. Successivamente, nel 1975, conseguirà anche la laurea in scienze politiche presso l’Università di Napoli, e più tardi, in qualità di professore a contratto, insegnerà per tre anni economia marittima presso l’Università di Cassino. Nel 1968, con il grado di capitano di porto, comanda il Circondario Marittimo di Anzio. Successivamente frequenta l'Istituto di Guerra Marittima di Livorno prima, e l'Istituto Stati Maggiori Interforze di Roma, poi. Dal 1978 al 1980 comanda il Compartimento Marittimo di Monfalcone, e successivamente è addetto all’Ufficio I del gabinetto del Ministro della Difesa (on. Lagorio, poi sen. Spadolini) fino al 1984. Promosso capitano di vascello, assume il comando del Compartimento Marittimo di Roma prima e di quello di Civitavecchia dopo, contemporaneamente alla connessa carica di Direttore Marittimo del Lazio. Dal 1986 ritorna ad incombenze ministeriali, ricoprendo l'incarico di Vice-capo di Gabinetto di vari Ministri della Marina mercantile succedutisi nel tempo e di Capo dell’ufficio Patto Atlantico dello stesso Ministero. Effettua numerose missioni anche all’estero, è commissario governativo alla compagnia portuale di Livorno e partecipa ai primi studi di fattibilità dell’istituendo VTS (Vessel Traffic System) nazionale. Nel 1991 frequenta il Centro Alti Studi per la Difesa. Promosso contrammiraglio, comanda il porto di Genova come Direttore Marittimo della Liguria e vice-presidente del Consorzio autonomo del porto della città della Lanterna. Durante il suo comando si ritrova a gestire la fase finale delle operazioni conseguenti all’incendio della petroliera HAVEN. Promuove inoltre la costituzione di un “Santuario internazionale dei cetacei” nel Mar Ligure. Dal 1996 al 1999, nel grado di ammiraglio ispettore, riveste la carica di Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera. Gli anni del suo comando sono anni di rinnovamento per il Corpo, che ottiene dal Governo un cospicuo finanziamento per il potenziamento della flotta navale ed aerea, fortemente usurata per il notevole impegno profuso dagli uomini della Guardia Costiera nel fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, ambito in cui lo stesso ammiraglio Ferraro ha collaborato intensamente con il Ministero degli Affari esteri nella promozione delle Interim Measures for Combating Unsafe Practices Associated with the Trafficking or Transport of Migrants by Sea (Circ. 896 dell’IMO) e nella sede ONU di Vienna per la produzione del Protocollo contro il traffico illecito di migranti, annesso alla Convenzione sulla criminalità organizzata transnazionale (Palermo 2000). Il 15 dicembre 1999 è collocato in congedo per raggiunti limiti di età. Tuttavia non rinuncia a continuare a servire lo Stato, infatti viene invitato a collaborare quale esperto per gli affari marittimi presso il Ministero degli Affari E​steri, in particolare con il Servizio del contenzioso diplomatico e dei trattati e con la Direzione generale della cooperazione economica multilaterale. In tale qualità, tra l’altro, ha partecipato regolarmente per alcuni anni ai lavori del Legal Committee dell’International Maritime Organization (Agenzia dell’ONU per gli affari marittimi) e degli organi dell’International Oil Pollution Compensation Fund. Dopo il congedo ha ripreso gli studi, conseguendo tre master di II grado in Peace Building Management e un diploma di perfezionamento in filosofia contemporanea. Ha al suo attivo alcune centinaia di articoli e recensioni su varie pubblicazioni, in particolare sulla Rivista Marittima. Nel dicembre 2009 ha pubblicato un suo corposo studio sui rapporti tra l’Egitto nasseriano e l’Unione Sovietica. Tuttora svolge un’intensa attività pubblicistica. Appassionato di musica, suona il flicorno basso in SI bemolle in due complessi amatoriali.

DECORAZIONI ED ONORIFICENZE

  • Grand’Ufficiale nell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
  • Medaglia mauriziana per i dieci lustri di servizio;
  • Medaglia di bronzo di lungo comando;
  • Croce d’oro con stelletta (40 anni) di anzianità di servizio;
  • Medaglia NATO per operazioni contro l’ex Jugoslavia;
  • Cavaliere di Onore e Devozione SMOM;
  • Grand’Ufficiale (con Spade) al merito melitense;
  • Cavaliere Grand’Ufficiale nell’Ordine Equestre di Sant’Agata della Serenissima Repubblica di San Marino;
  • Cavaliere di Giustizia nell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.​

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 05/05/1996 al 14/12/1999

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Mario DE PALO

L'Ammiraglio Ispetore Capo (CP) Comandante Generale Mario De Palo è nato a Brindisi il 5 maggio 1931, Mario De Palo entra in Accademia come allievo del Corpo di Stato Maggiore nel 1950. Compie diversi imbarchi su unità della Marina Militare fino al 1964. Transitato nel Corpo delle Capitanerie di porto, assume il comando del Circondario Marittimo di Grado e successivamente presta servizio presso la Capitaneria di Ancona. Comandante in II del Compartimento Marittimo di Torre del Greco dal 1969 al 1971, viene trasferito alla Capitaneria di Genova. Trascorre nel capoluogo ligure cinque anni ricoprendo diversi incarichi. Comanda la Capitaneria di porto di Manfredonia dal 1976 al 1979. Con il grado di Capitano di Vascello è comandante in II della Direzione Marittima​ di Venezia. Dal 1982 al 1986 ricopre l’incarico di Direttore Marittimo delle Marche e Comandante del Porto di Ancona. Nell’autunno di quell’anno frequenta la 38^ sessione del C.A.S.D. (Centro Alti Studi Difesa). Nominato Contrammiraglio, comanda la Direzione Marittima di Venezia dal 1987 al 1995, anno in cui diviene Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Il 5 maggio 1996 viene posto in ausiliaria.

ONORIFICENZE

  • Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.
  • Croce dʼoro con stelletta per 40 anni di anzianità di servizio.
  • Medaglia Mauriziana.

​

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 07/09/1995 al 04/05/1996

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Franco MARZIO

​​​​​L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Franco Marzio è nato a Roma il 1 Febbraio 1925 e laureatosi in giurisprudenza presso l’Università degli studi “La Sapienza”, Franco Marzio si arruola nel Corpo delle Capitanerie di porto nel 1949. Terminato il corso in Accademia, il Sottotenente Marzio imbarca sulla corazzata Caio Duilio per completare il tirocinio di formazione. Dal 1950 al 1954 presta servizio presso la Capitaneria di porto di Olbia; successivamente, dal 1960 al 1962, comanda il Circondario Marittimo di Ortona. Dal 1963 ritorna nella capitale, dove ricopre l’incarico di Addetto al Sottosegretario di Stato alla Marina Mercantile e, indossato il Grado di Tenente Colonnello, quello di Comandante in II della Capitaneria di porto di Roma. Dal 1968 al settembre 1971 è l’Ufficiale Superiore Addetto al Ministro e successivamente, per tre anni, comanda la Capitaneria di porto di Gaeta. Nel 1974 viene impiegato alla sezione Traffico Marittimo dello Stato Maggiore Marina. Nominato Capitano di Vascello, comanda prima la Direzione Marittima di Reggio Calabria, dall’ottobre 1974 al settembre 1976, poi la Direzione Marittima di Cagliari da quel settembre sino allo stesso mese del 1979. Rientrato al Ministero, viene nominato ufficiale addetto al Ministro della Marina Mercantile, incarico ricoperto sino all’agosto del 1983. La nomina a Contrammiraglio scandisce il suo nuovo impegno in periferia dirigendo la Direzione Marittima di Venezia e quella di Napoli fino al dicembre 1987, anno in cui ritorna all’Ispettorato Generale come Capo Reparto del Personale. Ricopre l’incarico di Ispettore del Corpo delle Capitanerie di porto dall’agosto 1989 all’aprile 1990.

ONORIFICENZE​

  • Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
  • Croce d’oro con stelletta per 40 anni di anzianità di servizio.
  • Medaglia Mauriziana.​

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto  dal 27/08/1989 al 03/04/1990

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Giuseppe FRANCESE

L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale Giuseppe Francese è nato a Taranto l’11 novembre 1932, entra in Accademia giovanissimo, appena conseguita la maturità scientifica, nel 1950. Dal 1950 al 1962 effettua numerosi imbarchi su Navi e sommergibili della Marina Militare. In quell’anno transita nel Corpo delle Capitanerie di porto. Comanda il Circondario Marittimo di Porto Santo Stefano dall’ottobre 1963 al 1965. Successivamente viene impiegato presso il gruppo insegnamento delle Capitanerie di porto in Accademia. Con il grado di Capitano di Corvetta ricopre la mansione di comandante in II del Compartimento di Viareggio sino al 1971. Da quell’anno viene trasferito in Liguria presso l’ente autonomo portuale di Savona. Qui rimane fino al 1975. Nominato Capitano di Fregata comanda la Capitaneria di porto di Trapani. Dopo un biennio in Liguria negli uffici del Compartimento di Genova, presta servizio come comandante in II della Direzione Marittima di Napoli. Frequenta la 36^ sessione del Centro Alti studi difesa e, appena indossato il grado di Contrammiraglio, assume il Comando della Direzione Marittima della Toscana e Comandante del Porto di Livorno dal 1985 al 1987, e dal 1987 al 1990, dirige la Direzione Marittima della Liguria. Promosso Ammiraglio Ispettore, viene trasferito a Roma per dirigere il Corpo delle Capitanerie di porto, assumendo il 4 aprile 1990 l’incarico di Ispettore Generale. Sotto la sua guida vengono potenziati gli organici del Corpo (Legge 255/91), viene acquisita l’autonomia amministrativa, costituito il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e stabilite solide regole per la gestione del Corpo. Muore a S. Giovanni alla Vena l’8 ottobre 1995, pochi giorni dopo aver lasciato il Comando del Corpo., 

ONORIFICENZE

  • Distintivo per pilota di aeroplano.
  • Commendatore dellʼordine della Repubblica Italiana.
  • Croce dʼoro con stelletta per 40 di anzianità di servizio.
  • Medaglia Mauriziana.
  • Croce al merito militense del Sovrano Ordine di Malta.​​​​​

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 04/04/1990 al 06/09/1995

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Francesco CERENZA

​​​​​​​L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Francesco Cerenza è nato il 26 Agosto 1924 a Salerno, Francesco Cerenza entra nelle Capitanerie di porto a seguito di concorso nel 1948, dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Al termine del corso viene impiegato nel Servizio Direzione Marittima di Palermo sino al 1952. Dirige l’allora Ufficio locale marittimo di Mazara del Vallo, porto di importanza fondamentale per il settore della pesca italiana, dal 1952 al 1955. In quest’anno viene promosso Capitano di Porto e trasferito presso la Capitaneria di porto di Gaeta, dove ricopre dapprima l’incarico di Capo sezione Gente di Mare, Mobilitazione e Leva, ed infine di Ufficiale in II. Dal 1957 lavora nella sua città natale, Salerno, sino al 1964, come Comandante in II. Alla nomina a Maggiore corrisponde il trasferimento presso la Capitaneria di porto di Civitavecchia fino al 1966, e successivamente all’impiego come Ufficiale Superiore Addetto al Sottosegretario del Ministero della Marina Mercantile. Dal 1968 al 1970 è impiegato allo Stato Maggiore Difesa. Ritorna a Salerno al termine di quell’anno. Dirige la Capitaneria di porto campana sino al 1972, anno in cui promosso Tenente Colonnello, viene trasferito a Napoli. Nel capoluogo rimane per cinque anni, dal 1972 al 1977, come Comandante in II. Dal 1977 al 1983 dirige le Direzioni Marittimi di Toscana, del Veneto e della Liguria per rientrare all’Ispettorato Generale alla fine di quell’anno, come Capo del I Reparto Personale. Dal 1 Gennaio 1987 al 26 agosto 1989 guida il Corpo delle Capitanerie di p​orto con il grado di Ammiraglio Ispettore. Muore a Roma il 26 ottobre 2006.

È stato insignito delle seguenti decorazione/onorificenze:

  • Croce d’oro con stelletta per 40 anni di servizio militare
  • Commendatore dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana
  • Medaglia Mauriziana al merito dei dieci lustri di carriera militare​

 

Comandante Generale delle Capitaneri di Porto dal 01/01/1987 al 26/08/1989

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Ammiraglio Ispeftore Capo (CP) Luigi ROMANI

L'Ammiraglio Ispetore Capo (CP) Luigi Romani è nato a Lerici (SP) il 26 febbraio 1922. Ha conseguito la maturità classica a La Spezia nel 1941 e nello stesso anno è entrato nell’Accademia Navale come allievo di Stato Maggiore (Corso “Le Raffiche”, 1941-44).

Quale ufficiale subalterno è imbarcato sull’incrociatore Duca degli Abruzzi per quasi due anni; un altro anno lo trascorre sul Dragamine 212 per dragaggio effettivo nelle acque di Livorno. Sulle navi scuola, Colombo (dove già aveva effettuato la campagna navale come allievo) e Vespucci, è insegnante ai corsi Nocchieri ed Infermieri. 

Dopo il Corso Superiore e due anni trascorsi a Maridepo Taranto, è imbarcato da tenente di vascello quale ufficiale al dettaglio e di rotta su navi Carabiniere e Grecale. E’trasferito nel Corpo delle Capitanerie di Porto, nel 1953.

Col grado di Capitano di Porto e la stessa anzianità che aveva da tenente di vascello, presta servizio a compamare La Spezia.

Effettua il primo comando a Circomare Riposto (CT) e successivamente frequenta a Livorno l’Istituto di Guerra Marittima. Al termine del Corso è destinato all’Ispettorato Generale delle Capitanerie dove rimane, con gradi diversi, fino al termine della carriera, conclusasi con l’incarico di Ispettore Generale (oggi Comandante Generale) per oltre quattro anni. Nel frattempo aveva comandato i porti di Viareggio, La Spezia e Genova.

Durante la sua carriera imbarca dodici volte quale Commissario governativo su navi in servizio di emigrazione e su nave da carico quale istruttore di giovani laureati appena nominati ufficiali. Fra i tanti incarichi avuti all’Ispettorato in sezioni e reparti diversi, è stato ufficiale superiore addetto al Sottosegretario di Stato della Marina Mercantile On. Amm. Luigi Durand de La Penne (1972/1973).

Al vertice del Corpo, nel 1985, vent’anni dopo la ricorrenza centenaria, fa allestire a Civitavecchia una mostra per ricordare l’istituzione del Corpo delle Capitanerie.

E’ stato il primo Capo di Corpo ad aver visitato tutte le Capitanerie e gli Uffici circondariali, nonché gli Uffici locali di Lampedusa e Pantelleria. Prima di lasciare il servizio invia tre ufficiali a frequentare il corso di pilotaggio negli U.S.A., mentre si stava realizzando la componente aerea. Congedato per sopraggiunti limiti d’età (1987), ha potuto dedicarsi con passione a studi storici e musicali, per i quali aveva sempre nutrito particolare inclinazione.

Ha continuato a collaborare con varie riviste e continua a tenere conferenze su argomenti storici e musicali.

E’ stato per oltre due anni presidente della Società dei Concerti de La Spezia e dal 1992 è presidente dell’Accademia di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano con sede a Pisa.​​

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 29/08/1982 al 31/12/1986

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Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Ugo BALDUCCI RICCITELLI

L'Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Ugo Balducci Riccitelli è nato in Puglia, a Trani, il 28 Agosto 1917, Ugo Balducci Riccitelli dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1939, entra nel Corpo delle Capitanerie di porto nell’aprile del 1940, tramite concorso. Al termine del corso presso la Regia Accademia Navale, viene trasferito alla Capitaneria di porto di Palermo, per effettuare il tirocinio pratico. Appena nominato T​enente lascia l’Italia, dopo alcuni mesi trascorsi nella Capitaneria di Civitavecchia, per recarsi a Tripoli. Durante il viaggio a bordo del Cacciatorpedieniere Libeccio il 9 Novembre 1941 naufraga in mare aperto, a causa dello scontro a fuoco che coinvolge l’Unità con una squadra navale inglese. Il Tenente Balducci trascorre due anni della sue carriera in Africa: prima a Tripoli, come sottordine alla Sezione Tecnica e Armamento e Spedizioni, e successivamente all’Ufficio Circondariale di Tobruk, come sottordine al Comandante. A seguito della sconfitta in Africa Settentrionale, rientra in Italia nell’Aprile del 1943, a capo della sezione Leva e Mobilitazione della Capitaneria di porto di Chioggia. Ritorna a Roma a fine 1944 e nel 1945, al termine della Seconda Guerra mondiale, presta servizio presso il Compartimento marittimo di Reggio Calabria come Capo sezione economato e cassa. Nominato Capitano di Porto, dirige l’Ufficio circondariale di Sanremo. Dal 1948 al 1957 è alla Direzione Marittima di Venezia assolvendo diversi incarichi: dal Commissario Governativo a Bordo di Unità Mercantili destinate al servizio emigrazione, a quello di giudice del Tribunale Militare di Udine, dal Capo sezione Mobilitazione e Leva ad addetto al Direttore Marittimo. Durante l’alluvione del Polesine si segnala per l’attività svolta in aiuto delle popolazioni vittime del disastro ambientale. Nominato Maggiore di Porto si trasferisce a Roma dal 1957, con l’incarico​ di Capo Segreteria Generale e Ufficiale Addetto all’Ispettore Generale. Nel 1963 comanda per due anni il Compartimento marittimo di Castellamare di Stabia. Rientrato nella Capitale, il neopromosso Tenente Colonnello di Porto Balducci Riccitelli dirige il 1° Ufficio del Gabinetto del Ministro delle Difesa sino al 1970. Direttore Marittimo di Ancona durante il sisma del 1972, si prodiga attivamente nell’attività di soccorso alle popolazioni colpite dal tremendo terremoto, guadagnandosi la stima degli alti vertici dello Stato. Rientrato in quell’anno a Roma all’Ispettorato Generale è a capo prima del Secondo Reparto – Servizi d’Istituto e poi del 1° Reparto Personale. Viene chiamato a dirigere la Direzione Marittima della Liguria dall’agosto 1975 al luglio del 1977. E’ nominato Ammiraglio Ispettore del Corpo delle Capitanerie di porto dall’agosto 1977 al 28 agosto del 1982. Muore a Foggia il 20 aprile 2004​.

È stato insignito delle seguenti decorazioni ed onorificenze:

  • Campagna di guerra 1940 – 1943 con due stellette per gli anni 1941 - 1942
  • Campagna di guerra 1943 – 1945 con due stellette per gli anni 1944 - 1945
  • Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana
  • Croce d’oro con stelletta per 40 anni di servizio militare
  • Medaglia Mauriziana al merito dei dieci lustri di carriera militare​

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 10/09/1977 al 28/08/1982

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Ammiraglio Ispettore (CP) Alfredo GIFUNI

L'Ammiraglio Ispettore (CP) Alfredo Gifuni  nacce il 9 settembre 1912 a Lucera in provincia di Foggia. Dopo essersi laureato in giurisprudenza nel 1935, si arruola come Ufficiale di Complemento nel Regio Esercito.

Nel 1937 vince il concorso per Sottotenenti di Porto e al termine del corso all’Accademia Navale viene trasferito alla Capitaneria di Portoferraio per completare l’iter formativo. Dopo tre anni ad Ancona, passa a Roma, presso il Ministero della Comunicazioni – Direzione Generale della Marina Mercantile alle dirette dipendenze di Giulio Ingianni. Trascorre un breve periodo a Bari tra il 1942 e il 1943 alla sezione Gente di Mare. Durante la liberazione di Napoli da parte alleata avvenuta a cavallo tra il settembre e l’ottobre 1943, il Capitano di Porto Gifuni è nella città partenopea. Svolge il periodo di Comando presso il Circondario marittimo di Molfetta dal 1946 al 1948.

Rientrato nella Capitale viene impiegato nella Direzione Generale del Naviglio presso il Ministero della Marina Mercantile. Durante i quasi tre anni alla Direzione Generale si prodiga attivamente per tutelare, sostenere e favorire l’industria navale italiana, uscita completamente distrutta dalla Seconda Guerra Mondiale. Tale notevole impegno è riconosciuto dal Ministro Tambroni che lo vuole a capo della sua Segreteria Particolare fino al 1959.

Il Maggiore Gifuni viene premiato con l’avanzamento per meriti eccezionali a Tenente Colonnello nel 1958, a motivo della tempestiva applicazione dei primi solleciti provvedimenti per il recupero e la rimessa in efficienza del naviglio sinistrato o rimasto sugli scali durante il conflitto, dall’altra per lo studio, la preparazione e l’applicazione della nuova legislazione. Nel 1959 è a capo della Segreteria particolare del Ministro Tambroni nel suo nuovo incarico al dicastero del Bilancio. Dal 1960 al 1961 comanda la Capitaneria di porto di Roma, mentre dal 1961 al 1965 è a capo dell’Ufficio Studi dell’Ispettorato delle Capitanerie di porto. Nominato Colonnello di Porto, è Ufficiale Addetto al Ministro della Marina Mercantile Jervolino.

Ritorna a capo della Capitaneria di Roma prima e della Direzione Marittima del Lazio poi, nel 1966 e dal 1967 al 1968 rispettivamente. Nominato Maggiore Generale di Porto nel 1969, Ufficiale Superiore Addetto del Ministro Natali nello stesso anno, dirige, poi la Direzione Generale della Navigazione e Traffico Marittimo sino al 1971. Da quell’anno comanda il 1°Reparto dell’Ispettorato Generale sino al 1974, anno in cui nominato Ammiraglio Ispettore assume la direzione del Corpo delle Capitanerie di p​orto. E’ collocato in ausiliaria nel settembre del 1977.

È stato insignito delle seguenti onorificenze/decorazioni

  • Croce al merito di guerra
  • Campagna di guerra per gli anni 1943 – 1944 e 1945
  • Nastrino della guerra 1940/1943 con 1 stelletta
  • Nastrino della guerra 1944/1945 con 2 stellette
  • Croce d’oro di anzianità per aver compiuto 40 anni di servizio militare
  • Commendatore dell’Ordine di Sant’Agata, conferitagli dai Capitani Reggenti della Serenissima Repubblica di San Marino
  • Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.​

Muore a Roma il 25 maggio 1984.

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 02/04/1974 al 09/09/1977

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Ammiraglio Ispettore (CP) Demetrio RANDO

L'Ammiraglio Ispettore (CP) Demetrio Rando è na​​to a Messina il 17 giugno 1911, appena conseguita la laurea in giurisprudenza si arruola dapprima nel Regio Esercito come Ufficiale di Complemento e successivamente nel Corpo delle Capitanerie di porto nel 1935, com​e vincitore di concorso. Compie la sua prima esperienza lavorativa presso la Capitaneria di Catani​​​a, per poi essere trasferito a Messina nel 1938. Nominato Capitano di porto nel 1939 affronta il comando dell’Ufficio circondariale di Tobruk, per poi essere impiegato nella vicina Tripoli. Dal 1941, rientrato in Italia, assume la direzione della sezione Armamento e Spedizioni della Capitaneria di porto di Bari per poco tempo, rientrando in Sicilia, a Catania nel 1943. Dalla fine del 1943 al 1946 è il Reggente della Capitaneria di Messina, dove rimane sino al 1951, alternando all’incarico di Capo Sezione Armamento e Spedizioni quello di Commissario Governativo su navi adibite al trasporto di emigranti, mantenendo inoltre l’incarico di Giudice del Tribunale Militare di Catania. Promosso Maggiore nel 1952, trasferito a Catania, assume la direzione dell’Ufficio Lavori Portuali. Dal 1954 è impiegato nella Capitaneria di porto di Reggio Calabria, ricoprendo prima l’incarico di Comandante in II e poi quello di Direttore Marittimo. Nominato Colonnello dirige la Direzione Marittima di Palermo e successivamente quella di Genova dal 1970 al gennaio 1973. Da sempre impegnato in prima linea, Demetrio Rando è protagonista di un soccorso ad una nave in bacino nel capoluogo siciliano, meritandosi la Medaglia di Bronzo al Valor di Marina. Appena nominato Ammiraglio Ispettore, il 29 gennaio 1973 assume la guida del Corpo delle Capitanerie di porto, incarico mantenuto sino al marzo 1974. 

È stato insignito delle seguenti decorazioni onorificenze:

  • Croce al merito di Guerra – 1^ concessione
  • Croce al merito di Guerra – 2^ ​concessione
  • Campagna di guerra per gli anni 1940-1943-1944 e 1945
  • Nastrino della guerra 1940/43 con due stellette
  • Nastrino della guerra 1944/45 con due stellette
  • Cavaliere dell’Ordine coloniale della Stella d’Italia
  • Medaglia di Bronzo al Valor di Marina​

Muore a Messina nell’agosto del 1997.

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 29/01/1973 al 01/04/1974

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Tenente Generale di Porto Francesco GARFI

Il Tenente Generale di Porto Francesco Garfi  nasce a Firenze il 29 Gennaio 1908. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Economiche e Commerciali a Firenze, presta servizio prima nel Regio Esercito nell’arma di Artiglieria, poi tramite concorso come Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di porto. Da Sottotenente viene impiegato presso le Capitanerie di Genova e Viareggio. Promosso Capitano guida l’Ufficio circondariale marittimo di Ortona, per esser poi trasferito, come Addetto al Traffico Marittimo, nella Commissione Italiana di Armistizio con la Francia, nelle sedi di Orano e Algeri. Sarà proprio nella capitale algerina che è fatto prigioniero dagli alleati il giorno del loro sbarco in terra africana (8 novembre 1942). Imprigionato dagli alleati fino al termine della guerra, dal 1 Agosto 1945, promosso Maggiore di Porto, dirige l’Ufficio Mobilitazione e Leva della Capitaneria di Livorno, dove rimane sino al 1954 ricoprendo svariati incarichi. Dal 1954 sino al 1958, viene impiegato come insegnante ai corsi per le Capitanerie di porto presso l’Accademia Navale, per poi ricoprire, con il grado di Colonnello, prima l’incarico di Comandante in II e poi quello di Direttore Marittimo della Toscana sino al 1965, mantenendo, tra le altre incombenze, anche quella di giudice del Tribunale Militare di Firenze. Il Maggiore Generale Carfì, dopo una piccola parentesi all’Ispettorato Generale, torna in periferia al comando della Direzione Marittima della Liguria dal 1966 al 1970. Dirige il Corpo delle Capitanerie di porto con il grado di Tenente Generale di Porto Ispettore dall’ottobre 1970. Cessa dall’incarico il 28 Gennaio 1973, collocato in ausiliaria per limiti di età subito dopo. 

È stato insignito delle seguenti decorazioni/onorificenze:

  • Croce al merito di Guerra – 1^ concessione
  • Croce al merito di Guerra – 2^ ​concessione
  • Campagna di guerra 1940-1941-1942
  • Nastrino della guerra 1940/43 con tre stellette
  • Grande Ufficiale dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana”
  • Croce d’oro per aver compiuto 40 anni di servizio militare.

Scompare a Livorno il 7 Aprile 1997.

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 28/10/1970 al 28/01/1973

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...dal 1967 al 1940

Tenente Generale di Porto Mario BATTAGLIERI

​​​​Il Tenente Generale di Porto Mario Battaglieri è nato nella provincia torinese il 27 ottobre 1905, Mario Battaglieri dimostra da subito il suo attaccamento al mare, diplomandosi al’Istituto Nautico di Genova. Entra in Accademia Navale quale Sottotenente di Porto nel 1933. Dal febbraio dell’anno successivo viene impiegato nella Capitaneria di La Spezia e in quella di Genova alla sezione Tecnica. Promosso capitano di porto nel 1937 dirige la seconda sezione della Capitaneria di Porto di Tripoli, da dove presta un'​​ efficace opera durante il famoso sbarco dei “Ventimila” (esodo in massa verso le coste Libiche da parte di coloni italiani) e collabora fattivamente alla riorganizzazione del porto locale. Data la sua attitudine alla comunicazione e alla didattica, dal 1940 al 1942 è insegnante di Servizi Portuali e Marittimi presso l’Accademia Navale di Livorno. In quell’anno abbandona l’ambito didattico per quello operativo, impiegato come Comandante del porto di Tunisi durante la ritirata italiana dall’Africa. Nel porto africano dà prova sul campo delle sue qualità, guadagnandosi una croce al merito di guerra, ottenendo “il massimo rendimento nello scarico dei piroscafi e nei servizi del porto”, assicurando così rifornimenti e forniture per il fronte. Al termine della prigionia – viene fatto prigioniero dagli alleati nel maggio del 1943 - ormai finita la Seconda Guerra Mondiale, viene destinato alla Capitaneria di Porto di La Spezia. Dal settembre 1950, ormai promosso Tenente Colonnello di Porto viene trasferito a Genova a capo dell’ufficio servizi Portuali. Dal 1955 al 1958 è il Comandante in II della Capitaneria di Trieste. Dopo un breve periodo all’Ispettorato delle Capitanerie di porto, ritorna in periferia per dirigere prima la Direzione Marittima del Lazio, a Civitavecchia e poi quella del Friuli a Trieste (rispettivamente dal 1960 al 1962 e dal 1962 al 1966). Nel capoluogo giuliano ricopre, tra l’altro, anche il delicato incarico di Commissario Straordinario dell’Azienda Portuale dei Magazzini Generali di Trieste. Dal 12 Febbraio 1967 dirige l’Ispettorato Generale del Corpo delle Capitanerie di porto sino al 27 Ottobre 1970.

È stato insignito delle seguenti decorazioni/onorificenze

  • Croce al merito di guerra: Comandante di porto in zona oltremare,​ contribuiva validamente ad ottenere il massimo rendimento nello scarico dei piroscafi e nei servizi del porto, superando con grande spirito di sacrificio e sprezzo del pericolo il contrasto di persistenti e violenti attacchi aerei;
  • Campagna di guerra per l’anno 1943”
  • Nastrino della guerra 1940 – 1943 con 1 stelletta
  • Croce d’ora d’anzianità, per aver compiuto 40 anni di servizio militare
  • Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.​

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 12/02/1967 al 27/10/1970

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Tenente Generale di Porto Domenico MODICA

Il Tenente Generale di Porto Domenico MODICA n​​asce a Trapani il 12 Febbraio 1902. Dopo aver concluso gli studi in giurisprudenza nel 1924, entra per concorso nel Corpo delle Capitanerie di Porto. Al termine del corso presso l’Accademia Navale di Livorno viene destinato a Trapani, dove ricopre tutti gli incarichi possibili, sino al 1932. Con il grado di Capitano di porto viene trasferito prima a Castellammare di Stabia e poi, con l’incarico di Comandante, all’Ufficio circondariale marittimo di Milazzo, sino al 1941. Dopo l’esperienza nella regione natia, il Maggiore di Porto Modica dirige il Regio Ufficio Portuale Fluviale di Ferrara e successivamente la sezione Armamento e Spedizioni della Capitaneria di porto di Trieste. Al termine della guerra, impiegato nella Direzione Marittima di Palermo, con il grado di Tenente Colonnello, riveste diversi incarichi, quale anche quello di Giudice del Tribunale Militare locale e di reggente. Dal 1953 a Roma, a capo della 1^ sezione della divisione generale del Naviglio del Ministero della Marina Mercantile, si segnala per l’impegno e la dedizione profusa, guadagnandosi la stima del Ministro Fernando Tambroni. Promosso Maggiore Generale di Porto dirige prima la Direzione Marittima di Catania e successivamente quella di Venezia, per sei anni dal 1959 al 1965. Dall’Ottobre 1965 al 11 febbraio 1967 ricopre l’incarico di Tenente Generale Ispettore del Corpo delle Capitanerie di porto. 

È stato insignito delle seguenti decorazioni ed onorificenze:

  • Croce al merito di guerra​
  • Campagna di guerra per gli anni: 1943-44 e 1945
  • Nastrino della guerra 1940/43 con 1 stelletta
  • Nastrino della guerra 1943/45 con 2 stellette
  • Cavaliere nell’ordine della “Corona d’Italia”
  • Distintivo onorifico per i patrioti “volontari della libertà”
  • Croce d’oro di anzianità per aver compiuto 40 anni di servizio militare
  • Grand’Ufficiale dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.

Muore a Venezia il 21 Novembre 1992.

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 18/10/1965 al 11/02/1967

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Il Tenente Generale di Porto Michele CARNINO

Il Tenente Generale di Porto Michele Carnino p​​​​​​​iemontese di nascita, Michele Carnino vede i natali a Cuneo il 17 ottobre 1900. Giovanissimo entra nella Regia Accademia Navale, frequentando i corsi per gli Ufficiali dello Stato Maggiore nel 1914. Partecipa sia alle operazioni navali della Prima Guerra Mondiale sia a quelle in Africa sino al 1920. Terminato il ciclo di studi e raggiunto il grado di Guardiamarina nel 1920, Carnino effettua numerosi imbarchi su altrettante Navi della Regia Marina, prediligendo però l'arma subacquea, per la quale nel 1928 ottiene l'abilitazione. In quegli anni infatti, comanda prima il sommergibile Narvalo della classe squalo e successivamente il Tazzoli. Trasferito nel 1931 nel Corpo delle Capitanerie di porto, sino al 1934 presta servizio presso la Capitaneria di Genova, mentre successivamente, con il grado di Maggiore, assume l'incarico di Comandante in II del Compartimento Marittimo di Imperia fino al 1938. Raggiunto il grado di Tenente Colonnello viene impiego allo Stato Maggiore Marina, poi al Comando della Capitaneria di porto di Gaeta, e tra il 1942 e il 1943 ricopre l'incarico di Capo Servizio Marina Mercantile nel Comando Superiore delle Forze Subacquee Italiane in Atlantico a Bordeaux (BETASOM). Dopo aver comandato la Capitaneria di porto di Viareggio, diventa Direttore Marittimo della Toscana e Comandante del porto di Livorno. Nei primi anni '50 viene destinato all'Ente Autonomo Porto di Genova, e dal 1951 al 1954, con il grado di Generale di Porto assume la guida della Direzione Marittima di Venezia. Al termine del comando veneto, con il grado di Maggiore Generale ricopre l'incarico di Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova dal 1954 al 1961. Nominato Tenente Generale di Porto dirige il Corpo delle Capitanerie sino al 17 ottobre 1965, giorno in cui, raggiunti i limiti di età, lascia il servizio attivo. 

ONORIFICENZE

  • Campagna di guerra 1916-17-18
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915-18
  • Medaglia a ricordo dellʼUnità dʼItalia.
  • Medaglia a ricordo della Campagna dʼAfrica.
  • Campagna di guerra 1940-1941-1942-1944.
  • Autorizzato a fregiarsi del nastrino della guerra 1940-43 con tre stellette.
  • Autorizzato a fregiarsi del nastrino della guerra1944-45 con una stelletta.
  • Croce al m​erito di guerra.
  • Croce dʼoro dʼanzianità per aver compiuto 40 anni di s​ervizio.​
  • Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.
  • Riconosciuta la qualifica di Patriota.​

Scompare il 18 Gennaio 1978 a Livorno.

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 03/02/1961 al 17/10/1965

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Tenente Generale di Porto Alfonso FEDERICI

Il Tenente Generale di Porto Alfonso Federici nasce a Civitavecchia nel 1896. Entrato tramite concorso nel Corpo delle Capitanerie di porto, con il grado di Applicato di porto di 3^ classe nel 1914, viene destinato alla Capitaneria di Pizzo Calabro. In Calabria rimane per poco tempo, subito trasferito prima a Genova e poi a Civitavecchia fino al 1916. Militarizzato in seguito alla Prima Guerra Mondiale con il grado di Tenente e spedito prima nei Circondari di Gallipoli e Barletta durante gli anni del conflitto, con incarichi di comando, si trasferisce a Venezia, da dove è mandato in missione per la reggenza del Compartimento Marittimo di Rimini.

Al termine della grande guerra, promosso Tenente di Porto di 3^ ​classe viene trasferito a Trieste e di lì inviato in missione, per conto del governo italiano, nell’ isola di Curzola, a capo dell’ufficio di Porto di Vallegrande (Vela Luka), per ritornare poi in Italia nel Compartimento di Civitavecchia.

Nel 1923 viene promosso, in seguito all’ingresso del Corpo nei quadri della Marina Militare, Capitano di Porto. Sarà a capo dell’ufficio circondariale marittimo di Porto S. Stefano dal 1927 al 1930. Nella località toscana è il protagonista principale di un’azione eroica di soccorso a favore di un equipaggio di un bastimento.

Dal 1931, il Maggiore di Porto Federici è a Roma all’Ispettorato Generale dove, nella sua lunga permanenza – rimane nella Capitale sino al 1945 – riveste diversi ruoli. Fa parte prima dell’Ufficio della Marina Mercantile del Ministero delle Colonie e successivamente della commissione per la stesura del nuovo codice della Navigazione e del regolamento di attuazione. Assume, poi, il comando del 1° ufficio dell’Ispettorato. Colonnello di porto dal 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, è il comandante in II della Direzione Marittima del Lazio, con sede a Roma dopo i bombardamenti di Civitavecchia.

Dal 1945 al 1947 è Direttore Marittimo del Lazio, Riveste l’incarico di Direttore Marittimo della Liguria per circa un anno quando, promosso Tenente Generale nel 1955, assume la direzione del Corpo delle Capitanerie di porto.​

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/01/1955 al 02/02/1961

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Tenente Generale di Porto Francesco SERRA MANINCHEDDA

Il Tenente Generale di Porto Francesco Serra Maninchedda n​​asce in Sardegna il 5 marzo 1892 a Porto Torres in provincia di Sassari. Dopo aver completato gli studi liceali entra nel 1911 nell’amministrazione delle Capitanerie di porto con il grado di Applicato di porto di 2^classe. La sua prima destinazione sarà Genova. Già in questa sede dà prova di coraggio ed ardimento – tratti costanti del suo carattere – riuscendo a trarre in salvo un barcaiolo in pericolo di vita. Attende nella sede ligure sino al 1914 per esser poi trasferito a Taranto. Trascorre gli anni della Prima Guerra Mondiale in Libia quando, militarizzato con il grado di Tenente, ha la reggenza della Capitaneria di Bengasi. Anche nella città libica si segnala per il suo spirito di sacrificio. Infatti, durante una tempesta, recupera ventidue naufraghi del piroscafo “Alba M.” meritandosi una Medaglia di Argento al Valor di Marina. Merita un’altra decorazione, questa volta di Bronzo, per aver salvato un passeggero caduto in mare da un piroscafo. Promosso Capitano dal 1920, rientra in Italia nel 1921 dopo un breve periodo a Tripoli, dove si segnala per la personale opera di soccorso nei confronti di un bagnante e di due improvvisati soccorritori. Problemi fisici, dovuti a causa di servizio, lo mantengono fuori dalle attività per ben due anni. Tornato nel 1923 a Genova, rientra in quella che sarà la sua sede fino alla Seconda Guerra Mondiale: l’Africa. Dopo un breve periodo nel 1924 a Tripoli, trascorre quasi due anni al comando degli Uffici Circondariali di Misurata e della Sirte. Rientra alla Capitaneria di Tripoli con l’incarico di Comandante in II e Vice Direttore Marittimo, con il grado di Maggiore di Porto. Anche nella sede di Tripoli Serra Maninchedda darà prova di coraggio e ardimento nelle operazioni di soccorso, guadagnandosi la stima dei collaboratori e quella dei superiori. Dal 1929 al 1941 l’ormai Colonnello Maninchedda alterna periodi a Genova a lunghi anni di comando nell’Africa Orientale, nelle sedi di Massaua e nella Direzione Marittima di Mogadiscio. Nella capitale somala viene catturato e fatto prigioniero dagli Inglesi, che lo trattengono fino al 1944. Viene riammesso al servizio solo nel 1945, e impiegato al comando della Direzione Marittima di Ancona prima e Venezia poi. Nominato Tenente Generale, dal 1951 siede al vertice dell’Ispettorato Generale del Corpo sino al 31 dicembre 1954, giorno del congedo. Muore a Roma il 14 Aprile 1959.

È stato insignito delle seguenti onorificienze:

  • Autorizzato a f​​regiarsi del distintivo con il motto “Libia” Attestato ufficiale di benemerenza “per avere, mentre si trovava su una barca a vapore, il 27 gennaio 1914, tratto in salvo un barcaiolo che stava per essere travolto dalle eliche in moto di un piroscafo, nel porto di Genova, riportando, per non abbandonare il pericolante, che sorreggeva, varie contusioni in seguito ai ripetuti urti della pirobarca contro il piroscafo”.
  • Medaglia d’Argento al Valor di Marina: “Durante la notte dal 20 al 21 gennaio 1917, affrontando nella più profonda oscurità in mare tempestoso, si avventurò per ben tre volte, dapprima con un rimorchiatore e successivamente con un’imbarcazione a remi, tra i frangenti della secca Diamante Petro nella Rada di Bengasi, e con calma perizia ed ardimento, seppe, fra i continui rischi, compiere felicemente il salvataggio di 22 naufraghi componenti l’equipaggio del p.fo “Alba M.” andato in secco in quella costa e traversatosi al mare con grave pericolo di perdersi totalmente”.
  • Campagna di guerra 1915-17-18 “per il servizio prestato in occasione di fatto d’arme e missioni speciali compiuti a bordo di RR.NN. in Cirenaica”.
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa della guerra 1915-1918.
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia a ricordo della Unità d’Italia.
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa della vittoria Interalleata. Campagna di guerra in dipendenza della guerra italo turca 1916-1919-20-21. Croce al merito di guerra in dipendenza di ferita riportata in guerra.
  • Medaglia di Bronzo al Valor di Marina: “con rara perizia e sprezzo del pericolo, armato un pattino di sua proprietà, correva, malgrado la violenza delle onde, in aiuto di un bagnante che, allontanatosi imprudentemente dalla riva era stato trascinato dalla corrente e, posto nell’impossibilità di far ritorno a terra, riuscendo a trarlo in salvo assieme ad altri due animosi, che gettandosi a nuoto per soccorrere il pericolante, correvano a loro volta pericolo di rimanere vittima del loro generoso tentativo” (Tripoli, spiaggia dei dirigibili, 21 agosto 1921).
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia con il motto “Campagna d’Africa”.
  • Medaglia di bronzo al Valor di Marina: “nel dirigere, durante una mareggiata, una difficile manovra per lo sbarco di passeggeri di un piroscafo, scorto uno di questi che, caduto in mare, versava in grave pericolo, si lanciò vestito in suo soccorso riuscendo con abilità ad evitare di essere schiacciato tra il piroscafo e la maona dalla quale si era lanciato” (Rada di Bengasi, 31 dicembre 1917).
  • Campagna d’africa Orientale 1935-1936. Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa per le operazioni in Africa Orientale Medaglia di Bronzo al valor di Marina “in occasione di un incendio manifestatosi a bordo di un piroscafo carico di benzina, si recava – non senza rischi - sulla nave e dando immediata disposizione per il suo allontanamento da altro naviglio carico di infiammabili ed esplosivi, riusciva ad evitare un pericolo di gran lunga maggiore”. Mogadiscio, 27 aprile 1936.
  • Medaglia di Bronzo al V​alor di Marina “in occasione del sinistro, causato dallo scoppio delle caldaie, del p.fo “Cesare Battisti” sul quale si trovava per ragioni di servizio, assumeva, sebbene in minorate condizioni di salute, la direzione e lo sgombero dei feriti e del personale imbarcato, dando prova di perizia e di sereno coraggio” (Massaua, 23 dicembre 1936).
  • Commendatore nell’ordine coloniale della Stella d’Italia.
  • Cavaliere nell’ordine di Ss. Maurizio e Lazzaro.
  • Ufficiale nell’ordine della Corona d’Italia.
  • Croce d’oro sormontata dalla corona Reale per 40 anni di servizio.
  • Campagna di guerra 1940-1941.
  • Commendatore nell’ordine “al merito della Repubblica Italiana”.
  • Medaglia Mauriziana al merito per dieci lustri di carriera.
  • Autorizzato a fregiarsi del nastrino di guerra 1940-1943.
  • Autorizzato a fregiarsi del nastrino di guerra 1944-1945.​

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/02/1951 al 31/12/1954

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Tenente Generale di Porto Alberto PACE

Il Tenente Generale di Porto Alberto Pace n​​​​​​​​​​asce a Vasto il 1 luglio 1889. Entra a far parte del Corpo delle Capitanerie di porto tramite concorso nel 1908 e, dopo aver frequentato il corso presso l’Accademia Navale, viene impiegato a Salerno prima e Genova poi. Nel capoluogo ligure rimane sino al 1913, anno in cui, promosso Ufficiale di Porto di 3^classe, viene impiegato presso la Capitaneria di Porto di Venezia dove vi rimane sino al 1919. Militarizzato durante il conflitto con il grado di Capitano, nel 1920 si trasferisce nella Capitaneria di Porto di Rimini. Dopo una parentesi all’Ispettorato Generale dal 1923 al 1925, trascorre quattro anni, dal 1925 al 1929, al Comando di Zara con il grado di Tenente Colonnello di Porto. Dal 1932 al 1936 guida la Capitaneria di porto di Bengasi. Dopo un breve periodo in Italia, presso il Consorzio Autonomo del Porto di Genova, va alla Direzione Marittima di Napoli, dove riveste l’incarico di Comandante in II, distinguendosi nelle operazioni di soccorso ad una nave incendiata in porto. Nel 1938, ormai Colonnello di Porto, comanda il Porto di Massaua, e successivamente, nel 1941, farà parte della Commissione d’Armistizio Italo-Francese a Gibuti del giugno 1940. Proprio a Gibuti viene fatto prigioniero dall’avanzata inglese in Africa Orientale nel dicembre 1942. Trascorre nei campi di prigionia alleati quasi tre anni, rientrando in Italia solo a guerra conclusa, nel maggio 1945. Viene impiegato al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, fino al 1948 quando, promosso Tenente Generale di Porto, assume l’incarico di Ispettore Generale del Corpo. Al vertice rimane solo per due anni, per essere poi trasferito alla presidenza dell’Ente Autonomo Porto di Napoli. Cessa dal servizio nel 1952. 

È stato insignito delle seguenti onorificenze:

  • Campagna di guerra 1915-16-17-18
  • Autorizzato a f​regiarsi della Medaglia commemorativa della Guerra
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia della vittoria interalleata
  • Ufficiale nell’ordine di SS.Maurizio e Lazzaro
  • Cavaliere nell’ordine coloniale della Stella d’Italia
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia con il motto “Libia”
  • Commendatore nell’ordine della Corona d’Italia
  • Croce d’oro sormontata dalla Corona Reale per oltre quaranta anni di servizio
  • Croce al merito di guerra (1° concessione)
  • Croce al merito di guerra (2° concessione)
  • Medaglia di Bronzo al Valor Civile con la seguente motivazione “in seguito a violenta esplosione, essendosi incendiata una petroliera con grave pericolo delle navi e delle zone adiacenti accorreva prontamente e, salito a bordo con il Comandante del Porto, si prodigava nelle operazioni dirette a circoscrivere e domare l’incendio, concorreva con il suo efficace intervento a limitare i danni e ad evitare un grave disastro” (Napoli, 13 ottobre 1937).
  • Campagna di guerra 1940-41-42
  • Nastrino della guerra con tre stellette

Muore a Roma il 19 Novembre 1959.

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/01/1948 al 31/01/1951

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Tenente Generale di Porto (FF. Comandante Generale) Antonio BISCONTI

Il Tenente Generale di Porto Antonio Bisconti è stato il primo Ispettore Generale del Corpo delle Capitanerie di porto del secondo dopoguerra: Ebbe i natali a Santa Maria Capua Vetere, il 22 marzo 1885. Diplomato presso il locale Istituto Tecnico, sezione commercio e ragioneria, entrò nel Corpo con il grado di Applicato di Porto di 2^classe nell’ottobre del 1904, dopo aver superato brillantemente il concorso. La sua prima esperienza lavorativa fu a Chioggia, dove rimase sino al 1906, anno del suo primo comando al Lido di Venezia. Nel 1908 durante il maremoto a Messina, fu in servizio presso la Capitaneria di porto dello Stretto, dove, per il soccorso prestato alla popolazione, ottenne una menzione onorevole. Al passaggio di grado ad Ufficiale di Porto di 3^classe, venne trasferito a Napoli, dove si trattenne sino al 1914, anno in cui, subito dopo la militarizzazione, con il grado di Capitano, prestò servizio a Trapani. Nel 1917, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, fu mandato al fronte, al comando della Capitaneria di porto di Grado, città austroungarica conquistata dall’esercito italiano nel 1915, persa con la rotta di Caporetto e definitivamente annessa all’Italia nel 1918. A seguito della rotta di Caporetto, fu integrato nei quadri del Reggimento Marina e per tutto il 1918 operò per la liberazione delle terre orientali sul fronte lagunare del basso Piave. Alla fine della guerra trascorse un periodo a Trieste, addetto al Governo Marittimo ex-austriaco (al capo del quale era stato designato il Generale Mazzinghi). Nel 1919 andò destinato a Fiume come capo del Governo marittimo ex-ungherese. Il Governo Marittimo, diviso nella monarchia bicefala nella sua parte austriaca, con sede a Trieste e nella parte ungherese con sede a Fiume, era l’istituzione imperiale cui era devoluto il governo di tutte le faccende marittime dello Stato, compresa l’edificazione e il mantenimento dei porti e dei fari. L’istituzione fu abolita con l’applicazione della legislazione italiana alle nuove provincie redente agli inizi degli anni venti. La permanenza di Bisconti a Fiume si prolungò per ben otto anni, essendo nominato, con l’annessione all’Italia nel 1924 e l’affermarsi delle istituzioni italiane, primo Direttore Marittimo di Fiume, con il grado di Tenente di Porto di 1^classe. Nella città quarnerina sposò, nell’ottobre del 1920, la signorina Elena His. Si laureò in scienze economiche e marittime presso l’Istituto Navale Superiore di Napoli il 23 novembre 1925. Dopo Fiume successero diversi comandi, dal 1928 al 1930 a Genova come Comandante in II, poi a Palermo e Venezia, come Direttore Marittimo. Infine ritornò in Campania, dove resse la Capitaneria partenopea dal 1937 al 1940, ed inoltre al già Maggiore Generale di Porto Antonino Bisconti fu affidato l’incarico di Commissario dell’ente autonomo del medesimo porto sino al 1943. La promozione a Generale Ispettore, alla fine di quell’anno, lo portò alla reggenza dell’Ispettorato Generale del Corpo delle Capitanerie di porto (facente funzioni di Comandante in II e a disposizione del segretariato generale del Ministero) fino al 1946. Diventò Ispettore Generale dal gennaio 1946 al 31 dicembre 1947. Collocato a disposizione dal 1 gennaio 1948, rimase in ausiliaria fino al 1958, anno in cui andò in congedo assoluto. 

E’ stato insignito delle seguenti decorazioni e onorificenze:

  • Menzione onorevole per l’opera di soccorso prestata ai danneggiati del terremoto di Messina, 28 dicembre 1908
  • Campagna di guerra 1917 e 1918
  • Medaglia commemorativa di guerra 1915 - 1918
  • Croce al merito di guerra Destinato in località battuta dal tiro nemico, assolveva lodevolmente gli i propri incarichi - Grado Gennaio/Novembre 1917 e 1918
  • Ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
  • Medaglia di benemerenza per i volontari della guerra 15 -18
  • Commendatore dell’Ordine Coloniale della Stella d’Italia
  • Medaglia commemorativa della spedizione di Fiume
  • Grand’Ufficiale della Corona d’Italia 1943
  • Medaglia di Bronzo al Valor di Marina: per aver coraggiosamente portato soccorso con una barca a remi ad un veliero pericolante nell'avamporto di Marsala durante l'imperversare di un fortunale (Marsala, 25 Novembre 1916).
  • Medaglia d’Argento al Valor di Marina: in seguito a violentissimo incendio manifestatosi con ripetute esplosioni, sulla nave petroliera Pagao e che, per la vicinanza di altre navi cariche di liquidi infiammabili, costituiva una grave minaccia alla sicurezza del porto, egli saliva a bordo della nave stessa, dando esempio di assoluto sprezzo del pericolo e assumeva, come Comandante del porto di Napoli, la direzione delle operazioni di soccorso, che condotte con grande energia e perizia marinara, portavano al salvataggio della nave e del carico. In occasione di un altro incendio sulla nave petroliera inglese Voreda, con pronta decisione, salito a bordo, organizzava e dirigeva le operazioni di salvataggio, dando ulteriore prova di grande perizia e coraggio (Napoli 2 marzo 1939).
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare Presidente di un Ente portuale, trovandosi presso un piroscafo sul quale si stavano caricando munizioni e si erano verificati scoppi di bombe, accorreva immediatamente a bordo per ordinare nel modo più efficace i provvedimenti atti a contenere il pericolo ed allontanare danni maggiori. Assunta la direzione del personale antincendio e dei militari accorsi, riusciva a contenere le fiamme e l’estensione del pericolo, disponendo la rimozione e la distruzione del materiale più instabile, facendo rimorchiare il piroscafo lontano dalle banchine (Tirreno aprile 1941).​

Morì a Napoli il 26 Maggio 1974. 

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 15/01/1946 al 31/12/1947 

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Ammiraglio di Divisione (FF. Comandante Generale) Aldo ASCOLI

L'Ammiraglio di Divisione (FF. Comandante Generale) Aldo Ascoli ​​​​nato ad Ancona il 14 settembre 1882, entra nella Regia Marina, frequentando l’Accademia Navale dal 1900 al 1904 nel Corpo dello Stato Maggiore. Nel 1906 la nomina a Sottotenente di Vascello. Durante questi anni comincia una diuturna esperienza di bordo che finirà temporaneamente durante gli anni della Grande Guerra, prendendo parte sia all’opera di soccorso ai territori devastati dal maremoto di Messina, sia alla guerra italo/turca, distinguendosi durante lo sbarco effettuato sulle coste libiche il 10 ottobre 1911 da bordo dell’Incrociatore Re Umberto. Nominato Tenente di Vascello dal luglio 1912, acquisisce la specializzazione in artiglieria durante gli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale. Destinato presso il Comando in Capo di Venezia, dà prova di grande acume tattico durante le operazioni sul fronte del Piave. Per questi meriti otterrà l’avanzamento a Capitano di Corvetta dal 16 settembre 1918. Sposa la Signorina Adele Beer il 29 maggio 1919. Dalla conclusione della Guerra riprende il suo imbarco, sino al 1923, quando assume l’incarico di Capo sezione Artiglieria presso il Comando Militare Marittimo di Venezia, mantenuto sino al 1925, anno in cui consegue il grado di Capitano di Fregata. Successivamente ricopre incarichi di comando su diverse Unità della Regia Marina. Capitano di Vascello nel 1930 comanda per i primi anni dal varo l’Incrociatore Giovanni Delle Bande Nere, dal 1932 al 1934, divenendo anche Capo di Stato Maggiore della 2° Squadra Navale. Questo il suo ultimo incarico a bordo. Per tutto il 1935 sarà il Capo di Stato Maggiore del Comando in Capo del Dipartimento Marittimo di Taranto. Nominato Contrammiraglio nel 1936, comanda il Distaccamento della Regia Marina di Massaua, in Africa Orientale, poi, rientrato in patria, il Regio Arsenale di Taranto. Transita nel grado Ammiraglio di Divisione dal 1 gennaio 1938, assumendo il Comando Militare Marittimo delle Isole dell’Egeo. E’ congedato il 31 dicembre di quell’anno, a causa della sua origine ebraica, ai sensi e per gli effetti del Regio Decreto del dicembre 1938, riguardante le “Disposizioni relative al collocamento in congedo assoluto ed al trattamento di quiescenza del personale militare delle Forze armate dello Stato di razza ebraica”. Ritiratosi a vita privata, dopo l’armistizio fuggì, nel novembre del 1943, con la famiglia a bordo di un peschereccio e dopo varie peripezie, arrivò a Bari, presentandosi al governo Badoglio. Recatosi a Taranto, si mise a disposizione della Marina e fu nominato Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di p​orto dell’Italia liberata. Ricollocato in ausiliaria, cessa dal servizio nel 1952. 

È stato insignito delle seguenti decorazioni/onorificenze:

  • Medaglia Commemorativa per l’opera soccorritrice prestata nei luoghi devastati dal terremoto del 28.12.1908.
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare: “Alla testa del suo reparto sotto il fuoco nemico, dimostrò serenità e coraggio e originò al suo esempio il magnifico contegno dei suoi dipendenti”. (Tripoli, Ottobre 1911).
  • Campagna di guerra italo turca 1911/1912.
  • Medaglia commemorativa guerra italo-turca 1911/1912.
  • Medaglia di Bronzo al valor Militare: “Comandante di un gruppo di artiglieria sotto intenso tiro avversario ne assicurava il funzionamento, conservando calma esemplare e non comune serenità sapendola infondere nei propri dipendenti”. (Sobbo, 22.8.1917).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “ Con calma, energia e valore, seppe, in critiche contingenze assolvere pienamente l’arduo compito affidatogli dimostrando di possedere belle virtù militari”. (Basso Isonzo, 27-28.8.1918).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “Organizzatore infaticabile, seppe in breve tempo, portare le sue numerose batterie al massimo grado di rendimento ed esercitò il comando di zona battuta con estrema violenza, da intenso tiro nemico, dando prova di strenuo valore in ogni circostanza ammirevole esempio ai propri dipendenti”. (Taglio Sile 15-20 giugno 1918).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “Preposto al comando delle artiglierie di Marina nel settore di Capo Sile, l’opera sua è stata in ogni momento saggia, oculata, veramente fattiva. Nelle giornate del 13 e 14 novembre 1917 per mettere in assetto difensivo di nuova linea Piave – Vecchio Sile, ove già si aveva sentore di infiltrazioni di grosse batterie nemiche su motoscafo non armato, e nel far prendere il nuovo assetto difensivo alle batterie dava mirabile esempio di ardimento, di sprezzo del pericolo e di attaccamento al dovere. (Capo Sile 13/14 Novembre 1917).
  • Croce al merito di Guerra: “Ha lodevolmente partecipato ai fatti d’arme di maggio e agosto 1917. Trovandosi in osservatorio avanzato sottoposto ad intenso fuoco nemico si è recato nella località ”Stallone” per dare ordini al personale dipendente meritandosi una ricompensa al valore”.
  • Campagna di Guerra 1915-1916-1917-1918.
  • Distintivo speciale per promozione per meriti di guerra.
  • Medaglia Commemorativa della guerra 1915-1918.
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia.
  • Medaglia Interalleata della Vittoria.
  • Commendatore dell’ordine coloniale della Stella d’Italia.
  • Grande Ufficiale dell’ordine della Corona d’Italia.
  • Campagna d’Africa 1935/1936.
  • Medaglia Commemorativa con gladio romano, per le operazioni militare in Africa Orientale Italiana.
  • Commendatore dell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro.
  • Medaglia di Benemerenza per volontari di guerra per essersi trasferito dopo l’8.9.1943 dai territori controllati dai tedeschi a quelli liberati, per porsi agli ordine del governo Nazionale.
  • Medaglia Mauriziana al merito dei dieci lustri di carriera militare.
  • Medaglia d’onore di 1° grado per aver compiuto 20 anni di navigazione.​

Muore a Roma il 9 giugno 1959.

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 08/09/1943 al 14/01/1946

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Ammiraglio di Squadra Silvio SALZA

L'Ammiragflip di Squadra Silvio Salza ​​​​​​​nato il 12 gennaio 1879 a Torino, entra nella Regia Accademia Navale il 1° agosto 1897, per la frequenza del corso normale del Corpo dello Stato Maggiore. Appena terminato l’iter formativo viene imbarcato su nave Elba partecipando alla spedizione internazionale per la Rivolta dei Boxer nel 1901, per la quale fu garantita all'Italia una concessione commerciale nell'area della città di Tientsin (l'odierna Tianjin) in Cina. Nominato Sottotenente di Vascello il 1° luglio 1901, prosegue la sua carriera compiendo imbarchi su diverse unità della Regia Marina, partecipando a tutte le più grandi operazioni di quegli anni, dall’opera di soccorso alle popolazioni di Messina e Reggio Calabria per il terremoto del dicembre 1908, al conflitto italo – turco, sfruttando la sua abilità d’artigliere. La prima guerra mondiale lo sorprende a bordo della Regia nave da battaglia Leonardo da Vinci. Durante gli anni della Grande Guerra è anche al Comando dei Treni Armati, incarico che ricopre dando prova “in ogni circostanza di salde virtù militari”. Nel 1918 rientra a bordo della torpediniera Alcione come comandante e capo squadriglia. Sbarcherà solamente nel 1920 quando, nominato Capitano di Fregata, verrà destinato presso la Commissione Interalleata di controllo a Berlino sino al 1921, e all’Istituto di Guerra Marittima di Livorno, sino al 1923. Consegue il brevetto di specializzazione superiore tecnico-scientifica nel servizio di artiglieria, balistica e chimica degli esplosivi. Dopo due anni di imbarco sul Cavour (dove assume anche l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore delle Forza navale del Mediterraneo) e sul Confienza, il Capitano di Vascello Salza presta servizio presso lo Stato Maggiore Marina a Roma, per poi assumere i comandi delle Regie Navi Ferruccio, Giulio Cesare, Taranto, Doria e Duilio. Nel 1931 è nominato Direttore dell’Istituto di Guerra Marittima, guadagnando la libera docenza in Storia e Politica Navale. Contrammiraglio nel 1933 diviene Aiutante di Campo Generale di Sua Maestà il Re. Comanda nel 1935 il Duca d’Aosta e nel 1936 il Delle Bande Nere. Successivamente comanda il Dipartimento Marina Militare Autonomo dell’Alto Adriatico di Venezia. Nominato Ammiraglio di Squadra nel 1938 assume l’incarico di Comandante del Corpo delle Capitanerie di Porto dal 1939 sino al 1941. In questo periodo ha anche altri incarichi quali presidente del Comitato Superiore di Coordinamento di Progetti Tecnici e fa parte della Commissione Italiana di Armistizio con la Francia (CIAF), nella delegazione di Biserta. Nel novembre 1941 lascia il Comando Generale per sedersi a capo della Delegazione Generale della CIAF, con sede ad Algeri, sino a fine 1942, quando, sebbene collocato in ausiliaria per limiti d’età, sarà richiamato per ricoprire il medesimo incarico. Richiamato per altre due volte assumerà gli incarichi di Presidente della Commissione d’inchiesta sui sinistri marittimi e di membro della Commissione d’inchiesta speciale. Cessa dal servizio nel settembre 1946. Collocato in congedo assoluto nel 1954. 

È stato insignito delle seguenti onorificienze:

  • Campagna Estremo Oriente 1900 -1901
  • Medaglia Commemorativa col motto : “CINA”
  • Medaglia a ricordo delle Campagne d’Africa
  • Encomiato in modo speciale per l’ottima preparazione dei puntatori della R.N. Napoli
  • Medaglia commemorativa per l’opera soccorritrice prestata nei luoghi devastati dal terremoto del 28 dicembre 1908.
  • Medaglia di bronzo per essersi segnalato nel prestare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto del 28 dicembre 1908.
  • Campagna di guerra italo-turca 1911-1912
  • Medaglia commemorativo della guerra italo-turca 1911-1912
  • Cavaliere delle Corona d’Italia per R.D. del 3 aprile 1913: Con la buona organizzazione delle artiglierie a lui affidate e per l’efficace direzione del tiro contribuì al buon successo dell’azione contro le opere dei Dardanelli (Egeo, 1912).
  • Croce d’oro per anzianità di servizio
  • Medaglia di bronzo al valore militare: “Per aver efficacemente coadiuvato il proprio Capo Squadriglia in una difficile operazione presso una base navale nemica e per aver tenuto molto lodevolmente il comando di una torpediniera costiera dando prova di ottime qualità militari e marinaresche” (Alto Adriatico, 26 marzo 1917).
  • Croce di guerra (I concessione) “Comandante di treno armato in occasione di un attacco di unità nemiche alla nostra costa, col tiro rapidamente aggiustato dei cannoni da lui diretti, riusciva subito a far desistere dal loro compito le siluranti avversarie ed a colpirne ripetutamente una. Prestava inoltre la sua opera efficace ed intelligente nelle operazioni di disincaglio di due nostre unità ed in ogni circo costanza dava prova di salde virtù militari” (OdG comando in Capo delle Forze Navali del 19 Febbraio 1919).
  • Croce di guerra (II concessione) “Comandante di torpediniera ed in seguito di squadriglia Torpediniere, eseguiva numerosissime missioni di guerra dando prova di in ogni circostanza di abilità e belle virtù militari” (OdG del Comando in Capo Forze Navali del 6 giugno 1919).
  • Campagna di guerra: 1915 – 1916 – 1917 – 1918
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915 – 1918
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
  • Medaglia interealleata della Vittoria
  • Brevetto di direttore superiore di tiro
  • Brevetto di specializzazione superiore scientifica nel servizio delle artiglierie, balistica e chimica degli esplosivi.
  • Libera docenza in storia e politica navale.
  • Grande Ufficiale dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro
  • Grande Ufficiale dell’Ordine Coloniale della Stella d’Italia
  • Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Corona d’Italia
  • Medaglia d’onore di lunga navigazione per aver compiuto venti anni di navigazione.
  • Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di servizio
  • Croce d’oro per anzianità di servizio, sormontata dalla Corona d’Italia
  • Nastrino commemorativo dell’operazioni militari in Spagna.​

 

  Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 10/07/1939 al 30/06/1940

 da www.guardiacostiera.it/

 

...dal 1939 al 1910

Ammiraglio di Squadra Mario FALANGOLA

L'Ammiraglio di Squadra Mario Falangola ​​​​​nato a Roma il 9 agosto 1880, entra in Accademia nel 1899. Nominato guardiamarina dello Stato Maggiore nel 1902, compie il suo primo periodo di imbarco sulla Corazzata Sardegna, a cui seguirà quello sulla gemella Calabria. Il 1 settembre 1906 viene promosso Sottotenente e nel 1911 Tenente di Vascello partecipando con l’incrociatore Garibaldi alla guerra italo-turca. Con questo grado contrae matrimonio con la Sig. Borg Wanda Caterina, da cui si separerà nel 1928. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale non lo coglie impreparato durante il suo imbarco sul sommergibile Salpa, e successivamente assumerà il comando dell’Orop. Durante l’intero arco del conflitto, si distingue in numerosi azioni di guerra, come testimoniato dalle diverse medaglie al valore a lui conferite, ma anche in studi tecnici per miglioramenti sugli apparati dei sommergibili. Per meriti di guerra viene anche promosso Capitano di Corvetta dal 1 aprile 1918. Sempre per meriti di guerra transita nel grado di Capitano di Fregata dal 16 settembre 1918, essendo al comando dei sommergibili F.7 prima e Marcello poi. All’indomani delle sue epiche gesta durante la Grande Guerra è impiegato come comandante di Regie Navi utilizzate per il trasporto costiero di gasolio e acqua come la Bronte e la Brennero. Nel 1924 è Capo Ufficio nella Base Navale di Pola e poi Addetto al Commissariato dell’Oltregiuba somalo. Dalla Somalia, dal 1925 interamente italiana, ritorna a metà di quell’anno. Il 1 maggio 1925, nominato Capitano di Vascello comanda alcune Unità navali, nell’ordine si susseguono Tigre, Leone, Volta, Mirabello e Giulio Cesare. L’imbarco è intervallato solamente da una destinazione a terra come Capo di Stato Maggiore del Comando Marina Militare di Sicilia e comandante del Difesa Marittima di Messina. Nominato Contrammiraglio dal 16 agosto 1932 assume il comando Marina in Sicilia sino al settembre 1933, passando in seguito al comando del Regio Arsenale di La Spezia. Ammiraglio di divisione dal 1 dicembre 1935, dirige l’Ispettore per la costruzione, l’allestimento e il collaudo di nuove navi fino al 1939, quando con il grado di ammiraglio di Squadra passa al Comando del Corpo delle Capitanerie di porto, in ottemperanza a quanto prescritto dal decreto del 11 novembre 1938, che prevedeva, tra le tante norme, un Ammiraglio di Squadra della Marina Militare al vertice delle Capitanerie di p​orto. Regge il Corpo sino al luglio del 1939, quando diviene Comandante in Capo della Squadra Sommergibili. Ritornerà al Comando delle Capitanerie dal gennaio 1942 al 8 settembre 1943, data dell’armistizio con gli alleati. Collocato in ausiliaria per età, viene posto in congedo assoluto nel 1945. 

Gli sono state concesse le seguenti decorazioni/onorificenze:

  • Medaglia a ricordo della Campagna d’Africa.
  • Campagna di guerra italo-turca 1911/1912.
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare: ”In acque nemiche attaccava un convoglio che procedeva ad un importante azione di recupero ed obbligava il nemico a rinunciare alla sua impresa” (Alto Adriatico, 27.8.1916).
  • Medaglia d’Argento di I classe per i benemeriti delle Scienze Navali, per l’apparecchio da lui ideato destinato a determinare le variazioni di rilevamento di un bersaglio dal periscopio di un Sommergibile.
  • Distintivo speciale per promozione per merito di guerra.
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare. “Per l’ardimento, la tenacia combattiva dimostrati nell’attaccare e silurare un piroscafo armato nemico, in zona probabilmente minata, sfuggendo poi abilmente alla strenua caccia di aeroplani e siluranti” (Alto Adriatico, 12.1.1918).
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: “ Imbarcato su sommergibile ha compiuto 20 missioni di guerra sulla costa nemica, dimostrando alto spirito combattivo, disprezzo del pericolo, non comuni qualità militari e marinaresche”. (Alto Adriatico Maggio 1915 – Febbraio 1918).
  • Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.
  • Medaglia di Argento al Valor Militare: “per eseguire una difficile perlustrazione in un porto nemico, superando due volte zone minate, dando prova di grande abilità tecnica e di sereno sprezzo del pericolo. In altra occasione, nonostante difficili condizioni idrografiche e di tempo, oltrepassava sbarramenti di mine, e nell’interno del Quarnaro, riusciva a colpire con un siluro un piroscafo. Tentava più tardi di attaccare un gruppo di siluranti dislocate per dargli caccia, ed abilmente sfuggiva al loro inseguimento”. (Acque Dalmate 12/7 – 10.11.29/8 – 1/9/1918).
  • Campagna di Guerra 1915,1916,1917,1918.
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915 – 1918.
  • Medaglia a ricordo dell’Unità Nazionale.
  • Medaglia della Vittoria Interealleata.
  • Croce d’oro per anzianità di servizio, sormontata dalla Corona d’Italia.
  • Medaglia d’Argento di 2^classe per la sua pubblicazione : “I sommergibili F.7”.
  • Ufficiale dell’ordine Coloniale della Stella d’Italia.
  • Grande Ufficiale dell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro.
  • Cavaliere di Gran croce dell’ordine della Corona d’Italia.
  • Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia: “Comandante in Capo in della Squadra Sommergibili, nel difficile e silenzioso periodo di preparazione alla guerra diede la sua fede animatrice, la sua pronta intelligenza, la sua pronta competenza in ogni ramo per fondere in un blocco unico macchine, armi ed uomini. In diciotto mesi di guerra, sotto il suo Comando, l’arma subacquea inflisse al nemico la perdita e la inutilizzazione di un rilevante tonnellaggio, assicurò l’uso di rotte vitali, apportò validi aiuti alle altre Forze Armate, operò con freddo eroismo contro le più munite basi navali avversarie” ( 10 Giugno 1940 – 31 Dicembre 1941).
  • Conferitogli dal Governo Tedesco la Gran Croce al Merito con spada dell’Ordine dell’Aquila Tedesca.
  • Medaglia mauriziana per 10 lustri di servizio.​

Muore a Roma il 14 luglio 1967. 

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 03/01/1939 al 09/07/1939

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Tenente Generale di Porto Armando GAETA

Il Tenente Generale di Porto Armando Gaeta nasce il giorno​ 11 febbraio 1879 a Castellamare di Stabia. Superato il concorso per Applicato di Portto di 2^ classe il 1 aprile 1899, presta servizio nella Capitaneria della propria città. Qui vi rimane per due anni, prima di essere trasferito prima a Brindisi poi a Palermo. Appena ottenuto il passaggio per concorso ad Ufficiale di Porto di 3^ classe, comanda l’Ufficio di Porto di Termini Imerese, dalla fine del 1903 a tutto il 1904. Ritorna nella Capitaneria di Castellamare in quell’anno, dove sposa la Signorina Emma Sinigagliere il 27 giugno 1909. Nel 1913, con il grado di Ufficiale di Porto di 1^ classe viene trasferito nella vicina Capitaneria di Pizzo Calabro. Durante gli anni della Grande Guerra viene militarizzato con il grado di Capitano, e successivamente transita nei quadri della Regia Marina con quello di Tenente Colonnello. Lasciata Pizzo Calabro, ritorna per poco tempo a Castellamare per poi essere destinato ad Antivari (odierna Bar), tra il 1919 e il 1920, prima degli accordi di Tirana. Rientrato in Italia gli vengono affidati diversi incarichi di prestigio nelle diverse regioni italiane, dapprima nella sua città natale, Castellamare di Stabia, dal 1920 al 1923, come Comandante della locale Capitaneria, poi come Direttore Marittimo della Sardegna dal 1923 al 1928 ed infine Direttore Marittimo del Veneto dal 1928 al 1932. Il Maggiore Generale Gaeta, da quest’anno sino al 1936, è impiegato come Regio Commissario dei Magazzini Generali di Trieste, l’ente gestore dello scalo marittimo giuliano. Al suo rientro nella Capitale lo attende la nomina a Tenente Generale di Porto Ispettore del Corpo delle Capitanerie, dal 1 gennaio 1937 al 2 gennaio 1939​, in virtù del decreto del 11 novembre del 1938, che stabiliva nuove attribuzioni ed ordinamento al Comando Generale (il quale doveva essere retto da un Ammiraglio di Squadra facente parte della Regia Marina), del personale militare e civile delle Capitanerie di p​orto, nonché l'organizzazione interna delle stesse. Dal 2 gennaio 1939 il Tenente Generale Ispettore Gaeta è impiegato come Comandante in II del Corpo nonché come reggente dello stesso durante le assenze dei Comandanti Generali a lui successivi. Collocato in ausiliaria dal 12 febbraio 1944, viene posto in congedo assoluto dal 1 maggio 1954. 

È stato insignito delle seguenti decorazioni/onorificenze:

  • Elogio per il modo diligente e zelante con il quale disimpegna il lavoro affidatigli.
  • Campagna di Guerra 1919 (Albania)
  • Campagna di Guerra 1920 (Albania) – “Per essere stato destinato ad Antivari e confine albanese anteriormente all’accordo di Tirana”.
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa della guerra 1915-1918
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia.
  • Grand’Ufficiale dell’ordine della corona d’Italia
  • Grande Ufficiale dell’ordine coloniale della Stella d’Italia
  • Grande Ufficiale dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro
  • Croce d’oro sormontata dalla Corona d’Italia (40 anni di servizio)

Deceduto a Roma il 14 dicembre 1963. 

 

 

​ Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/01/1937 al 02/01/1939

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Tenente Generale di Porto Francesco PASCIUTO

Il Tenente Generale di Porto Francesco Pasciuto nasce a Gaeta nel 1876, e dopo aver concluso gli studi liceali, supera il concorso per Applicato di Porto di 2^classe il 16 aprile 1897. Agli albori del XX secolo è nominato applicato di 1^classe, e si trasferisce da Napoli, a Porto Empedocle e a Reggio Calabria. Ufficiale di 3^classe nel 1904, dopo aver affrontato con successo il concorso, ha la sua prima esperienza di Comando presso l’Ufficio di Porto di Termini Imerese. Al termine di questa, è trasferito nella Capitaneria di Genova, dove rimane per quattro anni sino al 1907, anno in cui comincia la sua attività al centro dell’Amministrazione delle Capitanerie di Porto. Per dieci anni (dal 1907 al 1917) l’Ufficiale di 2^classe Pasciuto presta servizio all’Ispettorato. Successivamente lavora anche direttamente a contatto con la politica, sedendo nel Gabinetto del Ministro della Marina, Del Bono, per due anni sino al 1920. Durante gli anni della Grande Guerra, viene militarizzato con il grado di Capitano. Al transito delle Capitanerie nei quadri della Regia Marina, assume la denominazione di Tenente Colonnello. Dirige la quinta sezione della Direzione Generale della Marina Mercantile dal marzo di quell’anno all’aprile 1924. A questa prolungata esperienza a livello ministeriale, s’aggiunge anche quella in periferia. Infatti ad un breve comando presso la Capitaneria di Bari nel 1924, segue un biennio a capo della Direzione Marittima della Campania. Regge contemporaneamente il Commissariato del Porto di Napoli. Già Colonnello di Porto, Pasciuto dal 15 febbraio 1928 al 29 gennaio 1931 comanda la Direzione Marittima di Genova. Ritorna a Roma in quell’anno e con il grado di Maggiore Generale di Porto dirige l’Ispettorato del Lavoro Marittimo e Portuale, divisione della Direzione Generale della Marina Mercantile, per cinque anni, dal 1931 al 1936. Alla nomina a Tenente Generale, conseguita il 1 luglio 1936, assume il Comando dell’Ispettorato delle Capitanerie di porto, incarico mantenuto sino al dicembre di quell’anno. Posto a disposizione dal 1 gennaio 1937, per limiti d’età, è richiamato in servizio, durante la Seconda Guerra Mondiale, al Comando della Capitaneria di porto di Spalato dal 29 giugno 1941 al 30 aprile 1942. Sino al 1944 opera come Presidente del Commissariato Autonomo del Porto di Genova. Congedato dal richiamo, viene posto in congedo assoluto dal 1 gennaio 1949. 

Onorificenze e Decorazioni

  • Encomiato con dispaccio n.1605 del marzo 1898: In lodevole opera prestata nel salvamento degli equipaggi dei brigantini goletta “Genitore S” e “Stella d’Italia” naufragati a Porto Empedocle il 4 e 5 dicembre 1897. Il ministro dell’Agricoltura Industria e Commercio, ha partecipato che avendo frequentato nei mesi di maggio e giugno 1909 i corsi di lezioni teorico – pratiche sulla pesca e sull’acquacoltura , ha seguito le lezioni con gran diligenza e alla fine del corso ha felicemente sostenuto gli esami, segnalandosi come uno dei migliori allievi e meritando uno dei quattro premi di Lire 300 stabiliti dall’amministrazione;
  • Nominato giudice supplente del Tribunale Supremo Militare dal 1 gennaio 1937;
  • Commendatore dell’ordine Coloniale della Stella d’Italia;
  • Croce d’oro sormontata dalla Corona d’Italia, per anzianità di servizio;
  • Cavaliere di Gran croce dell’ordine della Corona d’Italia;
  • Grande ufficiale dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro Campagna di guerra del 1941 - 1942.​

Muore a Roma il 30 dicembre 1971.​

 

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​Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/07/1936 al 31/12/1936

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Tenente Generale di Porto Carlo VERGARA CAFFARELLI Di CRACO

Il Tenente Generale di Porto Carlo Vergara Caffarelli Di Craco, a​​​ppartenente alla nobile famiglia dei Duchi di Craco, Marchesi di Savochetta e Marchesi di Comignano, nasce a Portici, nei pressi di Napoli, il 12 Febbraio 1877. Sin da piccolo dimostra grande interesse per il mare, entrando in Accademia Navale con il grado di Guardiamarina del Corpo dello Stato Maggiore. Presta servizio su numerose unità della Regia Marina, tra queste la Vittorio Emanuele, la Vespucci, la Trinacria, il Terribile e il Dandolo, sino al settembre 1905, quando con il grado di Tenente di Vascello transita nel Corpo delle Capitanerie come Ufficiale di Porto di 3^ classe. Le sue prime esperienze saranno all’interno delle strutture di Castellamare di Stabia e Napoli. Lascia la regione campana per trasferirsi prima a Civitavecchia dove contrae matrimonio con la signorina Ada Ronchey, nel 1906 e poi a Rodi, nelle locali Capitanerie di Porto. Questi erano i primi anni di governo italiano sulle isole del Dodecanneso, conquistate, insieme alla Libia, durante la guerra italo turca del 1911 - 12. Rientrerà in Italia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, quando militarizzato con il grado di Capitano, assume il comando del Circondario Marittimo di Pozzuoli mantenuto sino al 1918, anno in cui si trasferisce per servizio nella Capitaneria istriana di Pola. Trascorre circa dieci anni a Roma al Ministero della Marina, in seguito delle Comunicazioni, a capo della Direzione Generale Marina Mercantile, e al Ministero delle Colonie, Ufficio della Marina Mercantile. Con il grado di Colonnello di Porto nel 1928 torna nella sua regione come Direttore Marittimo di Napoli. Due anni più tardi, ottiene il trasferimento per il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di p​orto di cui diventerà Tenente Generale Ispettore nel 1936, seppur per pochi mesi, perché colpito da limiti di età e collocato in ausiliaria.  Per esigenze straordinarie durante la Seconda Guerra Mondiale, viene richiamato per dirigere gli uffici del Comando del Corpo delle Capitanerie di porto a Roma dal maggio 1943 al giugno 1944, ma dopo l'8 settembre 1943 non aderì alla Repubblica Sociale Italiana, rimanendo a Roma per otto mesi in un rifugio sicuro.​ Posto in riserva al termine del 1944. 

E’ stato insignito delle seguenti decorazioni e onorificenze:

  • Medaglia commemorativa con il Motto Libia Campagna di guerra per l’anno 1915 e 1918
  • Medaglia Commemorativa per la guerra del 1915-18
  • Croce d’oro per 25 anni di Servizio Medaglia Interalleata della Vittoria
  • Commendatore dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro
  • Commendatore dell’ordine coloniale della Stella d’Italia
  • Cavaliere di Gran Croce dell’ordine della Corona di Italia
  • Campagna di guerra del 1943
  • Medaglia mauriziana al merito dei dieci lustri di carriera militare.​

Scompare a Roma il 7 marzo 1966.

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/01/1936 al 30/06/1936 

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Tenenete Generale di Porto Francesco MARENA

Il Tenenete Generale di Porto Francesco Marena n​​​asce a Bari nel 1868. Dopo aver trascorso i suoi primi anni di servizio come fuciliere telegrafista nei quadri della Regia Marina, transita nel Corpo delle Capitanerie il 12 marzo 1899 con il grado di Applicato di Porto di 2^classe. Presta servizio nella sua città natale, dove sposerà la signorina Amina Vanalesti. Dopo solo cinque anni nel grado, nel 1904, supera l’esame per diventare Ufficiale di Porto di 3^classe, trasferendosi dalla Capitaneria di Bari, che aveva a capo il futuro primo Comandante Generale del Corpo Francesco Mazzinghi, all’Ufficio di Porto di Barletta, come titolare. Dal 1908 ritorna a Bari sino al 1915, anno in cui si trasferisce nel vicino ufficio di Porto di Molfetta, come Comandante, per tutta la durata della Prima Guerra Mondiale. Nel porto pugliese si segnala per la fattiva collaborazione fornita alle varie autorità militari operanti sul territorio, essendo zona battuta da pesanti bombardamenti nemici. Per la temporanea militarizzazione del Corpo assume il grado di Capitano e successivamente, con il riconoscimento delle Capitanerie nei quadri della Regia Marina, quello di Tenente Colonnello. Poco dopo il termine della Grande Guerra lascia la regione natia per giungere in Liguria, dove ricopre l’incarico di Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della regione, ininterrottamente per nove anni dal 1919 al 1928, con il grado di Maggiore Generale di Porto. Giunto, in quell’anno, nella capitale italiana all’Ispettorato Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, attende poco più di un anno per assumere il comando del Corpo con il grado di Tenente Generale. Durante la sua reggenza, durata un quinquennio, le Capitanerie di Porto rispondono prontamente alla chiamata del conflitto italo-etiopico, concretizzando le spedizioni, mantenendo un constante afflusso di quanto richiesto dalla condotta delle azioni militari e controllando le navi addette al trasporto di uomini e mezzi per il fronte. Raggiunti i limiti di età, viene collocato a disposizione il 1 gennaio 1936. 

Decorazioni:

  • Corona di Prussia di 3^classe;
  • Campagna di guerra 1915,1916,1917,1918;
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia;
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915 -1918;
  • Croce di guerra al valor militare “ Comandante del Porto di Molfetta durante tutto il periodo della guerra coadiuvò in modo altamente encomiabile nei vari servizi bellici le autorità militari. Provvide personalmente al recupero ed alla disattivazione di numerose mine nemiche in condizioni spesse volte difficilissime e con gravi rischi personali”.
  • Croce d’Oro per anzianità di servizio;
  • Attestato Ufficiale di Benemerenza “per aver, con alto spirito di dovere e sagace competenza, diretto le operazioni di spegnimento del motoveliero americano City of Pascagoula, avvenute nel porto di Genova, la notte del 15 maggio 1921”.
  • ​Ufficiale dell’ordine olandese di Orange Nassau;
  • Medaglia della vittoria Interalleata;
  • Croce di 3^classe dal governo spagnolo dell’ordine del Merito Navale;
  • Commendatore dell’ordine della Corona d’Italia;
  • Cavaliere di Gran croce dell’ordine della Stella d’Italia;
  • Medaglia Commemorativa della Marcia su Roma;
  • Gran Ufficiale dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro;
  • Attestato di benemerenza per lavori utili alla Regia Marina in applicazione delle norme contenute nel Decreto Ministeriale del 2 luglio 1924, per alcuni studi riguardanti i servizi della Marina Mercantile.

Muore a Genova il 15 ottobre 1945.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 09/09/1930 al 31/12/1935

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Tenente Generale di Porto Pirro ALFERI OSORIO

Il Tenente Gnenerale di Porto Pirro Alferi Osorio è n​​​​​​​​​​​ato a Torino da nobile famiglia. Il giovane Pirro Alferi Osorio entra nel Corpo delle Capitanerie tramite concorso per Applicato di Porto di 2^ classe, il 12 febbraio 1883. Nei primi anni della sua carriera svolge servizio in Sicilia nella sede di Porto Empedocle. Dal 1885, invece ritorna sulla penisola nella capitaneria di Porto di Civitavecchia da dove si trasferirà con il grado di Ufficiale di 3^ classe a Genova. Intervallati da due anni presso la sede di Napoli, l’esperienza genovese porta al giovane Pirro utili insegnamenti e tanta esperienza nell’amministrazione marittima. Dal 1895 al 1902 è a capo dell’ufficio di Porto di Pozzuoli con il grado di Ufficiale di 2^ classe. Nello scalo campano sarà l’artefice di una valente opera di salvataggio nei confronti di numerosi equipaggi che naufragarono il giorno 9 dicembre 1897, sforzo che gli vale la nomina a Cavaliere nell’ordine della Corona d’Italia.  Da quel 1902 l’Ufficiale di 1^classe Pirro Alferi Osorio si trasferirà nella capitaneria di Porto di Livorno dove nel 1904 si distingue per il suo zelo ed impegno nella direzione della stessa durante l’assenza del titolare. Nel 1909 viene promosso a Capitano di Porto. Si trasferisce poi a Venezia durante i difficili anni della Prima Guerra Mondiale. Militarizzato con il grado di Maggiore, eccelle nel Comando di questo territorio sottoposto a pesanti attacchi nemici ed a ridosso della linea del fronte di guerra per la liberazione delle terre giuliane. La Croce al merito di guerra appuntata sul suo petto è la testimonianza di questa sua attitudine al Comando. Al termine della Prima Guerra Mondiale, per effetto del transito del Corpo nei quadri della Regia Marina, è promosso al grado di Colonnello. 

Dopo la permanenza veneta, torna a Livorno come Comandante del Porto e Direttore Marittimo della Toscana dal 1918 con il grado di Generale. Arriva nella sede dell’Ispettorato Centrale delle Capitanerie di Porto nel 1925. Viene nominato Tenente Generale di Porto dal 21 dicembre 1927, assumendo la nomina di Ispettore del Corpo delle Capitanerie di Porto solamente nel 1928. Colpito dai limiti di età viene posto in ausiliaria l’8 settembre 1930.    

Richiamato in servizio dal 8 settembre 1930 al 30 settembre 1931, viene posto in congedo assoluto nel 1940. 

​E’ stato insignito delle seguenti onorificenze:

  • Cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia “ per avere egregiamente diretto con intelligenza e zelo i soccorsi per gli equipaggi di numerose navi incidentate il 9 dicembre 1897 nelle acque di Baia prendendo parte in darsena alle operazioni di salvataggio senza però astenersi a rischio di vita.”
  • Encomiato dal Ministero delle Comunicazioni per il modo lodevole con cui resse nel luglio-agosto 1904 il compartimento Marittimo di Livorno, durante l’assenza del titolare;
  • Encomiato dal Ministero delle Comunicazioni per l’opera intelligente e zelante spiegata in momenti difficili come reggente la Capitaneria di Porto di Livorno;
  • Cavaliere dell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro;
  • Campagna di Guerra del 1915, 1916, 1917, 1918;
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia;
  • Medaglia Commemorativa della Guerra 1915 – 1918;
  • Croce al Merito di Guerra “per quasi tre anni, durante la guerra tenne in modo altamente encomiabile il Comando del Compartimento Marittimo di Venezia in cupi circostanze dimostrando, e specialmente durante i numerosi attacchi alla Piazza, elevato spirito di energia, prontezza di decisione e noncuranza dei rischi”
  • Commendatore dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro;
  • Grande ufficiale dell’ordine della Corona d’Italia;
  • Croce d’oro sormontata dalla Corona d’Italia per 40 anni di servizio.​

Si spegne a Livorno il 19 aprile 1941.

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 21/12/1927 al 08/09/1930

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Tenente Generale di Porto Giulio INGIANNI

Il Tenente Generale di Porto Giulio Ingianni n​​​ato a Marsala il 18 dicembre 1876, diplomato presso l‘Istituto Tecnico Nautico di Trapani, Giulio Ingianni viene iscritto nella terza categoria della leva obbligatoria di Porto Empedocle. Entra nell’amministrazione delle Capitanerie di Porto tramite concorso nel gennaio del 1896, con la qualifica di Applicato di Porto di 2^classe, destinato presso la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle. Dopo la promozione ad Applicato di Porto di 1^classe, conseguita nel 1898, viene trasferito nella sede di Palermo e l’anno dopo contrae matrimonio con la signorina Giulia Fodale, da cui avrà tre figlie. In questa sede permane sino al 1904, anno in cui, passato Ufficiale di Porto di 3^classe, Giulio Ingianni viene trasferito presso l’Ispettorato del Corpo delle Capitanerie di Porto a Roma. Nella capitale trascorre gran parte della sua carriera, con l’eccezione dei periodi successivi all’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, consumati con il grado di Capitano di Porto al seguito di Francesco Mazzinghi, primo Comandante Generale del C​orpo delle Capitanerie di porto, negli scenari di conflitto del versante adriatico della penisola. Al termine della Grande Guerra partecipa a Parigi alla “Commissione delle Riparazioni di Guerra”, in cui si adopera attivamente affinché il patrimonio navale della Venezia Giulia, in particolare triestino, non sia diviso tra le potenze vincitrici del conflitto, scoraggiando, nella fattispecie, le mire inglesi sulla flotta navale ex-austriaca e quelle jugoslave. Rientra in Italia nel 1921, venendo nominato Colonnello di Porto a scelta per meriti eccezionali. Successivamente ricopre gli incarichi di Commissario Straordinario del Consorzio Autonomo del Porto di Genova e Reggente della Direzione Generale della Marina Mercantile. E’ nominato Generale Capo, Ispettore del Corpo delle Capitanerie di Porto il 19 aprile del 1925, incarico mantenuto sino al ​1927, detenendo tuttavia, anche quello di Direttore Generale della Marina Mercantile, che coprirà sino al giugno/luglio 1944. Fa parte della delegazione italiana, come esperto navale, alla conferenza di Londra per la riduzione degli armamenti nell’inverno del 1930. Cessa dal servizio nel 1939, entrando a far parte del Senato del Regno di Italia con Regio Decreto del 12 ottobre 1939 ma subito richiamato in servizio durante la Seconda Guerra Mondiale fino al 1944. Nel secondo dopoguerra, ormai ritirato dalla vita pubblica, viene investito del titolo di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana nel 1953, in tal maniera vengono riconosciuti a Giulio Ingianni l’impegno e la dedizione che per una vita ha dedicato alla marineria Italiana e al Corpo delle Capitanerie di Porto. 

Medaglie, decorazioni e riconoscenze:

  • Insegna dell’Aquila Imperiale , concessa da sua Maestà l’Imperatore di Germania Gran cordone dell’Ordine della Corona d’Italia 6 dicembre 1923
  • Grande ufficiale dell’Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro 3 giugno 1932
  • Grande ufficiale dell’Ordine coloniale della Stella d’Italia 30 giugno 1937 
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915-18 
  • Medaglia a ricordo dell’unità d’Italia Croce d’onore per anzianità di servizio 
  • Croce al merito di guerra 
  • Medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di servizio militare

Muore a Roma il 10 luglio 1958. 

 

 Comandante Generale delle Capitanerie di Porto 19/04/1925 al 21/12/1927

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Generale di Porto Ispettore Federico MANDILLO

Il Generale di Porto Ispettore Federico Mandillo è nato a Torino il 22 febbraio 1865: Diplomato all’Istituto tecnico sezione Commercio e Ragioneria, appena ventenne, entra nelle Capitanerie di Porto tramite concorso per Applicato di Porto il 22 febbraio 1885. Destinato presso la Capitaneria di Palermo, dal 1885 al 1896, lì ottiene le varie promozioni ai gradi superiori, Applicato di1^classe nel 1887, ufficiale di Porto di 3^classe nel 1889 per concorso interno, Ufficiale di 2^ classe nel 1890. Successivamente presta servizio a Civitavecchia sino al 1899. A cavallo del secolo, dopo pochi mesi in servizio presso l’Ispettorato delle Capitanerie di Porto a Roma, Federico Mandillo viene trasferito ad Ancona, dove rimarrà sino al 1904. Alle pendici del monte Conero, dimostra tutto il suo valore, guadagnandosi una gratificazione pecuniaria per le azioni svolte a soccorso del piroscafo di nuova costruzione “Regina Elena”, incagliatosi sullo scalo di un cantiere ad Ancona durante il dicembre 1902. Ed è sempre qui che effettua la sua prima esperienza di comando per alcuni mesi, dall’agosto al dicembre 1904. Ritornato all’Ispettorato del Corpo per quattro anni, ricopre poi i ruoli di Comandante della Capitaneria di Siracusa, e di Comandante in II di quella di Napoli, dove viene elogiato per l’organizzazione degli aiuti alla popolazioni colpite da un epidemia colerica. Già Capitano di Porto, rientra a Roma solo per alcuni mesi, a Capo del 2° Reparto del Comando Generale del Corpo. Il 10 ottobre del 1911 sarà imbarcato per Tripoli, in qualità di primo Comandante della futura Capitaneria di Porto libica. Il lavoro da lui svolto sui territori della quarta sponda, sono i primi esempi di ausilio del Corpo in operazioni tipicamente militari, e gli valgono la nomina a Cavaliere nell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro. Il Corpo durante gli anni del conflitto italo-turco si occupa dell’organizzazione dell'imbarco di uomini e di materiali nonché degli sbarchi sulla costa africana. Al successo delle operazioni, dovuto altresì all'efficiente funzionamento dei servizi portuali, seguì l'organizzazione dei porti nei territori occupati, in modo da assicurare il costante collegamento dell'Italia con le sponde africane. Nel 1913 rientra dall’Africa, diretto al comando del Reparto Tecnico dell’Ispettorato del Corpo delle Capitanerie, incarico mantenuto sino al 1914. Militarizzato con il grado di Tenente Colonnello, durante tutto il primo conflitto mondiale comanda il porto di Ancona, quello stesso porto dal quale partivano le gloriose azioni dei MAS del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo. Per l’eccelsa opera d’amministrazione del porto, si guadagna una Croce al merito di Guerra. Transita nei quadri della Regia Marina con il grado di Colonnello. Dopo la Grande Guerra dirige la Direzione Marittima della Campania sino al 1920. Promosso prima Brigadiere Generale di Porto e poi Maggiore Generale di Porto in soprannumero, dal 15 marzo 1923 è a Roma, all’Ispettorato Generale, prima come Capo Divisione e poi come Sottocapo Ispettore del Corpo rispettivamente. Ne assume il Comando solo dal gennaio all’aprile 1925, prima di essere posto in ausiliaria per raggiunti limiti di età. 

È stato insignito delle seguenti onorificenze/decorazioni:

  • Con dispaccio del 19 febbraio 1902 gli è stata concessa una gratificazione pecuniaria, per l’energia dimostrata e per le pronte e sagge disposizioni date nella notte dall’11 al 12 dicembre, nella grave circostanza del disincaglio del piroscafo di nuova costruzione “Regina Elena” che era rimasto sullo scalo del cantiere di Ancona. 
  • Elogiato per le prove di intelligenza ed operosità dimostrate durante l’epidemia colerica del 1910 a Napoli.
  • ​​​Cavaliere dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro “ inviato a Tripoli nei primi giorni dell’ottobre 1911, impiantò ed organizzò i servizi della Capitaneria di Porto, coadiuvando le operazioni di sbarco e dando prova di grande attività, intelligenza ed abnegazione.
  • Medaglia Commemorativa della Guerra Italo Turca 1911-1912.
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915 – 1918
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia Croce d’oro sormontata dalla Corona d’Italia per 40 anni di servizio. Encomiato dal Capo delle Capitanerie di Porto, per aver prontamente ed efficacemente organizzato e diretto, partecipando personalmente alle operazioni di salvataggio, i soccorsi ai naufraghi del cutter “Francesco M.”, naufragato il 3 dicembre 1912, sotto l’imperversare di un violento fortunale, sulla spiaggia di levante del porto di Tripoli. 
  • ​Autorizzato a fregiarsi del distintivo in ricordo della guerra contro gli austriaci “Fatiche di Guerra”
  • Ufficiale dell’ordine della Corona di Italia Campagna di guerra 1915 -16 -17 -18
  • ​Ufficiale dell’ordine di SS. Maurizio e Lazzaro
  • ​Croce al Merito di Guerra:​ “​Durante tutta la guerra tenne in modo altamente encomiabile il Comando del Compartimento Marittimo di Ancona, dando prova in ogni circostanza e specialmente in occasione del bombardamento del 24 maggio 1915, e durante le diverse incursioni aree, di elevato spirito di energia, prontezza di decisione e non curanza dei rischi."

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/01/1925 al 18/04/1925

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Generale Capo di Porto Ernesto POLICASTRO

Il Generale Capo di Porto Ernesto Policastro, nasce in un piccolo centro della Lucania, Trivigno, l’11 gennaio 1862. Spinto dal suo amore per il mare, entra nel Corpo delle Capitanerie di Porto il 1 febbraio 1883, dopo aver superato il concorso. Nell’arco dei suoi primi anni lavorativi presta servizio a Castellamare di Stabia, La Maddalena, Catania e Castellamare del Golfo, nelle cui sedi ricopre incarichi minori. Nel 1887, con il grado di Applicato di Porto di 1^ classe viene trasferito all’Ufficio Marittimo di Sciacca, dove rimane per tredici lunghi anni. All’inizio del nuovo secolo da Ufficiale di Porto di 1^ ritorna nella penisola a Napoli. Dalla città partenopea andrà via solamente otto anni più tardi per la sua prima esperienza di comando a Pizzo Calabro prima e Messina poi, per il complessivo periodo tra il 1908 e il 1914. 

Alla vigilia della P​rima Guerra Mondiale viene mandato nell’isola italiana di Rodi al comando della locale Capitaneria, con il grado di Tenente Colonnello, per gli effetti della temporanea militarizzazione del Corpo avvenuta a seguito del primo conflitto mondiale. Dopo un anno, rientra in Italia, prendendo il Comando della Direzione Marittima di Livorno dal 1915 al 1918, e successivamente di Palermo per tutto il 1918. Infine presiede il Governo Marittimo di Trieste, ente asburgico con parziali omologhi compiti delle Capitanerie di Porto, dal 12 novembre 1918. Assume la denominazione di Maggiore Generale allorquando il Corpo transiterà definitivamente nei quadri della Regia Marina nel 1919 (Regio Decreto n. 2142 del 2 novembre 1919). Rimane nella città giuliana sino al 1920, anno in cui viene nominato Ispettore del Corpo delle Capitanerie, con il grado di Generale di Porto. Incarico questo che manterrà sino al 1925, quando per raggiunti limiti di età cesserà dal servizio attivo. Nominato Tenente Generale Ispettore in ausiliaria, è richiamato in servizio dal 1 giugno 1927 al 1 marzo 1929. 

È stato insignito delle seguenti decorazioni ed onorificenze:

  • Distintivo con il Motto “Libia”;
  • Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia;
  • Commendatore dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro;
  • Medaglia commemorativa della guerra 1915 – 1918;
  • Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia;
  • Campagna di guerra 1915;
  • Croce d’oro per anzianità di servizio (25 anni);
  • Croce d’oro sormontata dalla Corona d’Italia per 40 anni di servizio.

Muore a Roma il 11 gennaio 1933. 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 01/05/1919 al 31/12/1924

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Generale di Porto Ispettore Francesco MAZZINGHI

Il Generale di Porto Ispettore Francesco Mazzinghi, nato a Livorno il 18 dicembre 1852, compie l’anno di volontariato nel 1871-72 alle dipendenze del 27° distretto del Regio Esercito, nella sede genovese del Segretariato Generale dell’Ufficio Operazioni Militari, con il grado di caporale. Entra, nel 1874, a far parte del Corpo delle Capitanerie di Porto, fondato da poco con il R.D. n. 2438 del 1865, tramite concorso pubblico, con il grado di Applicato di Porto di 2^classe. Viene destinato nelle sedi di Livorno e Genova. Qui incontra la sua futura moglie, Maria Caterina Bersani, sposata nel 1876, Da quest’ultima sede viene trasferito a Meta di Sorrento, dove farà la sua prima esperienza di comando, con il grado appena conseguito di Ufficiale di Porto di 3^classe. Ritorna a Livorno il 1 gennaio 1882. Lascerà di nuovo la sua città solo nel 1891, dopo esser stato promosso ad Ufficiale di Porto di 1^classe, chiamato a Genova e poi a La Spezia. Dal 1899 viene impiegato presso la Divisione Porti e Spiagge del Ministero della Marina Mercantile a Roma. Viene destinato successivamente a Bari nel 1905 con il grado di Capitano di porto di 2^ classe. Con la promozione a scelta al grado di Capitano di porto di 1^Classe rientra nella sede di Livorno. Nel 1910 prende il Comando del Corpo delle Capitanerie di porto, con il grado di Generale di Porto Ispettore, divenendo il primo Comandante Generale del Corpo, che proprio in quell’anno con il R.D. n 857 vedeva sancita la nascita dell’Ispettorato Generale, con sede a Roma. Francesco Mazzinghi traghetta il Corpo durante i difficili anni a cavallo della Prima Guerra Mondiale, anni in cui le Capitanerie partecipano con i loro uomini e mezzi allo sbarco in Africa nel conflitto Italo-Turco del 1911 e successivamente si ritrovano a fronteggiare la Grande Guerra Mondiale, aiutando la Marina Militare nella mobilitazione del personale militare, nella difesa delle coste e nella requisizione di naviglio mercantile per fini bellici. Mazzinghi era al comando del Corpo durante l’opera di salvataggio dell’esercito serbo, bell’esempio di solerzia e dedizione alla nobile causa della salvaguardia della vita umana in mare. Nel 1919 viene riconosciuta la militarizzazione del Corpo, contemporaneamente quasi all’uscita di scena di Francesco Mazzinghi, colpito dai limiti di età. Nel periodo dell’occupazione militare della Venezia Giulia sarà richiamato a presiedere il Governo Marittimo di Trieste, istituzione cui era devoluto il governo di tutte le faccende marittime del litorale austriaco, poi scomparsa per l’assorbimento di questa nelle subentranti istituzioni italiane. 

Medaglie, decorazioni e riconoscenze 

  • Corona di Prussia di 3^ classe nel 1905. 
  • Medaglia commemorativa nazionale della guerra 15 -18. 
  • Croce al merito di guerra, con la seguente motivazione: Con chiara intelligenza e grande attività diresse durante tutta la guerra l’importante servizio delle capitanerie di porto recandosi in luoghi della​ costiera adriatica mentre erano sottoposti ad offesa dal mare e dal cielo, dando prova di elevato spirito di energia e noncuranza dei rischi
  • Medaglia a ricordo dell’Unità Nazionale. 
  • Medaglia interalleata della Vittoria. 
  • ​​Cavaliere di Gran Croce decorato del Gran cordone dell’Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro 
  • ​​​Commendatore dell’Ordine Generale della Stella d’Italia con sovrano motu proprio.

Muore a Roma il 12 Gennaio 1938. 

 

Comandante Generale delle Capitanerie di Porto dal 1910 al 30/04/1919

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[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Ammiraglio_ispettore_capo
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Roma
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Eur_(zona_di_Roma)
[6] https://it.wikipedia.org/wiki/Ministero_delle_Infrastrutture_e_dei_Trasporti
[7] https://it.wikipedia.org/wiki/Ammiraglio_ispettore
[8] https://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_del_presidente_della_Repubblica
[9] https://it.wikipedia.org/wiki/1938
[10] https://it.wikipedia.org/wiki/Ammiraglio_di_squadra
[11] https://it.wikipedia.org/wiki/Corpo_di_stato_maggiore_della_Marina_Militare
[12] https://it.wikipedia.org/wiki/Regia_Marina